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ASSOCIAZIONI SPORTIVE A RISCHIO CHIUSURA A CAUSA DEL COVID-19
LA DIFFICILE SITUAZIONE DI ORVASHA CIEN, ASSOCIAZIONE DI SETTIMO TORINESE
a cura di Alessia Amistà
OrvashaCien è una piccola associazione sportiva dilettantistica nata nel 2017 da due amiche, Enza e Cinzia. L’obiettivo di questa realtà è quello di sostenere attraverso lo sport i ragazzi e le ragazze di oggi per incoraggiarli ad affrontare le proprie difficoltà ed esprimere a pieno le loro capacità.
La difficile situazione che il nostro paese sta vivendo, mette a rischio queste realtà.
Approfondiamo per capire meglio cosa sono queste associazioni e come il Governo, con il decreto “CuraItalia”, non ha offerto alcun sostegno per poterne permettere la sopravvivenza.
Attività e filosofia dell’associazione
OrvashaCien svolge diverse attività che vanno dalle Arti Marziali e sport da combattimento alla ginnastica funzionale, arricchendo il tutto con iniziative culturali e sociali. Tra queste troviamo mostre d’arte ed eventi organizzati per sensibilizzare adulti e giovani su temi delicati e importanti come la violenza domestica, il bullismo e le leggi nell’ambito della difesa personale. Inoltre particolare attenzione è dedicata allo “sport e disabilità”, entrambe le fondatrici sono certificate ed iscritte all’albo CONI come Operatrici sportive per la disabilità.
Per scrivere questo articolo sono stati intervistati alcuni genitori di bambini e ragazzi che si allenano in OrvashaCien. Ognuno di loro ha raccontato la propria storia ed esperienza personale, ma ciò che li accomuna tutti, nessuno escluso, è che abbiano descritto questo luogo e le persone che ci sono all’interno come parte della loro famiglia, la palestra come casa. Hanno tutti sottolineato come l’aspetto fisico e psicologico dei ragazzi siano al centro dell’attenzione degli Istruttori e Maestri.
Spesso capita che chi è cresciuto affrontando delle difficoltà sviluppi una sensibilità particolare nei confronti della sofferenza e delle persone. Enza e Cinzia sono due donne che nella loro vita sono rinate parecchie volte, proprio come delle fenici, la cui immagine è simbolo dell’associazione, sono riuscite a far emergere questa sensibilità all’interno della palestra ed è diventata una caratteristica che contraddistingue questa realtà.
I genitori hanno evidenziato come queste due donne siano state in grado di creare un ambiente sano, sottolineando l’attenzione dedicata nel dare a tutti la possibilità di emergere e migliorare con impegno e costanza per superare i propri limiti. Hanno tenuto a precisare che i ragazzi da quando frequentano sono migliorati sia fisicamente che caratterialmente, sono più sereni e più sicuri di se stessi. Purtroppo ora sono tutti preoccupati all’idea che l’associazione si trovi costretta a chiudere.
“Questa palestra è a rischio chiusura e per noi sarebbe devastante se questo accadesse, sarebbe come togliere un’ala a Gabriele. Senza quell’ala lui non può volare alto, ne ha bisogno per coltivare il suo benessere e le sue passioni. OrvashaCien dà la possibilità ai ragazzi di spalancare una porta sul mondo per poter vivere la vita a pieno. Tutte le persone dovrebbero poter usufruire di questa possibilità” dice Paola, mamma di Gabriele, un ragazzino di 13 anni che soffre di epilessia.
“L’associazione di Enza e Cinzia non ha solo a che fare con lo sport, loro offrono un supporto emotivo ai ragazzi; c’è un confronto continuo e un profondo contatto umano. Lì dentro ti senti a tuo agio e riesci ad esprimere gioie e dolori. Non voglio neanche pensare a quali sarebbero le conseguenze se dovessero chiudere” . Queste sono le parole di Elena, la mamma di Antonio, un ragazzo affetto da fibrosi cistica.
