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Il Reame Lontano: avete letto bene

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Fiaba disturbata

"La malattia mentale? Da lì è nato il mio progetto di vita"
(Intervista a Danielle Sassoon, Vita Magazine, 16 febbraio 2023)
Sembrava niente, tecnica mista su carta, 2006

A Livia
Qualche anno fa una cara amica mi presentò la mamma di Livia, molto angosciata per la figlia ventenne affetta come me da disturbo bipolare.
Mi interessai a lei con qualche telefonata, ma si curava male e in modo discontinuo, mi stancai.
A febbraio del 2023 le ho parlato l’ultima volta. L’ho spinta a ritornare dalla psichiatra, a prendere le medicine, con una saggezza rigida, compiaciuta. Temo di averla fatta sentire molto sola.
Livia si è tolta la vita pochi giorni dopo.
Quando ho cominciato a scrivere Il Raglio non pensavo a lei. Poi, appena ho cominciato a pensarci, le parole sono cascate giù tutte insieme, come lacrime.


Un libro d’arte sulla salute mentale
Grazie al progetto grafico di impeccabile qualità formale curato dal pluripremiato studio S.C. Artroom di Milano, Il Raglio è un libro d’arte in cui confluiscono due linguaggi espressivi distinti, disegno e scrittura, restituiti al lettore in una terza soluzione indistricabile e vicendevolmente necessaria.

Col pretesto di raccontare una fiaba infantile, Il Raglio narra invece un minaccioso, disincantato viaggio a dorso di mulo nella follia femminile, scandito dalle insegne di una sessantina di stazioni ispirate all’iconografia manicomiale, in un rimando tra Art Brut e i comics underground dei primi anni ‘80, con citazioni a Carol Rama, ai fumettisti Liberatore, Mattioli, Scozzari (firmatari tra gli altri dello stupefacente manifesto visionario che fu il mensile Frigidaire), alle atmosfere irriverenti delle fotografe Lisette Model e Diane Arbus, ma in particolar modo alla mia personale esperienza con la malattia mentale

Un libro esteticamente ineccepibile, attraente per colori, dimensioni e fattura, una elegante scultura da tavolo - dentro il quale si svolge invece l’esodo delle ultime e delle derelitte -, per sensibilizzare la comunità a superare lo stigma e accogliere la malattia mentale come occasione di nuove, inaspettate, prospettive esistenziali.


Desidero ringraziare tutti.
Familiari, amici, sconosciuti e i tanti anonimi che hanno reso possibile raggiungere una meta così lontana, parafrasando il titolo originario - in corso d'opera infatti è diventato Il Raglio, una sintesi più pertinente alla trama e alla ruvidezza del viaggio che narra -, in un cammino disturbato da insidie di ogni genere.
Abbiamo avuto coraggio.


Au secours, tecnica mista su carta, 2006

Giunti alla meta
Siamo partiti da un tetto di 12mila euro per la copertura delle spese di stampa. In pochi mesi ne abbiamo raccolti 8.752,96 e ci siamo fermati. Tutta la somma è stata immediatamente trasferita a Grafiche Mariano, che realizzerà la prima tiratura, per un totale di oltre 300 copie. Un risultato commovente.
Il Raglio sarà in libreria a gennaio 2025 (Corsiero Editore).

Contributi
Dalla prefazione di Francesca Castellani
(…) Cos’altro dire al lettore, a questo punto spaventato? Che leggere queste pagine è un po’ come affrontare un’alta via di montagna. Occorre pazienza; uno sguardo mirato al di là; un passo prudente, un ritmo di falcata. Il paesaggio è spesso aspro e impervio; il cammino ha momenti di stasi, paura, anche fatica. Ma lassù, l’aria che si respira è purissima.

Dalla postfazione di Dario D’Ambrosi
(…) Una fiaba che turba e che richiama la tradizione più antica della narrazione italica – si pensi alla raccolta “Lo cunto de li cunti”, di Giambattista Basile (…) Danielle Sassoon non fa sconti, non si risparmia, non cede il passo a un ammorbidimento delle proprie intenzioni; anzi danza, musica i suoi versi in una forma di filastrocca incessante, precipitante nell’abisso, dove la rima non dà tregua e trascina, ammalia verso una strada senza uscita (…)

Dalla postfazione di Danio Manfredini
Una fiaba dalle tinte oscure, nella pittura potrebbe richiamare Bosh e anche Brugel, ritorno ad una condizione medievale. A volte anche Goya che per quanto più contemporaneo, nei dipinti legati alla follia, richiama il medioevo (…) Il rito della scrittura in rima determina una forma di controllo, di redini tenute in mano dalla conduttrice del viaggio che in primis è Danielle Sassoon (…)

Una curiosità
Spunto di partenza della narrazione all’origine della fiaba è stato l’elenco ufficiale della sintomatologia che autorizza e legittima l’internamento delle donne in manicomio fino all’entrata in vigore della legge Basaglia (1978), trentatré caposaldi della Psichiatria Moderna:
Loquace, Instabile, Incoerente, Stravagante, Capricciosa, Eccitata, Insolente, Indocile, Bugiarda, Impertinente, Cattiva, Prepotente, Ninfomane, Impulsiva, Nervosa, Erotica, Allucinata, Irrequieta, Ciarliera, Irriverente, Petulante, Maldicente, Irosa, Piacente, Smorfiosa, Irritabile, Clamorosa, Minacciosa, Rossa in viso, Esibizionista, Menzognera, Dedita all’ozio, Civettuola

Sinceri auguir, tecnica mista su carta, 2005

Cosa resta del raglio
Se Il Raglio servisse anche solo in parte a sensibilizzare la comunità per superare stigma e pregiudizio nei confronti della malattia mentale, ancora fortissimi; a promuovere la conoscenza dei diritti dei malati e la salvaguardia della loro dignità; a favorire la cura psicologica e farmacologica, ma anche i programmi di riabilitazione sociale, con una presa in carico collettiva della fragilità intesa come tappa ineludibile dell'esistenza; a offrire uno sguardo creativo sulla malattia mentale, intesa come occasione per rimodulare e accogliere nuove prospettive esistenziali: lascerò degli eredi.

Pomeriggio felice, tecnica mista su carta, anno sconosciuto

Chi sono io
Giovanissima, frequento come allieva attrice la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, e fino al 1993 intraprendo la carriera professionista, abbandonata per un cambio di rotta lavorativa, quando mi sposto dietro le quinte e imparo l’organizzazione teatrale. La passione per la recitazione, mai perduta, si accompagna da sempre al disegno, e negli anni più recenti alla scrittura, quando scopro con enorme stupore che preferisco di gran lunga inventarmi storie e personaggi, anziché interpretare le fantasie altrui. Nel 2020 scrivo i testi del libro d’arte a tiratura limitata De Sphaera, ispirato ai dodici segni dello Zodiaco, con le poetiche illustrazioni di Tommaso Cascella.
A gennaio 2023 è uscito il libro A Beirut non ci sono più cani, una raccolta di 53 racconti edita dalla casa editrice femminista VandA, selezionata al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como sezione Opera Prima.



Buon viaggio.

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Danielle Sassoon
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