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Cassa sociale contro disoccupazione e precarietà

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L'esigenza di formare una "Cassa Sociale contro disoccupazione e  precarietà" è nata all'inizio dell'estate 2020 quando alcuni di noi  erano già impegnati nell'attività volontaria dei pacchi alimentari e si  stavano manifestando in modo evidente le prime pesanti conseguenze della  pandemia Covid sulla vita di molte persone, in termini di forte  riduzione del reddito, perdita del lavoro e più generale stato di  precarietà, soprattutto nei settori dei servizi, delle pulizie, della  ristorazione, dove già forte era il margine di precarietà, anche prima  del Covid.  Così iniziammo la raccolta di fondi attraverso il crowdfunding, facendo conoscere l'iniziativa attraverso i  social ed un depliant, formando un gruppo operativo di 6 persone, allo scopo di valutare  e decidere collettivamente ogni settimana con il metodo del consenso in  merito alle richieste di sostegno che ci pervenivano.

Siamo così venuti in contatto con famiglie, giovani, donne, anziani  piombati nella precarietà e nell'incertezza del domani,  a cui abbiamo  dato un sostegno concreto in soldi o in cibo (valore massimo per ogni  sostegno 250-300 euro in relazione alle diverse situazioni), per  sopperire a urgenze e scadenze immediate oltre a dare informazioni di  sportello sui provvedimenti decisi dal Governo e su nuove possibilità di  lavoro. Alle persone abbiamo chiesto di partecipare ai diversi momenti  di rivendicazione sociale e sindacale per ottenere forme di sostegno  pubblico al reddito,   far conoscere l'attività della Cassa e poter  contribuire non appena possibile.

In questo modo, dal 23 luglio 2020 - a parte 1980 euro restituite per un  errato versamento di un sottoscrittore - abbiamo erogato 1.400 euro  destinati a persone e famiglie disoccupate e con problemi di affitto,  525 euro per cibo e pacchi alimentari, 469 euro per pagamento bollette  luce-gas e fornitura di fornello/gas (vedi fenomeno in crescita dello  stacco delle utenze), 450 euro per sostegno economico a lavoratori/trici  precari, 350 euro a realtà sociali e sindacali impegnate per la difesa  dei diritti e della sicurezza sul lavoro, 53 euro come contributo per  assicurazione sanitaria a persona priva di residenza, per un totale al  20 aprile 2021 di euro 5.227, a fronte di un totale entrate di euro 6.082 (di cui 400 euro non ancora girati sul nostro IBAN).

Aiutaci a ridare dignità alla vita di chi è stato messo in ginocchio dalla pandemia e da indifferenza e protervia del “sistema “ economico in cui viviamo


Durante la fase più acuta della pandemia Covid 19, anche a Firenze e nell’area fiorentina, sono nate varie esperienza autogestite di solidarietà e mutuo soccorso, come distribuzione - consegna di generi alimentari e raccolte fondi, destinate alle molte persone senza lavoro e senza reddito, rimaste escluse dai provvedimenti governativi, un importante patrimonio di solidarietà da non disperdere.

Passata la fase 1 e 2, l’emergenza, nonostante ciò che il potere cerca di farci credere, purtroppo non è finita! Non è finita quella sanitaria, né tantomeno quella economica. Sempre più sono le situazioni di crisi che attanagliano le vite di proletari/e e cittadini/e. I tanto annunciati provvedimenti governativi in molti casi ancora non sono arrivati e in molti altri non arriveranno a tutti coloro che sono in difficoltà. Mentre il Governo pensa principalmente ad elargire fondi alla grande industria, il Reddito di Emergenza è una elemosina che lascia ancora scoperti molti degli “ultimi”, limitato com’è dalla insufficienza delle risorse e dai vincoli burocratici.

Continuare uniti la lotta per rivendicare un reddito universale garantito, l’unica misura che permetterebbe la sopravvivenza di chi è in ginocchio, è prioritario ed essenziale, ma riteniamo al tempo stesso necessario dotarci di un nuovo strumento di solidarietà e mutuo soccorso di fronte alla drammaticità della situazione sociale che stiamo vivendo. Un nuovo strumento di sostegno alla lotta! Per questo alcune realtà sociali, sindacali e politiche dell’area fiorentina hanno deciso di promuovere insieme una raccolta di fondi in crowdfunding, con l’obiettivo di costituire una “Cassa di resistenza e solidarietà a sostegno di quanti lottano contro disoccupazione e precarietà”, una cassa autogestita dalle realtà promotrici con un “gruppo operativo”, che destinerà i fondi raccolti con criteri trasparenti e condivisi, di cui sarà fatto un costante e puntuale resoconto.

Resistere è essenziale per continuare a lottare!

Hanno aderito: Cobas Firenze - Cub Firenze - solidarietà autogestita Firenze e Pisa - movimento di lotta per la casa Firenze - rete anti sfratto sportello solidale - lotta continua Firenze - collettivo politico 13 rosso - collettivo di unità anticapitalista - PRC Firenze

Organizer

Sandro Targetti
Organizer
Florence, Metropolitan City of Florence

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