
Watchdogs of the world, unite! Un crowdfunding per DIG.
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{English version below}
Abbiamo deciso di lanciare questo crowdfunding per chiedere il vostro supporto. Siamo un’associazione nata nel 2015 con l’obiettivo, temerario e necessario, di difendere e promuovere il giornalismo investigativo in un contesto ostile, come quello in cui viviamo.
DIG ha un direttivo – che è quello che scrive questo testo – composto da cinque persone: un giornalista investigativo, una sociologa, un ricercatore, un filmmaker, un digital strategist. Poi, due squadre formidabili, composte da quaranta soci sostenitori e da un team di produzione di circa venti professionisti.
La nostra principale attività è l’organizzazione di DIG Festival a Modena, un evento non-profit che ci impegna per dieci mesi all’anno e che per cinque giorni di fila, ogni settembre, riempie di vita la città, attirando migliaia di persone da ogni parte del mondo, con documentari inediti, dibattiti e spettacoli.
DIG Festival ogni anno organizza oltre cento appuntamenti tra cui seminari di formazione, talk internazionali, rassegne esclusive e un concorso con i migliori documentari. Inoltre, tramite il DIG Pitch, offre un sostegno di 15mila euro al miglior film d’inchiesta in via di sviluppo grazie al lavoro di una giuria che arriva a Modena da tutto il mondo.
Fare DIG Festival per noi significa soprattutto dare risalto a voci e storie invisibili nei media mainstream, invitando sul palco giornaliste/i, registe/i, attiviste/i, artiste/i, scrittrici e scrittori, intellettuali e persone perseguitate per le proprie posizioni politiche, in Italia e nel mondo, per aver documentato e denunciato.
La nostra missione è sempre stata riempire una lacuna del panorama informativo e culturale, ricordando a tutti che il potere non va celebrato e accarezzato, ma sorvegliato e sfidato.
Per questo organizziamo incontri, rassegne, mostre e concerti anche nel corso dell’anno e facciamo formazione nelle scuole, portando il giornalismo investigativo e il documentario a contatto con gli studenti.
Per noi DIG è una filosofia, una comunità, un branco di cani sciolti e anime randagie e radicali, una specie di famiglia (anche se non ci piace il termine), che dà spazio a tutti quei lavori di inchiesta che veicolano contenuti complessi, ma la cui profondità spesso non è valorizzata nel clickbait dell’informazione.
Negli ultimi anni la nostra associazione ha accumulato un debito di circa 50mila euro e stare a galla è diventato sempre più complicato. Raccogliere 50mila euro è un progetto ambizioso, ma per noi è vitale. Non solo per galleggiare, ma per potenziare un lavoro che dura ormai da undici anni.
Abbiamo subito un attacco politico e giudiziario dall’ex amministrazione di destra di Riccione – sede dei nostri primi Festival – che è tuttora in corso e che continua a minacciare la sopravvivenza di DIG. Per cinque anni, grazie al generosissimo lavoro dei nostri legali, siamo riusciti a difenderci dalle cause e nei processi, ma abbiamo sopportato un peso psicologico ed economico enorme.
Oltre a questo, l’aumento dei prezzi negli ultimi anni ha quasi raddoppiato i costi del Festival, raddoppiando, di anno in anno, anche le nostre difficoltà. Nonostante il costante supporto del Comune di Modena, della Regione Emilia-Romagna e di pochi altri sponsor scelti, il nostro debito cresce e i nostri salti mortali non bastano più.
L’indipendenza politica ha un prezzo che sta diventando sempre più alto. Non solo perché la libertà di espressione è sotto attacco, ma perché i grandi finanziatori prediligono creature addomesticate. Vogliono una cultura docile e conformista.
DIG è tutt’altra creatura.
DIG non ha mai accettato finanziamenti da tutti, in particolare da quegli attori economici che hanno un interesse a usare la cultura per influenzare il dibattito pubblico, perorando esclusivamente i propri interessi. Essere liberi e coerenti significa anche rinunciare. Siamo certi che sia la cosa giusta da fare, ma ci serve una mano.
In questo periodo abbiamo visto la nostra comunità allargarsi continuamente in termini di numeri, relazioni, attività, energie creative e progetti. L’entusiasmo che circonda DIG è enorme, e ci spinge a rafforzare tutte le iniziative di formazione e informazione che abbiamo in mente. Mentre la svolta autoritaria chiude gli spazi di espressione, di denuncia e di critica, noi vogliamo consolidarli e aprirne di nuovi.
A inizio 2022, abbiamo perso il nostro amico Matteo Scanni, il nostro presidente e la nostra ispirazione. In questi anni abbiamo moltiplicato gli sforzi per realizzare il Festival che abbiamo sempre sognato insieme a lui, anche con il supporto della Fondazione che porta il suo nome.
