Una bici verso la libertà

Ciao sono Stefania, abito a Lugo di Romagna. Anche io e la mia famiglia siamo tra i tanti romagnoli alluvionati. Le nostre case sono state allagate nel giro di poche ore e per giorni da oltre 70 cm di acqua e fango.

Tanti amici sono venuti ad aiutarci a pulire e a gettare quasi tutto quello che è rimasto così a lungo immerso e che, anche una volta asciugato, si è rivelato comunque irrimediabilmente danneggiato.

Tanti pezzi di vita che se ne sono andati in un attimo, sotto i nostri occhi e mani impotenti.

Il danno economico è pesante ma si sta rilevando, almeno per me, ancora più pesante l’aspetto emotivo. Poi è vero che noi romagnoli siamo tosti e teniamo botta, ma che fatica! E che palle!

In tanti e tante mi avete scritto e sostenuto e siete stati e state fondamentali per non cedere.

In tanti e tante mi state chiedendo cosa potete fare per aiutarci.

Ho pensato di chiedervi un aiuto non per ricomprare mobili, elettrodomestici e porte che in qualche modo ricompreremo ma per un sogno che stiamo progettando da mesi in famiglia e che sarebbe accantonato per tempi migliori: l’acquisto di una bici speciale per mio figlio Francesco che vuole muoversi un po’ più velocemente in autonomia e fare una vacanza in bici con me (e con chi vorrà venire con noi) in Belgio, Irlanda e Australia.

Chi mi conosce bene sa che io penso che sia tutto possibile anche se sei disabile e che non riesco a dirgli, questo non lo puoi fare. Penso che si tratti di trovare la via, e noi la stavamo cercando. Eravamo stati anche in Germania e provato tantissime bici possibili.

Ho pensato allora che potrebbe essere bello se il vostro aiuto fosse per proseguire verso questo sogno di possibilità e libertà.

Ed energeticamente essere con noi quando pedaleremo nel mondo, o anche solo a Lugo, che è già un grande mondo!

Questa la bici che Francesco sogna:

https://www.mtbici.it/it/biciclette/bici-speciali/triciclo-elettrico-disco-p20-pf-mobility.html#product-attribute-specs-table

PS: Essendo io imbranata con il mondo digitale ho chiesto a mia nipote Silvia di creare questa pagina, quindi se vedete la sua email non preoccupatevi.