
UNA VITA DIGNITOSA PER WILLIAM
Ciao mi chiamo Deborah e ho deciso di raccogliere fondi per una causa che mi sta a cuore.
La storia di William ha senza dubbio dell’incredibile, non solo per l’efferatezza del crimine che ha subìto, ma anche per le atroci conseguenze che questa vicenda ha avuto sulla vita di questo giovane ragazzo e sulla sua famiglia. Conseguenze invalidanti sul piano fisico e devastanti su quello psicologico. Ancora di più se oltre al danno subisci anche la beffa.
Questa storia inizia nel settembre del 2012 quando di ritorno a casa, William viene sorpreso per le scale del palazzo in cui viveva, dalla sua ex fidanzata e da un amico di lei che riesce a sopraffare William e a tenerlo fermo con le mani immobilizzate dietro la schiena mentre lei, con la lucidità di chi si era studiato tutto a tavolino, gli getta addosso un secchio pieno di acido solforico ricoprendogli quasi per intero il volto e la testa, ma anche gran parte dell’addome.
Quello che fino ad allora era sempre stato un bel giovane pieno di vita e con un futuro concreto davanti a sé, si trasforma nel giro di pochi attimi in una vittima di violenza inaudita, così inaudita da lasciargli segni indelebili a vita! Segni che purtroppo si ripercuotono tutt’ora sulla sua quotidianità.
Chi ha visto le fotografie di William dopo l’aggressione non può esserselo dimenticato. Purtroppo le ustioni hanno ricoperto il 75 % del corpo e per Willy è iniziato un calvario che ad oggi pare non avere fine.
43 sono gli interventi chirurgici che William ha dovuto affrontare, entrambi i padiglioni auricolari gli sono stati rimossi, un occhio è stato enucleato che per chi non lo sapesse significa che il bulbo è stato completamente svuotato e riempito con una sostanza che ne mantiene la forma sferica e con l’aggiunta di una protesi dà solo l'apparenza di un occhio sano. Mentre con l’altro occhio vede meno di un decimo.
43... ve lo immaginate cosa questo significhi? Reiterati innesti cutanei e chirurgia plastica per cercare di recuperare almeno in parte la pelle che non c’è più e senza la quale anche solo semplici azioni come ruotare il capo da un lato all’altro diventano difficili.
Per potersi permettere di pagare tutti questi interventi chirurgici la famiglia Pezzulo ha dovuto per forza di cose vendere l’attività di famiglia, ma non solo, il padre di William ha dato fondo a tutti i loro risparmi e speso l'intera liquidazione di una vita di lavoro e sacrifici. Ma i soldi ad un certo punto sono finiti, mentre purtroppo gli interventi a cui William dovrà sottoporsi sono ancora innumerevoli.
Come dicevo all’inizio, William non ha subìto solo il danno, ma anche la beffa poiché di quel risarcimento che “avrebbe” dovuto ricevere dai suoi aggressori e che sarebbe potuto servire ad aiutarlo almeno in minima parte a rimettere insieme i pezzi della propria vita ed era stato quantificato per un milione di euro, William non ha mai visto un centesimo, poiché i suoi aggressori sono nullatenenti. E se in un primo momento ci fu la speranza che almeno lo Stato potesse dargli una mano, grazie ad un fondo per vittime di violenza come Willy, in Italia non solo la direttiva fu adottata tardivamente grazie ad alcuni parlamentari che rimasero colpiti proprio dalla storia di William, ma non potè aiutare proprio colui per cui si mossero, dato che per ricevere aiuto bisogna avere un reddito molto basso. Assurdo direte tutti... eppure è proprio così.
William e la sua famiglia sono rimasti completamente soli ad affrontare quello che è un lungo e difficile cammino di rinascita per lui.
Il tipo di aggressione che questo giovane ha subìto è umanamente il peggio del peggio perché qualcuno ha deciso di privarlo della sua identità segnandolo nel corpo in maniera irrimediabile e obbligandolo a dover fare i conti con un corpo in cui non si riconosceva. Vi immaginate solo lontanamente cosa debba significare questo? Se sei un ragazzo giovane che vive in una società che aspira a standard di perfezione come quella attuale poi ancora di più.
Ed è per riaffermare la propria identità che William ha bisogno di noi in questo lungo processo di ricostruzione di sé.
C’è già una raccolta sulla piattaforma di Buonacausa.org aperta da William stesso che per non dover gravare ancora sulle spalle dei suoi genitori già abbastanza affranti e afflitti per ciò che è stato fatto a loro figlio, aveva lo scopo di raccogliere fondi per aiutarlo a sostenere il costo di tutti gli interventi, ma ahimè non è decollata, raccogliendo qualcosa come lo 0,9 % della cifra fissata come obiettivo.
A nulla sono valsi gli appelli di coloro che tramite le loro pagine, blog o profili personali hanno tentato di dare risalto alla voce di William e sono finite anche le ospitate tv perché è brutto da dire ma la sua storia a quanto pare non fa più audience dopo 9 anni... Incredibile, ma vero.
Perché vi dico questo? Perché trovo che sia umanamente inconcepibile che lo stato lo abbia abbandonato così. Da italiani dovremmo essere indignati da un simile atteggiamento. Noi non possiamo e non dobbiamo lasciarlo solo. Ciò che gli è stato tolto non potrà più essergli restituito, ma possiamo aiutarlo concretamente tutti insieme a sostenere le spese per gli interventi subìti e per quelli ancora da subire e aiutarlo a riacquistare un po' di quella normalità che gli è stata strappata.
Proprio ora si affaccia per William la possibilità di sottoporsi ad un intervento di trapianto della barba là dove le cicatrici sul viso hanno preso il sopravvento e questo sembra essere un modo in cui poterne nascondere buona parte. L’intervento ovviamente ha un costo e se aiutassimo Willy a raggiungere la cifra necessaria, lui potrebbe volare in Turchia da un medico specializzato in questo campo e sottoporsi all’operazione che da come si vede nella ricostruzione virtuale (foto del DOPO) migliorerebbe notevolmente l’aspetto del suo volto.
Per tale motivo abbiamo aperto una nuova raccolta fondi dedicata esclusivamente a questo singolo intervento sperando che in tal modo potremo aiutare William un passo alla volta.
La cifra da raggiungere non è altissima e confido nel buon cuore di ognuno di voi, certa che i compaesani per primi vorranno aiutarlo. L’obiettivo da raggiungere per l’intervento è di 6.500 euro comprese le spese di viaggio e di ricovero.
Una cifra ridicola se paragonata a tutto ciò che questo ragazzo ha dovuto affrontare e che ancora stà affrontando.
Aiutiamolo a ricostruirsi un futuro meno doloroso. Sosteniamolo nella sua battaglia per la riconquista della normalità perduta.
Grazie a chi contribuirà a renderlo possibile!