Abbiamo mille progetti. Vogliamo portare il giornalismo investigativo e indipendente nelle scuole, nelle carceri e nelle aree periferiche, per creare antidoti democratici quando e dove ce n’è più bisogno. Vogliamo un giornalismo vigile, non asservito, solido anche finanziariamente, che rispetti i propri doveri e abbia i propri diritti rispettati. Per farlo servono risorse e competenze, oltre a una comunità attiva e appassionata in grado di proteggere e far crescere questo progetto insieme a noi. DIG è tutto questo.
SOSTIENI DIG
A difesa del giornalismo investigativo e indipendente,
della libertà di pensiero e di espressione, dello spirito critico
in Italia e nel Mondo.
Scopri come poter darci una mano su: gofundme.com/f/sostieni-dig
*** English version ***
THIS IS A CROWDFUNDING CAMPAIGN TO SAVE DIG.
We have chosen to launch this crowdfunding campaign to ask for your support.
DIG was born in 2015 — with a bold, stubborn, and necessary ambition: to defend and nurture investigative journalism in a world that often sees truth as a threat.
DIG is guided by a board — the very one writing these words — made up of five people: an investigative journalist, a sociologist, a researcher, a filmmaker, and a digital strategist. Around them orbit two extraordinary teams: forty steadfast supporting members and a production crew of about twenty dedicated professionals.
Our main activity is organizing the DIG Festival in Modena, a non-profit event that demands ten months of work each year and, for five days every September, fills the city with life. The Festival draws thousands of people from all over the world, showcasing unreleased documentaries, debates, and performances.
Each edition of DIG hosts over a hundred events: training workshops, international talks, exclusive screenings, and a competition that awards the best documentaries in the world. With the DIG Pitch, we grant €15,000 to the best investigative film in development, thanks to the work of an international jury that gathers in Modena.
But DIG, for us, means more than a festival.
It is a space for invisible voices, untold stories, and uncomfortable truths. We welcome on our stages journalists, filmmakers, activists, writers, artists, and dissidents — those who risk everything to document and to denounce. Our mission has always been to fill a void — in the media landscape, in public discourse, in cultural memory — reminding everyone that power should not be worshipped or tamed, but held to account, questioned, and confronted.
Throughout the year, we organize exhibitions, concerts, and public talks. We bring investigative journalism and documentaries into schools, hoping to spark critical thinking where it matters most — among the young.
DIG, to us, is a philosophy. It is a pack of radical strays, a free-thinking tribe. A chosen family — even if we’re not fond of the word — that gives space to works of investigation that dig deep, when depth is often ignored in a world chasing clicks.
In recent years, our association has accumulated a debt of about €50,000. Staying afloat has become increasingly difficult. Raising that amount is ambitious, yes — but for us, it’s essential. Not just to survive, but to keep building what we've spent eleven years creating.
We are still facing the consequences of a political and legal assault from the former right-wing administration of Riccione, where our first festivals took place. The battle continues in court and casts a long shadow. Thanks to our tireless legal team, we’ve resisted. But the cost — emotional and economic — has been immense.
On top of that, the rising cost of living has nearly doubled the Festival’s budget. Despite the loyal support of the Municipality of Modena, the Emilia-Romagna Region, and a few selected sponsors, our debt keeps growing — and no amount of ingenuity can make up the difference anymore.
Political independence has a price. And it’s rising.Not only because freedom of expression is increasingly under threat, but because major funders prefer docile, tamed projects. They want a culture that’s compliant and easy to manage.
DIG is not that kind of creature.
We’ve never accepted funding from just anyone. Especially not from those who see culture as a branding opportunity, or as a way to sway public opinion for their own gain. Staying free and true means saying no. We believe it’s the right choice — but we can’t do it alone.
And yet, our community has grown — in numbers, in strength, in creativity, in shared vision. The energy surrounding DIG is powerful. It compels us to do more: to train, to inform, to resist — and to dream. As authoritarian winds close the space for dissent, we want to open new spaces, and defend the ones we have.
In early 2022, we lost our friend Matteo Scanni — our president, and our compass. Since then, we have poured all our strength into building the Festival we had always imagined with him — with the support of the Foundation that bears his name.
We have a thousand projects. We want to bring investigative, independent journalism into schools, into prisons, into neglected neighborhoods — to create democratic antidotes wherever they are most needed.
We believe in a vigilant journalism — not submissive. One that is financially sustainable, ethically sound, and politically fearless. But for this to happen, we need resources, skills, and above all, a passionate and active community to grow and protect this project with us. DIG is all of that.
SUPPORT DIG
To defend investigative and independent journalism.
To protect freedom of thought and expression.
To keep critical thinking alive — in Italy, and beyond.
Find out how you can help: gofundme.com/f/sostieni-dig
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Associazione DIG
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Modena