Fermati adesso.
Davanti a te c’è una vita appesa a un filo.
Il mio rene trapiantato funziona solo al 20%.
Ogni giorno vivo immunosoppresso: basta un batterio, una muffa, una goccia d’acqua contaminata per portarmi via tutto.
Di casa si muore
La mia salute è gravissima.
E la casa in cui vivo la aggrava ogni giorno: umidità, muffa nera, blatte, aria che è veleno puro per il mio corpo fragile.
Molti credono che qualcun altro aiuterà, ed è così che resto solo.
Tu che leggi puoi cambiare il finale, anche con 1€.”
Mi chiamo Alessandro e vivo a Reggio Calabria.
A 8 anni la mia vita è cambiata per sempre:
• 16 anni in dialisi, aghi infilati nelle vene ogni giorno senza speranza di un trapianto.
• Poi studiano un farmaco genetico e il trapianto arriva. Un trapianto di rene che doveva salvarmi.
Oggi, quel rene funziona appena al 20% e si sta consumando.
La mia adolescenza l’ho passata nei reparti mentre i miei coetanei vivevano la loro vita fuori.
L’urgenza
• Ho subito ricoveri di 12 giorni ciascuno per infezioni respiratorie gravissime.
• Devo affrontare un intervento urgente alla paratiroide per fermare calcificazioni al cuore e fratture spontanee delle ossa e rimuovere un tumore osseo al palato.
• Ogni 3 mesi devo viaggiare fuori regione per terapie salvavita: 1.000€ a trasferta, non rimborsati.
Non è questione di vivere meglio. È questione di sopravvivere.
La casa negata
Nel 2006 mi era stata assegnata una casa popolare ad Arghillà.
Nel 2008, dopo un intervento salvavita fuori regione, torno a Reggio Calabria e trovo la mia casa occupata e devastata: mobili rubati, mura distrutte. Nessuno ha fatto nulla. Da allora, il mio calvario continua: denunce, PEC, richieste… tutte ignorate.
La mia vicenda è arrivata persino a Le Iene su Italia 1, dove le istituzioni hanno promesso tanto… ma non hanno mantenuto nulla.
Oggi vivo in affitto in una casa che non è una semplice abitazione: è un nemico silenzioso.
L’ASP l’ha certificata come non idonea alla salute. Qui ho contratto il batterio che ha danneggiato il mio rene trapiantato.
Ogni giorno passato qui è un passo in più verso la fine.
L’amore che resiste
Mentre molti adulti hanno scelto di ignorare, dei bambini hanno scelto l’amore:
• Gabriele, Samuel e Leonardo hanno donato i loro risparmi del “topolino dei denti”.
• Silvio ha pulito la sedia su cui mi sarei seduto: “Se qui si siede Alessandro, deve essere pulita.”
Loro hanno capito quello che tanti non vogliono vedere: il tempo stringe.
Le lacrime sono scese da sole. Dove molti seminano cattiveria, loro hanno scelto l’amore.
Per cosa userò le donazioni
✅ Intervento urgente alla paratiroide per fermare calcificazioni al cuore e fratture spontanee.
✅ Cure e farmaci non coperti dal SSN, ma indispensabili per sopravvivere.
✅ Viaggi salvavita ogni 3 mesi verso i centri trapianti.
✅ Una casa salubre, dove respirare senza avvelenarmi.
✅ Sopravvivenza quotidiana: bollette, alimenti, assistenza.
Ogni donazione fuori da GoFundMe viene registrata e aggiunta manualmente al totale visibile. Tutto è tracciato.
Perché donare?
Donare non significa solo aiutarmi a pagare un farmaco.
Significa regalarmi la possibilità di arrivare a domani.
Significa dire: “Io ci sono. Tu non sei solo.”
Anche 1€ può cambiare il finale.
Anche una condivisione può portare la svolta.
Una storia vera
La mia vicenda è stata raccontata da Le Iene, RaiNews, ANSA, Tgcom24, CityNow, ReggioToday, QuiCosenza, StrettoWeb.
Ogni euro è tracciato e documentato.
Questa non è una storia costruita strappalacrime come molte.
È la realtà cruda di un ragazzo che ogni giorno combatte per restare vivo e solo Dio sa cosa ho passato.
#DiCasaSiMuore – Donazione per Alessandro
Con affetto Alessandro Giordano






