
Fondazione ANT Italia ONLUS
Donation protected
Massimo... mio fratello... ci ha lasciati da qualche giorno a causa di una
malattia feroce e senza pietà. Ha combattuto come un supereroe,
abbiamo combattuto assieme a lui, aggrappati ad una speranza sottile
come un filo d'erba cresciuto sul ciglio di un baratro.
Nessuno, su questa Terra ed in nessun altro posto, avrebbe potuto
vincerla... questa battaglia... ma quel filo d'erba ed il suo ricordo
sono ancora lì…
…e lì resteranno.
Questa è la sua e la nostra vittoria.
Massimo era una persona buona, è la parola più adatta a descriverlo.
Riservato, a tratti ermetico e misterioso, era difficile dischiudere a pieno la sua personalità, lasciava trasparire solamente quello che lui voleva
concedere... e tanto più si riusciva ad entrare in risonanza con lui, tanto più ci si accorgeva inevitabilmente che indietro non si sarebbe più
potuti tornare.
Tanto più concedeva l’accesso al suo animo, tanto più emergevano
i pregi… e quei difetti davanti ai quali non si poteva far altro
che volergli ancora più bene!
Amava la sua famiglia… amava sua figlia… tanto e più di sé stesso!
Amava leggere… romanzi, saggi, biografie… una varietà variegata
e variopinta di argomentazioni che erano… e sono… l’espressione
della ricchezza della sua personalità.
Amava i fumetti… visceralmente… e lo si capiva da come cercava di
coinvolgerci e di condividere con noi, a tratti in modo
fastidioso ed insistente, i racconti della sua quasi sterminata
biblioteca di “letteratura disegnata”, brulicante di Fantastici 4, Hulk,
Uomo Ragno, Thor e mille altri…
Se oggi anche io leggo qualche fumetto… il merito è suo!
Amava la musica… principalmente cantautori italiani…
Roba da vecchi, si potrebbe dire…
Roba per chi può capire… roba non per tutti… direi io!
Se oggi anche io apprezzo De André, Ivan Graziani e Guccini
il merito è suo!
Per quanto riguarda Bandabardò… non è ancora riuscito a convincermi.
Amava il cinema… legato ai fumetti ovviamente… ma anche
tutto quel mondo di film anni ’80 e ’90 che regolarmente
riguardavamo, anticipando le battute ormai imparate a memoria.
Ritorno al Futuro era il nostro film… e le battute della
sua sceneggiatura risuonano ancora… e sempre lo faranno!
Era un Trekker convinto… io no… resto dalla parte di Star Wars.
Amava il calcio… amava il Bologna… abbiamo condiviso
ore interminabili sugli spalti dello stadio Dall’Ara
al sole o sotto la pioggia… al gelo degli inverni o alla calura
delle primavere della nostra città.
Amava la montagna… ma non una qualunque…
la nostra montagna… dove i nostri genitori fin da bambini
ci hanno portato… La Valle Aurina… Campo Tures… Brunico…
Amava le passeggiate in mezzo alla natura… amava i canederli,
lo strudel, le uova con lo speck, lo Schüttelbrot…
Amava il Rifugio Giogo Lungo… in quel sentiero, da bambini,
siamo sfuggiti ai nostri genitori e ci siamo realmente persi nel bosco…
Amava il Rifugio Tridentino e la Chiesa di Santo Spirito a Kasern…
Amava i prati verdi e le cime rocciose…
Amava la neve… che lassù cade abbondante e silenziosa…
Amava l’hockey su ghiaccio… in questa avventura ce l’ho portato io.
Abbiamo anche provato a giocare... HGB 1982 Frozen Goofies...
...ma era più il tempo passato col culo sul ghiaccio che quello in piedi sui pattini.
Meglio guardare i professionisti...
Lunghi esodi autostradali Bologna-Brunico Andata/Ritorno…
Abbiamo anche provato a giocare... HGB 1982 Frozen Goofies...
...ma era più il tempo passato col culo sul ghiaccio che quello in piedi sui pattini.
Meglio guardare i professionisti...
Lunghi esodi autostradali Bologna-Brunico Andata/Ritorno…
A volte ridendo… a volte litigando… in giorni ed in orari improbabili…
per seguire le partite della nostra squadra.
In curva allo stadio a Brunico il tuo posto sarà sempre lì accanto a me
dietro al nostro striscione.
Poi un giorno di metà maggio è arrivata furiosa la malattia.
Senza bussare ovviamente… senza chiedere il permesso…
In quei giorni il Giro d'Italia è passato davanti all'ospedale dove
era ricoverato. Amava il ciclismo, era un grande fan del Pirata.
Non ha potuto lasciare la camera, dalla sua finestra purtroppo non
si riusciva vedere la gara...
La malattia non gli ha concesso nemmeno un ultimo Giro...
In un mese e venti giorni ha spazzato via ogni cosa.
“Quando si è giovani è strano, poter pensare che il nostro destino,
venga e ci prenda per mano”.
Eppure così è stato.
Ma alla fine di tutto, quando resta solo il silenzio, quando i pensieri
si depositano come la neve che lui tanto amava… prende forma
la consapevolezza che siamo noi a decidere chi vince e chi perde.
Vince chi non dimentica… vince chi rinnova… vince
chi combatte sempre… vince lo sconfitto che rimane a testa alta!
Nonostante tutto, la sofferenza, lo strazio, la paura…
Massimo è rimasto a testa alta… sempre!
Gli siamo restati accanto fino all’ultimo secondo, abbiamo
fatto tutto quello che umanamente abbiamo potuto… ed anche di più.
In questo difficile percorso, la strada è stata tracciata da Fondazione ANT,
dal dott. Paolo Mariano, un angelo dalle sembianze di Bud Spencer,
che ha quotidianamente seguito Massimo e noi famiglia durante questo
terrificante tragitto.
Senza di lui, senza Fondazione ANT, tutto sarebbe stato assai peggiore.
Questo è il racconto di una vita.
La raccolta è per Fondazione ANT,
perché possa continuare a lavorare a favore della vita!
Organizer
Alessandro Anteghini
Organizer
San Giovanni in Persiceto