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AIUTO PER MATTEO FALCINELLI - VITTIMA DELL’ ATROCE TORTURA

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Mi chiamo Matteo Falcinelli e sono uno studente laureando di 26 anni. La mia vita è stata rovinata per sempre la notte del 25 febbraio 2024 e da allora il mio sorriso è stato sostituito da infinite lacrime, depressione e tristezza.
Quella sera sono uscito per la prima volta dopo un grave incidente d'auto, avvenuto il 9 novembre 2024, in cui sono stato coinvolto come passeggero ed in cui ho rischiato di perdere la vita, non immaginando che la notte tra il 24 e il 25 febbraio 2024 sarebbe stata ancora peggiore dell'incidente stradale e sarebbe diventata un terribile incubo per il resto dei miei giorni. Quella notte mi sono trovato in quello che si dice “il posto sbagliato al momento sbagliato”.

Senza alcun valido motivo (cosa che confermano chiaramente le riprese delle videocamere indossate dagli agenti di polizia) ed a causa delle circostanze che devono essere ancora chiarite, quella notte sono stato preso in custodia, nella stessa maniera come George Floyd, dagli agenti del Dipartimento di Polizia di North Miami Beach. Mi hanno sbattuto violentemente la testa a terra, premendomi poi il ginocchio sul mio collo quando ero completamente indifeso e inoffensivo, impedendomi così di respirare. Inoltre mi hanno ammanettato così strettamente che il sangue non riusciva più a circolare nelle mie mani. Piangevo ed imploravo disperatamente gli agenti di alleviare l'atroce dolore che mi stavano causando, ma purtroppo senza alcun risultato.

In seguito, una volta portato alla stazione di polizia, sono stato sottoposto ad un’atroce tortura: i poliziotti mi hanno brutalmente incaprettato come un animale, soltanto perché avevo osato chiedere se avevo qualche diritto. Quando mi hanno legato i piedi ai polsi dietro la schiena, tirando poi con estrema crudeltà le cinghie all’indietro, non ho retto più quell’orribile sofferenza fisica ed ho urlato per l’atroce dolore che mi stavano infliggendo. Sono stato lasciato in questa terribilmente dolorosa posizione per 13 lunghi minuti, legato e soffocante, con rischio di morire per asfissia.

In seguito alla tortura ho tentato più volte il suicidio poiché il dolore e le limitazioni respiratorie erano insopportabili. In quei momenti ho deciso di provare a togliermi la vita da solo in quanto preferivo morire per mano mia, ma con dignità, invece di morire come un animale per mano degli agenti di polizia, sotto il loro crudele sguardo. Mi filmavano, ridicolizzavano la mia sofferenza e mi trattavano come se non fossi nemmeno un essere umano.

In seguito mi sono ritrovato in carcere in devastanti condizioni fisiche e psicologiche, senza sapere il perché, senza alcuna possibilità di contattare la mia famiglia o i miei amici e senza alcuna possibilità di mettere qualcuno al corrente della mia situazione. Mi è stato negato tutto e nessuno al mondo sapeva cosa mi fosse successo e dove fossi. In quei momenti mi sono sentito completamente abbandonato e senza via d'uscita, motivo per cui ogni singolo secondo ho pensato di togliermi la vita.
Una volta liberato, sono stato trasferito con l’ambulanza in ospedale dove sono stato ricoverato d’urgenza a causa delle gravi lesioni fisiche. Successivamente sono stato sottoposto al TSO a causa dei miei tentativi di togliermi la vita e dei miei pensieri suicidari. Questi ricoveri, insieme a numerosi successivi accertamenti e cure, hanno comportato più di 180.000 dollari di spese mediche e di assistenza, che non sono in grado di coprire.

Con il sostegno di mia madre ho deciso di parlare, di raccontare la mia storia al mondo e di intraprendere una battaglia, anche legale, contro la crudeltà e la brutalità della polizia, nella speranza che nessun altro debba mai vivere quello che ho vissuto io rischiando la vita. Ci sono molti casi di brutalità della polizia simili al mio, in cui un'alta percentuale di persone viene uccisa e non può ricongiungersi con le proprie famiglie. Io sono stato uno di loro, con l'unica differenza che ho avuto la fortuna di sopravvivere, quindi so esattamente quanto hanno sofferto coloro che hanno perso la vita e le loro famiglie, perché l'ho vissuto sulla mia pelle.

Da allora sono costantemente sottoposto a cure mediche, psicologiche e psichiatriche. Subito dopo la tortura ho perso anche la sensibilità nelle mani, ho avuto gravissimi problemi di respirazione ed ho dovuto affrontare le problematiche derivanti dalle ferite alla testa ed al collo. Attualmente assumo molti farmaci antidepressivi per aiutarmi a convivere con gli incubi che, purtroppo, sono diventati parte della mia vita quotidiana.

L'impatto che questa drammatica vicenda ha avuto su di me è difficile da spiegare. Quella notte qualcosa dentro di me è morto, anche se sono fisicamente sopravvissuto .... So che è stata una specie di miracolo e che dovrei essere grato di essere vivo, ma è così difficile .... Quei poliziotti non solo mi hanno portato via, all'età di 26 anni, i miei sogni, le mie speranze ed i miei desideri... ma hanno portato via anche la mia dignità. Non riesco più ad andare avanti con la mia vita e mi sento una persona vuota, senza futuro. La paura di tutto e di tutti è dentro di me... ogni giorno quando mi sveglio ed ogni notte quando cerco di addormentarmi. Difficilmente tornerò ad essere la stessa persona di prima.

Oltre alle gravi difficoltà fisiche e psicologiche che sto attraversando, la situazione è diventata ancora più difficile. Mio padre, che già dal 2018 ignora me e mio fratello, sottraendosi dai propri obblighi genitoriali, anche in questi drammatici momenti mi ha negato qualsiasi sostegno morale ed economico. Preferisce continuare a godersi la propria vita, senza preoccuparsi di me. Recentemente ha persino bloccato il mio numero di telefono per “non essere disturbato” da me. Queste difficoltà economiche si ripercuotono anche su mia madre e mio fratello, che stanno facendo del loro meglio per sostenermi e per assistermi personalmente, ma anche loro sono in grosse difficoltà, poiché hanno gravi problemi di salute.

Per i motivi sopra descritti ho deciso di creare questa raccolta dei fondi, per aiutarmi a coprire le spese che devo affrontare e di cui non dispongo.
Vi sarò molto grato per ogni piccolo aiuto, sia finanziario che morale, e Vi ringrazio di cuore per ogni contributo e sostegno che vorrete darmi.

Matteo Falcinelli
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Matteo Falcinelli
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