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Vi presento Kevin, un’esplosione di gioia, risate, tenacia e forza di volontà racchiuse in un ragazzino di 26 anni, ipovedente, con un forte ritardo cognitivo, uno spettro autistico ed affetto da epilessia.
Ama la musica ed il karaoke e quando qualcuno gli chiede come si chiama risponde “la Star di Livorno”.
Nacque di sei mesi, versava in gravissime condizioni di salute, e fu abbandonato da chi lo aveva partorito. Quattro mesi dopo fu adottato da una donna coraggiosa, già madre di tre figli, che lo ha cresciuto con infinito amore e immensi sacrifici fino a due anni fa, quando si è improvvisamente spenta.
Di tutta la famiglia solo io mi sono resa disponibile a dargli un futuro diverso da un istituto residenziale. Volevo che Kevin vivesse la sua vita da vent’enne, volevo che la sera qualcuno che lo amasse gli rimboccasse le coperte.
Così l’ho strappato da quella che era casa sua, dalle amicizie, dai punti di riferimento e l’ho portato a Livorno, città dove lavoro, in quella che adesso è casa nostra.
In due anni i progressi che ha fatto sono stupefacenti ed il suo desiderio di autonomia cresce ogni giorno di più. Vuole raggiungere da solo il pulmino la mattina ed io col cuore in gola lo seguo a distanza come una stalker! Ha imparato a mettere i calzini, a farsi la doccia a prepararsi la colazione. Cose semplici direte, ma non per lui. Per Kevin sono grandissime conquiste che lo fanno sentire più vicino al mondo a cui vorrebbe appartenere, quello dell' indipendenza.
Adesso si profilano due problemi: il primo è che nemmeno io sono eterna (ho venti anni più di lui!) e vorrei sistemare mio fratello in maniera tale che, il giorno in cui me ne andrò, lui possa salire un gradino più basso di quello che ha invece affrontato con la morte di nostra madre. Il secondo è che neanche io me la passo molto bene perché ho la sclerosi multipla e nessuno mi garantisce l’autonomia che mi occorre per gestire lui.
IL PROGETTO
La mia vicina vende la casa. L’abitazione è praticamente il proseguimento della nostra. Con il suo acquisto ed i relativi lavori per unificare le due unità posso avere spazio per una persona che in futuro conviva con noi per accudirci, una situazione cui Kevin potrà man mano abituarsi così che quando sarò io a morire gli cambierà il meno possibile nella routine della sua vita.
Il prezzo è un po' alto e non trattabile, ma per noi perdere questa occasione significherebbe trasferirci in futuro in un'altra casa più grande dell'attuale con costi ben più grandi che non possiamo affrontare.
Darò fondo ai miei risparmi, a quelli che mamma ha messo da parte per Kevin ed accenderò un mutuo, ma non riesco a far fronte alla disparità di prezzo tra la richiesta e la stima della banca, ai permessi, ai rilievi, ai progetti, ai lavori, al catasto ed al notaio.
È per questo che metto da parte il mio orgoglio e vi chiedo una mano. Quello che potete. Grazie.
Organizer
Francesca De Liso
Organizer
Livorno, TC