Mi chiamo Antonio, ho 29 anni e scrivo questa richiesta di aiuto a nome della mia famiglia, quindi Rossana, Claudio, Tiziana, Beatrice, Francesca e i nostri cari amici Oscar, Marco, Giorgio e Nicola.
Il 28 settembre scorso mio zio Giuseppe (Pippo) è stato colpito da un ictus.
Persona buona, architetto, pittore e lettore appassionato, ora privo dell'uso della parte destra del corpo e gravemente danneggiato nella produzione del linguaggio.
Abbiamo fatto cerchio intorno a lui per aiutarlo in questi primi difficilissimi mesi, ora ci attende una nuova sfida.
Al termine di questo periodo di riabilitazione presso il SSN, a breve verrà dimesso e sappiamo già che avrà bisogno di ulteriori terapie riabilitative e che dovrà essere accolto in una casa accessibile, priva di barriere architettoniche.
Chiediamo aiuto alla comunità per questi importanti investimenti a cui non eravamo pronti:
- adeguare la casa di mia madre, che si prenderà cura di lui, per poter accogliere Pippo quando verrà dimesso, quindi ristrutturare il bagno e installare un montacarichi
- acquistare le attrezzature necessarie per gestirlo in casa
- garantirgli la continuazione di adeguate cure per la riabilitazione
- supportare i primi difficili mesi in cui un membro della famiglia dovrà rinunciare al suo lavoro per prendersi cura di lui (mentre ci adoperiamo per ottenere la pensione di invalidità).
So che un gesto di supporto come quello che chiediamo non è di natura "do ut des", ma ho comunque piacere di restituire questo pensiero, per quello che vale:
io sono un musicista, suono il pianoforte e insieme alla mia partner Adele, che canta, abbiamo un duo acustico.
È una riconoscenza simbolica per la gentilezza di chi ci aiuterà, ma prometto una registrazione di una delle vostre canzoni preferite suonate da me e Adele. È davvero il minimo per quanto prezioso è l'aiuto per noi in questo momento.
Grazie