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NO ESCLUSIONI LEGGE LORENZIN 0-6

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Tutela del Diritto Soggettivo, con studi di Diritto Scolastico e Privacy, ha organizzato due importanti percorsi giudiziari contro le INGIUSTE esclusioni da nidi e materne a causa delle gravissime violazioni dei dirigenti scolastici che non vogliono applicare correttamente l'art. 3-bis della l. 119/2017. Infatti NESSUNA LEGGE, Lorenzin compresa, impedisce iscrizione, accesso e frequenza ai bambini non in regola con l'obbligo vaccinale. La Magistratura chiamata ad applicare la Legge vigente, a far rispettare le condizioni contrattuali e di privacy, ha invece VOLUTO difendere il ricatto scolastico, che è un grandissimo incentivo politico per le vaccinazioni, negando i DIRITTI DEI MINORI e non punendo i veri trasgressori.

A prescindere dalle opinioni personali, si sta difendendo il DIRITTO ALL'ISTRUZIONE, SOCIALIZZAZIONE ED INCLUSIONE che deve essere garantito a tutti i minori sul suolo Italiano 0-18 (Università comprese). Ben diverso è l'obbligo di istruzione che i genitori devono dimostrare per la fascia 6-16 anni. Nidi e materne sono entrate nel SISTEMA D'ISTRUZIONE NAZIONALE non più come assistenzialismo alle famiglie, sopratutto alle madri lavoratrici, ma come un vero e proprio percorso educativo del minore stesso come ben spiegato qui --> www.tuteladirittosoggettivo.it/wp-content/uploads/2025/06/APPLICAZIONE-ART.-3-BIS-1.pdf

FORLI' - RICHIESTI 15.000 EURO
Dopo un'ingiusta esclusione dal nido comunale per la piccola Aurora, in data 27 gennaio veniva depositato ricorso ex. 700 con richiesta di merito nell'ordinanza stessa, presso il tribunale Civile di Forlì con R.G. 257/2025. Dal verbale di udienza del 27 marzo il Giudice si è riservato, emettendo ordinanza di rigetto il 5 aprile 2025. Questo INGIUSTO RIGETTO ci ha portato ad effettuare un reclamo presso il Collegio dei Giudici di Forlì il 22 aprile 2025. All'udienza del 28 maggio 2025, il Collegio composto da 3 Giudici si è riservato. Il 5 giugno 2025 veniva emesso l'ennesimo INGIUSTO RIGETTO. Non solo al minore non è stato permesso di rientrare a scuola ma i genitori sono stati puniti con 7.450,77 di spese legali alla controparte. Finiti i Gradi di Giudizio nei tribunali ordinari Italiani siamo pronti, entro 4 mesi dalla sentenza, a fare ricorso alla CEDU.

Cosa contesteremo al Governo Italiano ed alla Magistratura?

- Il diritto a un giusto processo, sancito dall'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), garantisce che ogni persona abbia diritto a un'equa valutazione della propria causa da parte di un tribunale indipendente e imparziale. Che ha portato poi alla violazione del:
- Il diritto all'istruzione che è tutelato dall'articolo 2 del Protocollo n. 1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU). Questo articolo stabilisce che nessuno può essere privato del diritto all'istruzione e che lo Stato, nell'esercizio delle sue funzioni in materia di educazione, deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere all'educazione dei figli secondo le loro convinzioni.
- Il diritto alla privacy che è sancito dall'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) che tutela il rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e della corrispondenza. Questo articolo implica che gli stati non possono interferire arbitrariamente nella vita privata degli individui e che qualsiasi ingerenza deve essere prevista dalla legge, necessaria in una società democratica e proporzionata allo scopo perseguito. Questo significa che il diritto alla privacy comprende la protezione dei dati personali, delle informazioni sulla salute, delle comunicazioni, della propria immagine e della propria reputazione.
- Il diritto di scelta di cura che è sancito sempre dall'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) dove il diritto al rispetto della vita privata e familiare, include la libertà di prendere decisioni personali, come quelle riguardanti la propria salute e le cure mediche. Il diritto al rispetto della vita privata e familiare implica il diritto dell'individuo di decidere, in linea di principio, sulle proprie cure mediche, compresa la possibilità di documentare il consenso/dissenso a qualsiasi atto medico, come lo sono anche le vaccinazioni.
- Ed in più, seppur non esista un "diritto al rispetto contrattuale" esplicito nella CEDU, gli articoli della CEDU che proteggono i diritti fondamentali possono essere applicati a situazioni contrattuali per garantire un trattamento equo e prevenire abusi. Questi articoli includono il diritto a un processo equo, il rispetto della vita privata e familiare, il divieto di discriminazione, la protezione della proprietà e la libertà di stipulare contratti entro i limiti stabiliti dalla legge.

