Il CALP di Genova (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) continua a essere una delle poche realtà in Italia che, riprendendo la tradizione dei camalli genovesi, unisce la difesa dei diritti dei lavoratori a un impegno netto contro le guerre, contro il traffico di armi e contro il genocidio del popolo palestinese.
In queste settimane abbiamo organizzato scioperi, blocchi ai varchi, cortei e iniziative di lotta, ma la mobilitazione non si ferma qui: siamo chiamati a un nuovo passo di coraggio.
Stiamo organizzando importanti iniziative pubbliche nel porto di Genova, per affermare che il lavoro non può essere complice della guerra e che i porti devono rimanere luoghi di pace e solidarietà.
A gennaio 2026 abbiamo lanciato lo sciopero internazionale dei portuali, una giornata di lotta globale che unirà lavoratrici e lavoratori dei porti del Mediterraneo e di molti altri paesi contro lo sfruttamento, la militarizzazione dei porti e la complicità dei traffici bellici.
Perché chiediamo il tuo aiuto?
Le donazioni serviranno a sostenere:
- le spese organizzative delle mobilitazioni nelle prossime settimane;
- i costi logistici, comunicativi e legali legati allo sciopero internazionale dei portuali;
- le attività di solidarietà internazionale, in particolare quelle rivolte alla Palestina;
Sostenere il CALP significa difendere chi mette la propria voce, il proprio lavoro e il proprio tempo al servizio della giustizia sociale.
Significa affermare che i porti non devono essere strumenti di guerra, ma luoghi di cooperazione tra i popoli.
Ogni contributo, anche piccolo, rende possibile tutto questo.
Grazie per essere parte di questa lotta collettiva: insieme possiamo far sentire più forte la nostra voce.


