
Spese mediche e della transizione prosciuganti
Sono troppo imbarazzato e mentalmente esausto per scrivere una descrizione accattivante in cui faccio finta che la mia storia sia diversa da quella di tante altre persone. In ogni caso:
Sono un dottorando in Italia, quindi non solo faccio la fame, ma non ho la possibilità di detrarre le mie (tante e ingenti) spese mediche legate alla transizione di genere e alla salute in generale in quanto percepisco una ""borsa di studio"".
Vivo in affitto in una delle città più costose d'Italia. Sostengo su base ormai praticamente mensile spese considerevoli per effettuare accertamenti medici di vario tipo (analisi approfondite, esami diagnostici, esame istologico, visite, farmaci, e via dicendo), avendo avuto diverse problematiche negli ultimi due anni. La cifra dell'obiettivo di questa raccolta fondi è poco meno di quanto ho speso negli ultimi 18 mesi solo di salute. A questo si aggiungono affitto, bollette, mezzi di trasporto, tasse universitarie e soprattutto spese dettate dal percorso di transizione di genere che ho avviato nel 2019 nel tentativo di porre fine alle sofferenze che la disforia di genere mi causa da una vita. Il percorso comporta, a sua volta, il dover pagare ulteriori esami medici e farmaci, un avvocato (obbligatorio) per farmi seguire nell'iter legale previsto, cambio del nome su tutti i documenti (per fare un esempio, soltanto cambiare il nome sulla patente richiede 200/300€: su quanti documenti compare il nostro nome?).
Negli ultimi anni ho speso circa 15000€ di risparmi messi insieme coi sacrifici di una vita. Ogni mese continuo ad andare in rosso e sono arrivato al punto in cui concedermi un taglio di capelli o un cinema mi sembra un privilegio (che quando mi concedo mi causa non pochi sensi di colpa). Se non avessi avuto un po' di risparmi a quest'ora sarei fortemente indebitato. Lo Stato non mi concede di detrarre le spese mediche (di cui recupererei comunque soltanto il 18%), in quanto percepisco una borsa di studio per il dottorato. Inutile specificare che la borsa di studio è assolutamente insufficiente a coprire le spese che affronto ogni mese.
Il mio desiderio è molto semplice ed è quello di recuperare almeno un po' di questi soldi, visto che dopo il dottorato (cioè tra meno di un anno) mi attende una vita ancora più precaria. Grazie a chiunque potrà e vorrà donare o anche solo condividere, e che schifo l'Italia che lascia i dottorandi con uno stipendio considerevolmente più basso della media nazionale.