Per la moglie di Satnam Singh.

Satnam Singh era un lavoratore indiano del Punjab, una delle zone più povere del mondo, venuto in Italia per cercare un futuro migliore per sé e la sua famiglia.

È morto schiavo, dopo un grave incidente sul lavoro, sfruttato dai caporali nei campi di Latina. Un macchinario gli ha causato fratture alle gambe e amputato un braccio. Questo è stato raccolto, posto in una cassetta della frutta e lui, tra urla di dolore, è stato accompagnato a casa, non in ospedale. È morto dissanguato tra le braccia della giovane moglie, che ora non si dà pace.

È lei che, ora, vogliamo aiutare. Il suo progetto migratorio e il suo futuro rischiano di morire col marito, che guadagnava 4€ l’ora, svegliandosi all’alba, lavorando 12 ore al giorno per trovare una fine atroce.

Nella Giornata mondiale del rifugiato, durante la veglia “morire di speranza”, il Cardinale Zuppi ci ha invitato a un gesto concreto verso questa giovane donna. Come Acli Bologna desideriamo raccogliere l’appello e avviare una raccolta fondi per sostenere la moglie di Satnam Singh nelle spese necessarie per il sostentamento giornaliero in modo da riacquistare la sua autonomia.

Grazie al tuo supporto, alla moglie di Satnam Singh saranno destinati tutti i fondi raccolti tramite la Diocesi e la Caritas di Latina.