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Aiutiamo la Fattoria di Alito in Uganda

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Il coronavirus ha fermato tutto il mondo. Ce ne siamo resi conto bene in Italia, dove l’impegno a sostenere le strutture sanitarie è stato ampio. Nei Paesi in cui si muore tutti i giorni e non solo di coronavirus, la pandemia ha fermato anche tanti progetti che per queste popolazioni sono un aiuto per vivere: uno di questi è il Training Centre di Alito, ossia la Scuola di Formazione Agribusiness che con il supporto della Fattoria insegna a giovani inoccupati o che hanno abbandonato la scuola come si diventa agricoltori e allevatori.
Il Training center ad Alito si compone di due parti complementari l’una all’altra: 1) la Scuola di Agribusiness, che ha come obiettivo la formazione teorico pratica di giovani contadini; 2) la Fattoria, che ha come scopo quello di offrire un supporto pratico all’attività della Scuola, mettendo a coltivazione i 200 ettari di terreno dell’ex lebbrosario e realizzando attività complementari alla coltivazione (conservazione, commercializzazione e sperimentazione nuove tecniche e nuovi prodotti) e all’allevamento degli animali.

#HelpFattoriaAlitoUganda. Il tuo aiuto è importante perché la Fattoria del Training Centre di Alito possa continuare a vivere. Nessuno oggi è in grado di prevedere quando i progetti di cooperazione potranno riprendere, supportati dai finanziamenti che sino a oggi li hanno sostenuti. Ma ad Alito non possiamo aspettare, la natura e la fame non si arrestano.

Nei prossimi sei mesi,
grazie a questa campagna, con 13 mila euro provvederemo a seminare 65 ettari di terreno, sosterremo l’allevamento di quattro vasche di pesci gatto e tilapie, nutriremo 47 fra mucche e vitelli, un centinaio di conigli, 140 galline, 35 anatre, 18 tacchini e 160 maiali, daremo lavoro a 15 giovani e alle loro famiglie.
In pratica continueremo a sostenere un percorso di crescita in grado di dare un futuro a una comunità e a una struttura che in questi anni si è consolidata, diventando un vero e proprio punto di riferimento nella zona.
Il raccolto e gli animali allevati dalla Fattoria garantiranno continuità a un servizio che offre opportunità di sviluppo a buona parte della comunità locale.

Questo il dettaglio delle spese essenziali previste nel semestre:
3.000 euro
per procedere con la semina di:
·        30 ettari di soia
·        20 ettari di mais
·        10 ettari di fagioli
·         5 ettari di riso.
4.000 euro
per sostenere l’allevamento di tilapiee pesci gatto.
Ci sono 4 vasche di pesci: 1 di pesci tilapia e 3 di pesci gatto.
3.000 euro
per accudire gli animali da cortile e le mucche presenti nella fattoria:
·        47 mucche e vitelli
·        100 conigli
·        140 galline
·        35 anitre
·        18 tacchini.
3.000 euro
per alimentare i 160 maiali allevati nella porcilaia.

Il fabbisogno individuato si riferisce ai costi vivi necessari alla sola sussistenza, consistente nel mantenere le attività di base. Prodotti da acquistare, materiali di consumo per le attività di semina e per alimentare gli animali, costo del personale locale necessario per seminare e accudire gli animali. Non sono compresi i costi del coordinamento e delle attività di bonifica e miglioramento dell’area da coltivare e i costi generali. #HelpFattoriaAlitoUganda.

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Qualche informazione in più sul progetto.
In tre anni sono state 212 le persone formate, di cui 88 nell'ultimo.  Ad oggi il 68 per cento è diventato lavoratore autonomo, mentre il 25 per cento impiegato. Sono stati raggiunti più di mille giovani agricoltori grazie a 32 ex studenti che guidano altrettanti gruppi; altri 14 gruppi di “sensibilizzazione e formazione” hanno diffuso le best practices su orticoltura, allevamento di capre, maiali e conigli fra 380 agricoltori.

Infine sono state avviate due collaborazioni: la prima con i campi rifugiati di Adjumani da cui provengono 87 giovani, la seconda con Avsi a beneficio di più di 300 persone formate in materia di agribusiness.

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Cos’è Africa Mission Cooperazione e Sviluppo ong-onlus.

Africa Mission Cooperazione e Sviluppo nasce nel 1972, inizialmente con la denominazione di “Africa Mission”, per volontà di don Vittorio Pastori, meglio conosciuto come Don Vittorione, e monsignor Enrico Manfredini: fin dall’inizio l’obiettivo è aiutare l’Uganda e in particolare la regione del Karamoja, abitata da tribù poverissime di pastori seminomadi. Nel 1982 don Vittorione e monsignor Manfredini fondano “Cooperazione e Sviluppo”: la onlus diventa lo strumento operativo del Movimento Africa Mission, presente attualmente in Uganda con le sedi principali di Kampala e Moroto e altre sedi “periferiche”. Dal 2004 il Movimento entra in Focsiv.

Per quanto riguarda le attività, i primi interventi mirano principalmente a sfamare le popolazioni dei villaggi e a perforare o riabilitare dei pozzi per l’acqua a beneficio delle comunità, attraverso la formazione professionale di personale locale come meccanici di pompa.

Negli anni gli interventi si sono ampliati: dal settore idrico (con la perforazione di oltre 1000 nuovi pozzi) a quello sanitario attraverso il sostegno ai dispensari di Loputuk e Tapac fino a quello socio-educativo attraverso le attività ricreative nel Centro Giovani interno al compound della sede di Moroto, l'erogazione di lezioni a bambini e ragazzi dai tre ai sedici anni, la sensibilizzazione contro lo sfruttamento di donne e minori.

Altri settori di impiego del movimento sono quello agricolo-zootecnico e quello di supporto alle realtà locali: il primo ha portato alla creazione di un laboratorio veterinario, di scuole di agribusiness e del Centro sviluppo rurale multisettoriale di Loputuk, mentre il secondo trova concretizzazione nelle molteplici donazioni di cibo e materiale ai villaggi.

Negli ultimi 10 anni la ONG ha è intensificato il proprio intervento nell’ambito della formazione professionale informale. L’aspetto formativo, è stato inserito con successo in molti progetti realizzati nei vari settori di intervento: da quello idrico a quello agro-zootecnico, da quello socio-educativo, fino all’ambito dell’emergenza.

Una nota a parte la merita l'attività legata all’accoglienza dei rifugiati provenienti principalmente dal Sud Sudan e svolta nei campi profughi di Adjumani in cui il Movimento è impegnato insieme ad altre realtà e ong.

Complessivamente sono 17 i progetti attualmente attivi che impegnano circa 1000 sostenitori attivi e una rete di 150 collaboratori locali: un modo, anche questo, per dare sostegno non solo ai singoli, ma anche alle loro famiglie e quindi più in generale a un'intera comunità.

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Chi è l’organizzatore della campagna di sostegno alla Fattoria del Training Centre di Alito.

Questa campagna è organizzata a beneficio di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo ong-onlus dal suo direttore generale, Carlo Ruspantini.
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Carlo Ruspantini
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AFRICA MISSION COOPERAZIONE E SVILUPPO ong onlus
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