Il mancato aiuto economico del Decreto ”CuraItalia”
L’associazione ha chiuso prima del lockdown previsto per tutto il paese. Questa scelta, seppur economicamente svantaggiosa, è stata presa per proteggere e tutelare i soci, dato che alcuni presentano delicate problematiche di salute. Ipotizzando, ottimisticamente, una riapertura a maggio, la ripresa sarebbe lenta e poche persone rincomincerebbero a frequentare, di conseguenza non ci sarebbero entrate sufficienti. In seguito arriveranno i mesi estivi per cui prima di settembre OrvashaCien non tornerebbe a pieno regime. Quindi la stagione sportiva è di fatto finita ed i soldi che sarebbero stati destinati a coprire i mesi estivi con minor affluenza serviranno per sopravvivere alla quarantena.
Le due fondatrici hanno stimato di non poter resistere più di tre o quattro mesi se non ci saranno aiuti esterni. Anche calcolando di attingere nuovamente ai loro fondi personali, questi non sarebbero sufficienti.
Al momento Il decreto “CuraItalia” non offre un reale aiuto alle associazioni, ma solo 600 euro per il mese di marzo ai collaboratori sportivi e la sospensione degli affitti per le strutture pubbliche, non applicabile per quelle con contratto di locazione privato come OrvashaCien che, nel mese di marzo ed anche per tutti gli altri mesi deve versare 1300 euro di affitto e deve far fronte a tutte le utenze.
Per questo motivo hanno deciso di aprire una raccolta fondi su GoFundMe e cercare di avviare un passaparola in modo da diffondere la loro storia e chiedere un aiuto a chiunque possa e voglia darlo.
Perché le persone dovrebbero aiutare OrvashaCien con una donazione?
Perché gli anni della crescita sono difficili e lo sono ancora di più se hai qualche difficoltà. Indipendentemente dai problemi che una persona possa avere fisici, psicologici o di altra natura, è innegabile il fatto che vivere in una realtà sana e ricca di amore e cure sia fondamentale per diventare persone equilibrate, forti, in grado di prendersi cura di se stesse e degli altri, capaci di affrontare i problemi della vita. I ragazzi iscritti ad OrvashaCien hanno trovato questo in quel luogo, essendo una realtà rara come tale va preservata .
In questi mesi, la sanità del nostro paese è ed è stata messa a dura prova, un’associazione del genere ne fa parte e bisogna lottare per permetterle di sopravvivere a questa crisi.
LA DIFFICILE SITUAZIONE DI ORVASHA CIEN, ASSOCIAZIONE DI SETTIMO TORINESE
a cura di Alessia Amistà
OrvashaCien è una piccola associazione sportiva dilettantistica nata nel 2017 da due amiche, Enza e Cinzia. L’obiettivo di questa realtà è quello di sostenere attraverso lo sport i ragazzi e le ragazze di oggi per incoraggiarli ad affrontare le proprie difficoltà ed esprimere a pieno le loro capacità.
La difficile situazione che il nostro paese sta vivendo, mette a rischio queste realtà.
Approfondiamo per capire meglio cosa sono queste associazioni e come il Governo, con il decreto “CuraItalia”, non ha offerto alcun sostegno per poterne permettere la sopravvivenza.
Attività e filosofia dell’associazione
OrvashaCien svolge diverse attività che vanno dalle Arti Marziali e sport da combattimento alla ginnastica funzionale, arricchendo il tutto con iniziative culturali e sociali. Tra queste troviamo mostre d’arte ed eventi organizzati per sensibilizzare adulti e giovani su temi delicati e importanti come la violenza domestica, il bullismo e le leggi nell’ambito della difesa personale. Inoltre particolare attenzione è dedicata allo “sport e disabilità”, entrambe le fondatrici sono certificate ed iscritte all’albo CONI come Operatrici sportive per la disabilità.
Per scrivere questo articolo sono stati intervistati alcuni genitori di bambini e ragazzi che si allenano in OrvashaCien. Ognuno di loro ha raccontato la propria storia ed esperienza personale, ma ciò che li accomuna tutti, nessuno escluso, è che abbiano descritto questo luogo e le persone che ci sono all’interno come parte della loro famiglia, la palestra come casa. Hanno tutti sottolineato come l’aspetto fisico e psicologico dei ragazzi siano al centro dell’attenzione degli Istruttori e Maestri.
