Ciao a tutti, sono Esther e il signore nella foto è mio papà Andrea.

La mia famiglia è composta anche da mia mamma e dal mio fratello minore, viviamo a Rufina, un paese vicino a Firenze.

Andrea di lavoro fa l'ortolano, l'ortolano di paese e insieme a mia mamma hanno un negozio proprio a rufina. 
Mio papá è una persona solare, divertente, sorridente, sempre con la battuta pronta e riesce a trasmettere gioia a chiunque gli stia vicino. Le ''vecchiette'' del paese vengono ad acquistare anche solo due carote solo per ascoltare due battute di ''andrea l'ortolano''. 

Da gennaio 2020 la nostra vita è cambiata, e soprattutto quella di mio padre.
Andrea stava tornando dal mercato ortofrutticolo, dove si reca per rifornire il negozio, e all'improvviso la sua vista si sdoppia. Lì per lì non pensiamo a niente di grave, ma ci rechiamo al pronto soccorso.
Un medico si accorge che è derivato da un problema neurologico e così iniziamo una serie infinita di visite. 
Dalla risonanza risulta che mio papà ha una massa nella scatola cranica, ma nessuno sa dirci con precisione cosa è. La massa però cresce ed è inoperabile. 
Andrea non può guidare, non vede bene e anche l'udito inizia ad avere problemi.

Nel frattempo scoppia la pandemia e i controlli vengono rimandati. Speriamo nel meglio.

Un giorno chiama l'ospedale e ci informano che sono disposti ad eseguire una biopsia. L'operazione è difficile; la massa comprime molti nervi ed è difficile arrivarvi.
L'operazione va bene, ma aspettiamo più di un mese per i risultati.

Mi ricordo bene quel giorno; ero tornata nella mia sede universitaria (Bologna) per prepararmi per alcuni esami.  Mi arriva una chiamata da mio padre. Mi dice " Esther , sono arrivati gli esiti. Ho un tumore, di preciso un condrosarcoma.'' 
Il condrosarcoma è un tumore delle ossa, un tumore raro, soprattutto nella zona in cui si trova. Anche per  i medici era il primo caso. Non riesco a spiegarvi cosa si prova in quel momento, una sensazione di impotenza totale di fronte ad un nemico silente verso cui si hanno poche armi.
L'unico modo per toglierlo parzialmente è la chirurgia. Il 18 giugno mio papà entra in sala operatoria. L'operazione è pericolosa: può compromettere nervi importanti o causare la morte. 

Andrea riesce a superare l'operazione ma ciò provoca la perdita di un orecchio, in parte il gusto  e l'equilibrio. 

Il negozio  continua a rimanere chiuso, mia mamma deve sostenere mio papà. Sia io che mio fratello cerchiamo qualche lavoretto per aiutarli.

Passano i mesi estivi e mio padre con la forza di un leone inizia a riprendersi, a camminare e a lavorare. Tutti ammirano la sua forza di volontà e la voglia di vivere la vita, senza mai arrendersi.

Il tumore però non è sparito, l unica terapia si trova presso il centro CNAO, a Pavia. In particolare si tratta di androterapia. Iniziano le prime visite e gli spostamenti tra Firenze e Pavia . Mio papà dovrà recarsi a Pavia tra metà/fine settembre e li inizierà un nuovo percorso spero con un lieto fine.

Il costo di questo percorso è un ostacolo; mio papà dovrà rimanere a Pavia per un mese, due, tre? Non lo sappiamo precisamente. Dovranno trovare un appartamento. Mia mamma dovrà stare con lui e quindi lei non potrà lavorare, il negozio rimarrá chiuso. Ci sarà da pagare quindi due affitti, uno per Pavia e l'altro per la casa a Firenze. Ci sarà da sostenere tutti quei costi che servono per mantenere una vita ''normale''. 

Abbiamo bisogno del vostro aiuto! Grazie di cuore ❤️