
Fondazione Hospice MTC Seràgnoli in memoria di Gabriele
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Papà era una persona buona e genuina, come mi ha scritto un mio amico in uno delle decine di messaggi che ho ricevuto. E questo amico lo aveva conosciuto per poco, in una circostanza non certo felice. Ma papà sapeva mostrarsi subito per ciò che era, davanti a tutti.
Il mio papà aveva sempre una parola di conforto, non scontata, ma ragionata e propositiva. L’ha sempre avuta, soprattutto per me, soprattutto per la mia mamma, e in qualche modo mi ha insegnato a sdrammatizzare ed a reagire davanti agli eventi più cupi; perché papà le preoccupazioni le aveva, ma le teneva dentro, le teneva per sé.
Papà è stato un assiduo e fedele compagno di vita, prima di tutto per la mia mamma, ma anche per la sua famiglia, per il lavoro e i colleghi; custodisco alcune delle cose che ha costruito e plasmato con le sue mani, in un’arte che solo lui aveva, forse quella più bella e antica, creare dal legno qualunque cosa.
E si faceva volere molto bene, se dopo poco più di un’ora dal suo arrivo all’Hospice dell’Ospedale Bellaria è stato raggiunto dai suoi storici colleghi, persone che magari non vedeva da 20 anni.
Papà era praticamente un medico… ha studiato con me su questo tavolo, dal quale sto scrivendo il suo ricordo; mi ha ascoltato ripetere per ore ed ore per i lunghi anni degli studi ed era così orgoglioso che non me lo riusciva a dire, ma alla mamma si, lo diceva di continuo, e lei a me..
Papà è stato un nonno fenomenale, amorevole. Non ho altre parole per descrivere l’amore che trasudava da quegli occhi non appena vedeva i suoi bimbi che gli correvano incontro.
Erano settimane che mi stavo preparando a salutarlo, ma come si dice, non si è mai pronti. Io non ero pronto a non parlare più con lui di “politica e di sport”, di lavoro e di tutto.
Lo abbiamo fatto fino all’ultimo, bevendo il suo amato caffettino.
Papà le sue ultime settimane le ha trascorse in un luogo nato e concepito per consentire a tutti quelli come lui, buoni e genuini, ma anche a tutti gli altri, di percorrere la propria strada con la dignità che hanno sempre avuto, senza la sofferenza del dolore, che ti toglie spirito e capacità di ragionare sul senso delle cose.
Per questo ritengo che il modo migliore per proseguire il nostro cammino sia quello di sostenere le persone e i luoghi che ogni giorno permettono tutto questo.
Donerò tutto ciò che riuscirò a raccogliere alla Fondazione Hospice MT Chiantore Seràgnoli.
Organizer
Alessandro Sartini
Organizer
Bologna, ER