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Study at Bolshoi Ballet academy

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“La grande stanza con specchi e sbarre”
Ciao,
Mi chiamo Agnese,
Ho 18 anni e mi rivolgo a voi perche’ ho bisogno del vostro aiuto.



Ho iniziato a studiare danza all'età di 3 anni dopo essere andata a vedere un saggio di danza. Ne sono rimasta talmente affascinata che da quel momento ho capito che la danza era la mia strada, il mio futuro, e che avrei consacrato la mia vita per diventare una ballerina e continuare ad entrare nella “grande stanza con specchi e sbarre”.



All'inizio le lezioni di danza mi impegnavano relativamente poco. Essendo così piccola facevo solo tre ore la settimana. Eppure, ogni volta che mi preparavo per entrare in quella grande stanza fatta di specchi e parquet ero felice come non mai e assaporavo il momento in cui avrei cominciato.



Con il passare del tempo l'impegno è diventato sempre più grande, ore e ore al giorno passate ad allenarmi nella “grande stanza con specchi e sbarre”. Ma io ne ero felice.



Anche la scelta delle superiori è stata determinata dalla danza, infatti ho frequentato il liceo linguistico in previsione di dovermi spostare dall'italia per poter continuare a perfezionarmi all’estero.



La mia vita non è stata certo facile; ogni giorno e ogni scelta sempre e solo improntata sulla danza e il resto veniva sacrificato. Mi alzavo alle 7, andavo a scuola, tornavo a casa , mangiavo in fretta, mi preparavo e correvo alla mia scuola di danza, dove potevo crescere, imparare, migliorare.

Molte volte mi fermavo alla scuola di danza anche per le lezioni di altri corsi, per poter ripetere quello che avevo imparato nella giornata. La sera, verso le 21 tornavo a casa, mangiavo e poi mi mettevo a studiare per poter andare a scuola il giorno seguente preparata.

Quella era la mia vita, tutti i giorni anche il sabato e la domenica. Quando le mie amiche uscivano io stavo in casa per poter studiare e affrontare la settimana che doveva arrivare con meno pensieri per la scuola e potermi dedicare di più alla danza, il mio solo e unico amore.



I miei genitori mi hanno sempre sostenuta ed aiutata, anche se mi ripetevano che la mia vita non era quella di un’adolescente normale, che non stavo vivendo la mia età. Ma io ero sempre più convinta di quello che facevo e dove tutti vedevano dei sacrifici io vedevo la mia vita, il mio futuro.



E un giorno e’arrivata una notizia incredibile: a gennaio dello scorso anno ho passato la selezione per la Summer School del Bolshoi di Mosca ed ho cosi’ potuto partecipare a uno stage proprio presso la famosa Accademia di Balletto del Bolshoi, il tempio della danza. Ma non era finita li’: al termine dello stage estivo gli insegnanti dell’Accademia mi hanno ulteriormente selezionato tra le tante allieve proponendomi di entrare nel programma annuale dell’Accademia.

Per me era un sogno che si realizzava! All’apprendere della notizia sono scoppiata a piangere: non potevo credere che avrei potuto studiare presso il Bolshoi, nell’Olimpo del balletto classico! Piangendo ho subito chiamato i miei genitori, che erano felici per me, ma adesso dovevano affrontare il problema maggiore: dove trovare i soldi per farmi rimanere.

I miei genitori non mi hanno mai ostacolato, anzi mi hanno sempre aiutato per come potevano, ma per una famiglia dove lavora solo una persona, trovare le possibilità per me era davvero difficile.



Il primo anno sono riuscita a risolvere questo ostacolo grazie ad una persona che mi proteggeva e continua a proteggermi dal cielo: il mio giovane zio, morto tre anni fa. Mio zio era un attore e prima di morire ha donato cio’ che aveva risparmiato con anni di sacrifici per pagare il mio promo anno all’Accademia di Mosca. È stato come se mio zio dall’alto avesse voluto aiutarmi, un grande regalo da una persona molto importante per me.





Anche mia nonna mi ha sempre aiutata, e anche se ha una pensione piccolissima, mi ha dato tutto quello che aveva per permettermi di restare a Mosca, per permettermi di continuare a seguire il mio obiettivo.

Durante questo anno all’Accademia del Bolshoi mi sono impegnata più che potevo, oltre che per me anche per i miei familiari, che credono in me, e per mio zio, che se mi vedesse sarebbe fiero di me.

Adesso l'anno accademico sta per finire, ma io vorrei continuare a studiare, a migliorare, a inseguire il mio sogno.

E’ proprio adesso che ho tanto bisogno di voi e del vostro aiuto. So benissimo che sono momenti difficili per tutti, e che ancora non mi conoscete bene, ma vi prego, se potete, di aiutarmi a raggiungere il mio sogno.