Spesso capita che chi è cresciuto affrontando delle difficoltà sviluppi una sensibilità particolare nei confronti della sofferenza e delle persone. Enza e Cinzia sono due donne che nella loro vita sono rinate parecchie volte, proprio come delle fenici, la cui immagine è simbolo dell’associazione, sono riuscite a far emergere questa sensibilità all’interno della palestra ed è diventata una caratteristica che contraddistingue questa realtà.
I genitori hanno evidenziato come queste due donne siano state in grado di creare un ambiente sano, sottolineando l’attenzione dedicata nel dare a tutti la possibilità di emergere e migliorare con impegno e costanza per superare i propri limiti. Hanno tenuto a precisare che i ragazzi da quando frequentano sono migliorati sia fisicamente che caratterialmente, sono più sereni e più sicuri di se stessi. Purtroppo ora sono tutti preoccupati all’idea che l’associazione si trovi costretta a chiudere.
“Questa palestra è a rischio chiusura e per noi sarebbe devastante se questo accadesse, sarebbe come togliere un’ala a Gabriele. Senza quell’ala lui non può volare alto, ne ha bisogno per coltivare il suo benessere e le sue passioni. OrvashaCien dà la possibilità ai ragazzi di spalancare una porta sul mondo per poter vivere la vita a pieno. Tutte le persone dovrebbero poter usufruire di questa possibilità” dice Paola, mamma di Gabriele, un ragazzino di 13 anni che soffre di epilessia.
“L’associazione di Enza e Cinzia non ha solo a che fare con lo sport, loro offrono un supporto emotivo ai ragazzi; c’è un confronto continuo e un profondo contatto umano. Lì dentro ti senti a tuo agio e riesci ad esprimere gioie e dolori. Non voglio neanche pensare a quali sarebbero le conseguenze se dovessero chiudere” . Queste sono le parole di Elena, la mamma di Antonio, un ragazzo affetto da fibrosi cistica.
Il mancato aiuto economico del Decreto ”CuraItalia”
L’associazione ha chiuso prima del lockdown previsto per tutto il paese. Questa scelta, seppur economicamente svantaggiosa, è stata presa per proteggere e tutelare i soci, dato che alcuni presentano delicate problematiche di salute. Ipotizzando, ottimisticamente, una riapertura a maggio, la ripresa sarebbe lenta e poche persone rincomincerebbero a frequentare, di conseguenza non ci sarebbero entrate sufficienti. In seguito arriveranno i mesi estivi per cui prima di settembre OrvashaCien non tornerebbe a pieno regime. Quindi la stagione sportiva è di fatto finita ed i soldi che sarebbero stati destinati a coprire i mesi estivi con minor affluenza serviranno per sopravvivere alla quarantena.
Le due fondatrici hanno stimato di non poter resistere più di tre o quattro mesi se non ci saranno aiuti esterni. Anche calcolando di attingere nuovamente ai loro fondi personali, questi non sarebbero sufficienti.
Al momento Il decreto “CuraItalia” non offre un reale aiuto alle associazioni, ma solo 600 euro per il mese di marzo ai collaboratori sportivi e la sospensione degli affitti per le strutture pubbliche, non applicabile per quelle con contratto di locazione privato come OrvashaCien che, nel mese di marzo ed anche per tutti gli altri mesi deve versare 1300 euro di affitto e deve far fronte a tutte le utenze.
Per questo motivo hanno deciso di aprire una raccolta fondi su GoFundMe e cercare di avviare un passaparola in modo da diffondere la loro storia e chiedere un aiuto a chiunque possa e voglia darlo.
Perché le persone dovrebbero aiutare OrvashaCien con una donazione?
Perché gli anni della crescita sono difficili e lo sono ancora di più se hai qualche difficoltà. Indipendentemente dai problemi che una persona possa avere fisici, psicologici o di altra natura, è innegabile il fatto che vivere in una realtà sana e ricca di amore e cure sia fondamentale per diventare persone equilibrate, forti, in grado di prendersi cura di se stesse e degli altri, capaci di affrontare i problemi della vita. I ragazzi iscritti ad OrvashaCien hanno trovato questo in quel luogo, essendo una realtà rara come tale va preservata .
In questi mesi, la sanità del nostro paese è ed è stata messa a dura prova, un’associazione del genere ne fa parte e bisogna lottare per permetterle di sopravvivere a questa crisi.
Organizer
Enza Saccotelli
Organizer
Settimo Torinese