Aiutiamo Sabina a non perdere la sua casa!

Ciao, mi chiamo Rosa e sono la vicina di casa di Sabina.

Sabina ha 70 anni e vive in una condizione di estremo disagio FISICO, PSICOLOGICO ed ECONOMICO.

Nel 2020 dopo un ricovero in ospedale a seguito di un forte dolore alla testa che le portava capogiri e vomito le è stato diagnosticato un aneurisma di notevoli dimensioni al cervello. L'operazione è molto difficile e pericolosa sia a causa della posizione che delle dimensioni. Gli esiti dell'intervento sono incerti e se dovesse andare male Sabina potrebbe subire gravi danni permanenti se non addirittura rischiare la morte.

Per tale motivo ha deciso di non sottoporsi all'intervento.

Altri disagi fisici sono sopraggiunti nel frattempo come un versamento ai polmoni e un dolore costante e continuo alla schiena che la tormenta, proprio all'altezza del polmone.

Altro grave problema riguarda la sua bocca che soffre di una grave ed acuta forma di piorrea che le ha fatto perdere la maggior parte dei denti.

Il disagio psicologico deriva sopratutto dal fatto che Sabina è sola, sopratutto per scelte non dipendenti dalla sua volontà, comunque da sempre molto incerta ed indecisa, ma imposte dalla famiglia sopratutto a seguito della morte del padre, avvenuta quando lei aveva soltanto 17 anni.

Viveva quindi con la madre a cui ha dedicato 11 anni di assistenza totale da quando si è immobilizzata per un problema alle gambe fino a quando non l'ha perduta all'età di 92 anni.

Essendo single e senza affetti la madre era diventato l'unico scopo della sua vita.

Da quel momento sta vivendo in uno stato di depressione totale che è peggiorato ulteriormente dopo la morte del fratello gemello a cui era molto legata.

Il disagio economico deriva dal fatto che ha sempre lavorato in famiglia con i fratelli e quando l'attività ha subito un tracollo con successivo fallimento Sabina ne ha subito le conseguenze più gravi trovandosi senza lavoro.

Ha vissuto alcuni anni grazie all'aiuto del fratello, ora morto, poi ha ricevuto un sussidio statale che è cessato da tempo ed ora vive con la minima pensione sociale.

Ma sopratutto è stata attaccata dalle banche, per i debiti contratti della società fallita, che hanno attaccato l'unico bene che Sabina aveva: la casa che gli era stata donata dalla madre.

Sabina ha cercato di difendersi con il suo avvocato ma purtroppo la casa sarà messa all'asta.

Non si conosce ancora il momento preciso in cui ciò avverrà ma molto probabilmente dopo la primavera del 2026.

La mia assistenza a lei è quotidiana, sopratutto per quanto riguarda il cibo. Oramai è parte della mia famiglia e siede alla mia tavola tutti i giorni. Contribuisco alle sue cure mediche e dentistiche e partecipo alla spesa per il mantenimento della casa e per l'energia per il riscaldamento.

La sua pensione mensile infatti è molto bassa, è la minima sociale. Anche io percepisco la stessa pensione ma riesco a darle un aiuto grazie al supporto di mio figlio maggiore ed alla pensione di mio marito.

Il motivo per cui ho deciso di creare questa raccolta fondi è perchè l'avvocato ha avviato una trattativa con la banca e molto probabilmente si potrebbe raggiungere un accordo prima che la casa venga messa all'asta. La cifra che la banca accetterebbe è di circa 70.000 €.

Io e la mia famiglia abbiamo già raccolto 7500 € che verseremo sul conto corrente che indicherò in questa raccolta fondi e che sarà la base per accogliere qualsiasi cifra sarà donata da chiunque nel mondo voglia aiutare Sabina a continuare almeno a vivere gli ultimi anni della sua vita nella casa in cui è nata il 07 maggio 1954.

La foto che ho messo all'inizio dell'account ritrae Sabina nel suo giardino di cui è innamorata ed l'unica sua passione.

Tenerlo pulito, coltivare qualche piantina di mughetto e di basilico la rende felice e la distoglie un pochino dal suo unico pensiero fisso: la paura di essere cacciata dalla sua casa.

Grazie per il vostro aiuto !