Qualsiasi donazione e’ ben accetta. Anche una somma piccolissima è sempre un piccolo passo verso il traguardo.

Persino la mia sorellina mette da parte tutti i suoi soldini nel salvadanaio per potermi aiutare.

I miei genitori cercano di risparmiare il più possibile, ma oltre le spese della scuola devono trovare i soldi per l'assicurazione sanitaria, i voli aerei, le scarpette, le calze e tutto quello che, anche standoci attentissima, mi serve per poter seguire le lezioni.



Vi ringrazio tutti, sia chi ha già donato, sia chi lo farà, anche con piccole somme: io saprò esserne felice e vi saro’ enormemente riconoscente. " DA SOLI DIVENTA DIFFICILISSIMO, MA TUTTI INSIEME, UNITI SARETE LA FORZA CHE MI AIUTERA’ AD ARRIVARE ALLA META".

Io da parte mia ce la mettero’ tutta e vi terro’informata sui miei progressi.



E se dovessi superare la cifra da me richiesta, usero’ la sommA in eccesso per aiutare qualcun altro, perchè so cosa vuol dire avere bisogno.

Come mi diceva sempre mio zio: "ricordati che la fortuna di un uomo è sempre un altro uomo".



Spero che un giorno riusciro’ a diventare una ballerina capace di ispirare tanti altri ragazzi e ragazze che amano quest’arte, e che la “grande stanza con specchi e sbarre” si riempira’ di nuovi bravissimi danzatori.



GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

Agnese





‘’The giant room made of mirrors and bars’’
Hi.
My Name is Agnese

I’m 18 years old and thank you for having taken the time to read my pledge.



I started dancing after having seen a dance recital at the age of three. I was so fascinated that I knew that I would dedicate my life to become a ballet dancer; the path to my future was mapped at that moment.



At the age of three the commitment to the dance lessons was minimal compared to now, I was dancing three hours a week, but every time I was ready to enter ‘’the giant room made of mirrors and bars’’ I was happy, anxious for the moment the lessons would start.

As the years passed the commitment increased. I spent every possible moment in ‘’the giant room made of mirrors’’ to train and perfectionate my techniques. Yes, I was happy. Regardless of the fact my life and choices revolved around dancing and everything else was sacrificed.

My parents and family have always supported my decision and commitment, but had vocalized their thoughts saying that I was NOT living my age and that I was sacrificing too much. Not going out with friends, not having spare time, coming home at nine in the evening after having left early in the morning to go to school... it was too much for a girl of my age. But I didn’t see these things as sacrifices as they did, I made a choice to strive for the future and reach my goal. I was always completely convinced of my decision. Dancing WAS and IS my one and only Love.

The hard work payed back. In January 2016, I participated for a selection in the Summer School of Bolshoi Ballet Academy and I was chosen for the summer stage in Moscow. Furthermore, at the end of this period I was selected and offered the possibility to participate in the annual program at the Bolshoi Academy.

For me it was a dream come true! Tears of joy I cried telling my loved ones of the news. My parents and family had always been by my side, but suddenly a new problem came out: my Dad was the only one working in the family, so having the money to send me to Moscow were a problem. We would have hard time to make ends meet. The dream of studying at the Bolshoi was disappearing fast.

I managed to scrape thought the first year thanks to a small amount of money left to me by my uncle. He was an actor and prematurely died a few years before. He was always my spiritual guide and believed in me more than anyone else. When I dance, I dance knowing he is helping me throughout the first year, I dance for his memory. I dance for my beloved uncle, as I know he would be proud of me if he saw me now.

My Grandmother helps as she can too, but as most grans she’s on a pension and has little to spare. Even my little sister gave me all the savings from her piggy bank 

The first year at the Bolshoi Ballet Academy of Moscow is at an end now.

I desire to continue studying ballet, to perfection my techniques, but the economic possibility to keep me at the Academy are being drained.

It’s now that I am needing funding, even if I am perfectly aware that this is a difficult moment for everybody.

But without your help it will be near impossible to continue my path, my dream, my life’s work.



Apart from the school fees I am needing money for the medical insurance, ballet shoes and all that is needed for me to attend the classes. I’m very careful with my belongings but they do get consumed.

Thank you for having read my story. Every donation will be appreciated whether small or large, as it keeps me in the school for another day.



My story will be updated as frequently as possible, showing you all the achievements, as it is only merit of your donations that I will be able to progress.



If I ever manage to reach my goal, any extra money will be payed forward to someone in need, as I know what it feels like to be needy and not have the financial means.



As my late uncle used to say ‘’Good fortune is always due to a helping hand ‘’.



Hopefully one day I will be that ballerina that inspires another child in the audience, and ‘’the giant room made of mirrors and bars’’ will receive a new dancer.



Agnese

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