ATTENZIONE ---> Una pronuncia sulla privacy, sul contratto e sulla scelta di cura potrebbe creare un fondamentale precedente anche per i lavoratori sospesi sia da obbligo vaccinale che da Green Pass, con la possibilità di recuperare gli stipendi tolti.

TORINO - RICHIESTI 15.000 EURO
Dopo l'ingiusta esclusione dalla materna comunale per il piccolo Tommaso, in data 17 marzo 2024 veniva depositato ricorso presso il tribunale Civile di Torino con R.G. 5037/2024. Il Giudice rigetta l'8 ottobre 2024 chiamando il difetto di giurisdizione al TAR ed andando in extra giudicato. Il Giudice punisce la famiglia con 7.892,00 euro di spese legali per la controparte. Il 1 aprile 2025 viene depositato un ricorso in Secondo Grado con prima udienza il 9 settembre 2025, con richiesta di sospensiva. Il Comune non ha voluto saperne di aspettare la decisione del Giudice ed ha proceduto con un precetto e con una citazione per il pignoramento del 1/5 dello stipendio per 12.359,61 euro, magicamente gonfiati e quasi raddoppiati da spese. Il ricorso è già stato supportato dal gruppo di Tutela del Diritto Soggettivo ma ci prepariamo a pagare le spese (che porteremo come danno fino alla CEDU se necessario), per togliere questo peso alla famiglia che ci sta creando la possibilità di un importante precedente giuridico. Se il Governo non vuole intervenire sul problema, lo faremo fare alla Magistratura. Non permetteremo MAI PIU' che ci rubino 6 anni di scuola dell'infanzia ai nostri figli.

Vorremmo poi portare le testimonianze di TUTTI quei bambini che, dal 2017, sono stati esclusi, cacciati, oppure tenuti a casa od hanno dovuto rinunciare alle scuole per altre realtà. Perchè Aurora non è stata l'unica e tanti genitori lo sanno il danno che hanno causato questi abusi. Chi volesse farlo, con nome e cognome del minore e breve racconto dell'accaduto, può scrivere a [email redacted]

Il giochino sembra ben chiaro. Nego Leggi e Diritti anche se il mio lavoro sarebbe fare il contrario, punisco con cifre che neanche in lite temeraria avremmo visto, per togliere speranza ma anche per punire chi alza la testa e dice no. FINALMENTE ANDREMO A TOGLIERE LE CRIMINALI ESCLUSIONI DA NIDI E MATERNE PORTATE DALLA LEGGE LORENZIN e ad evidenziare un grossissimo problema di Giustizia in Italia, che punisce le vittime e lascia liberi i delinquenti. Vedremo se fuori da qui, Leggi e Diritti valgono qualcosa e se la LEGGE E' DAVVERO UGUALE PER TUTTI.

Abbiamo già un avvocato preparatissimo sui ricatti vaccinali che riguardano diritti inalienabili ed è importante che TUTTI partecipiate, basta essere maggiorenni, con una donazione volontaria e personale perchè se non lottiamo per quei diritti, TUTTI noi perdiamo quei diritti.

Alessandra Ghisla
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