
Un Raggio di Speranza per i Bambini Invisibili
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Mi chiamo Salvatore e da quasi quattro anni la mia vita è legata al Kenya. Qui, tra le terre aride e le colline verdi, mi occupo di conservazione dell'ambiente, empowerment femminile e costruzione di capacità con le comunità locali. Ogni giorno, a contatto con le persone del posto, ascolto storie di fatica e speranza, di lotta e sogni di una vita migliore. Ma non molto tempo fa, una storia in particolare ha toccato corde profonde del mio cuore, aprendomi gli occhi su una realtà che non conoscevo.
Ero sul campo, immerso nelle attività quotidiane, quando una giovane donna mi si è avvicinata. Si chiama Faith. Con una voce timida ma decisa mi ha chiesto di sedermi con lei per parlare. Di solito, quando qualcuno mi chiede questo, so già che il discorso verterà sull’agricoltura, su come migliorare le colture, o sulla conservazione dell’ambiente. Ma quel giorno, Faith mi ha condotto in un viaggio diverso.
Faith è la madre di una bambina autistica di 3 anni. Sua figlia necessita di cure mediche periodiche, terapie che la famiglia non è in grado di sostenere economicamente. Ma la storia di Faith non è un caso isolato: insieme a sua figlia, ci sono altri 14 bambini che affrontano sfide simili, ciascuno con una condizione diversa. Alcuni soffrono di paralisi cerebrale, altri di epilessia, autismo o sindromi rare come la Guillain-Barré. Molti di loro vivono segregati nelle loro case, nascosti agli occhi del mondo, perché i genitori non possono permettersi le spese mediche. Alcuni di questi bambini avrebbero bisogno di cure fisioterapiche regolari, e intanto i loro genitori, sopraffatti dalla disperazione, scivolano sempre più in uno stato di depressione, sentendosi impotenti di fronte al dolore dei propri figli.
Dopo aver ascoltato la storia di Faith, mi sono chiesto cosa potessi fare per aiutare. Come potevo alleviare almeno un po' il peso che queste famiglie portano sulle loro spalle? La soluzione più rapida che mi è venuta in mente è stata quella di fornire a ciascuno di questi bambini una polizza nazionale di assicurazione sanitaria (NHIF). Il costo è di 6.000 KES all'anno, circa 43 euro, ma il beneficio sarebbe inestimabile: con questa polizza, i bambini avrebbero accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno, dai medicinali alle sessioni di fisioterapia. Una cifra che per noi potrebbe sembrare modesta, ma che per queste famiglie può significare una vita dignitosa per i loro figli, libera dalle preoccupazioni quotidiane per la loro salute.
Ora, chiedo il vostro aiuto per rendere possibile questo sogno. Con il vostro sostegno, possiamo garantire a questi bambini l'assistenza di cui hanno bisogno e restituire a queste famiglie un po' di speranza e serenità. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza nella vita di questi bambini e dei loro genitori. Aiutiamoli insieme a ritrovare il sorriso, a credere che un futuro migliore è possibile, e a far sì che nessun bambino debba più essere nascosto.
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Salvatore Correddu
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