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Un aiuto per il Brasile tra fame e pandemia

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Una parrocchia di 70mila abitanti, una mensa per servire almeno un pasto al giorno e ben 85 famiglie senza nulla da mangiare. E’ sempre più accorato il resoconto che don Beniamino Resta, missionario della diocesi di Marsi in Brasile, fa della situazione che sta vivendo la sua comunità. Un popolo già duramente provato che ora deve fare i conti con un’emergenza coronavirus dura e difficile da superare. Per loro la fase 2 è ancora molto lontana come la speranza di poter ripartire con un piede diverso.

“Siamo al 45esimo giorno di quarantena nello Stato di San Paolo”, ha raccontato don Beniamino, già parroco di Sante Marie e Caruscino, “la situazione si è presentata subito pericolosa e ho mantenuto la mensa aperta: ad oggi continuiamo a servire una media di 90 pasti da asporto. Non è facile per tutti raggiungere la mensa: le distanze sono grandi tra un quartiere e l’altro e le persone si spostano a piedi o con i mezzi pubblici. La mia parrocchia ha circa 70 mila abitanti (quelli censiti all’ anagrafe) ed è grande quanto Avezzano per estensione.
La pandemia incombe, l’ economia è bloccata e i poveri sono sempre più poveri. Sapevo che sarebbe stato un momento difficile. I miei collaboratori più stretti hanno fatto una sorta di censimento nei vari quartieri per capire se qualche famiglia si trovasse in stato di necessità.

Conosco la mia parrocchia, so quanta povertà e miseria ci sono, ma questa volta è diverso. Conto i nominativi, tra i quali vedo nomi conosciuti, di collaboratori delle varie comunità, i quali conoscendo la situazione di povertà della parrocchia non hanno voluto dirmi niente per non pesare sulla già difficile situazione. Gente umile, semplice, dal cuore grande e che, nei limiti, hanno sempre aiutato e hanno preferito che aiutassi altri in questa emergenza. Non potevo immaginare tanto. Questa è la realtà.

Domenica ho saputo della famiglia che è coordinatore della comunità Santa Lúcia ed è a casa loro che celebriamo e facciamo le attività della comunità. Nell’audio che ha mandato a Samuele diceva che non avevano nulla da mangiare, ma che domenica prossima sarà il suo compleanno e avrebbe chiesto a me come regalo un pacco viveri. Domenica le ho mandato immediatamente gli alimenti e per domenica prossima le manderò di nuovo alimenti e anche un pollo e un po’ di carne almeno “festeggia”.

Questa è solo una storia… ce ne sono tante altre… Un totale di 85 famiglie non hanno niente da mangiare. Niente. Ho i brividi. Si può avere poco, si puó non avere abbastanza ma non si può avere niente. Non è giusto. Non è umano. La mensa deve restare attiva, tante famiglie contano su questo sostegno per andare avanti soprattutto in questo periodo. Come posso provvedere ad ulteriori 85 famiglie che non possono neanche raggiungere la mensa?
Il poco che ho è quasi come i cinque pani e due pesci del brano evangelico della moltiplicazione. Anche io continuo a ripetere “Signore cosa dobbiamo fare?” E la risposta continua ad essere sempre la stessa “date voi stessi da mangiare”.

MarsicaLive vuole aiutare don Beniamino a fare in modo che anche nessuna delle famiglie della sua parrocchia resti senza cibo. Per questo chiediamo a tutti voi lettori di aiutarci ad aiutarlo donando anche pochi euro, solo così, tutti insieme, potremo dare un sostegno al nostro missionario che ogni giorno lotta per sostenere gli ultimi.
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Pietro Guida
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Tagliacozzo, Province of L'Aquila
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