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Invalido senza stipendio e sussidi economici.

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Salute a tutti.
Ho vergogna nel chiedere aiuto per motivi economici...ma soprattutto molta rabbia.

Mi chiamo Massimo Gramegna, abito a Stradella (PV) ho 52 anni e sono invalido....ora mi sono ulteriormente aggravato al punto di non possedere più l'idoneità lavorativa necessaria, per essere in grado di guadagnarmi lo stipendio.
Ho lavorato (come mio Padre) presso lo stabilimento Fibronit di Broni : io ed i miei genitori abitavamo a poche centinaia di metri dallo stesso.Mio Padre è deceduto per causa di servizio (cancro polmonare) e mia Madre, pur con patologie importanti, non è stata aiutata da un'asbestosi pomonare (fibrosi interstiziali con ispessimenti e placche pleuriche)...in pratica è morta soffocata.

Ho iniziato anch'io con placche ed ispessimenti nel 2015 (forti bronchiti ricorrenti mi portarono ad esami maggiormente accurati) per poi degenerare al parenchima polmonare.Dolori cronici al torace, calo ponderale di oltre 15 kg, forte astenia e continue riacutizzazioni che ora mi hanno portato ad uno stato iniziale di ipossia.
L'INAIL non mi riconosce la causa di servizio, a causa della "dose latenza" ; abbiamo tentato vari ricorsi, compresa una valutazione di commissione che la stessa INAIL ha respinto...a questo va aggiunto che il patronato che mi segue (ANMIL di Pavia), per cause interne dovute a tagli da parte del Ministero del Lavoro, non mi sostiene come si dovrebbe (non rieco a comunicare con lo stesso da mesi, tranne poche rassicurazioni poi cadute nel vuoto).
Nel frattempo, dopo un rientro lavorativo, è subentrato un problema neurologico (tra collo ed ora schiena con ernie varie, sono messo abbastanza male, con forti dolori e febbre persistente e debolezza/ipostenia agli arti inferiori causati da una sacro-ileite cronica) ancora in fase di definizione.
Tralasciamo quindi lo stato in cui il SSN è è precipitato, dato che senza possibilità di sborsare quattrini, il più delle volte accedere alle strutture (anche convenzionate) è divenuta un'impresa non da poco.

Sono in attesa di ulteriore visita medica da parte dell'INPS per aggravamento dell'invalidità, allo scopo di poter accedere alla pensione anticipata o perlomeno a qualche tipologia di sussidio...ma sfortunatamente le tempistiche non sono brevi nè tantomeno immediate.
Impossibile richiedere anticipi su liquidazione o altro..è una trappola burocratica senza fine.

I servizi sociali del mio Comune di residenza, a parte i servizi AUSER, non sono ancora operativi nel fornirmi assistenza economica.
Si attende l'ISEE, ma nel frattempo senza stipendio, possibilità di pagare bollette, acquistare cibo e medicinali è divenuto per me impossibile.
Soprattutto quelli senza esenzione ; ne devo assumere di 6 tipologie e la spesa era già elevata con uno stipendio da 1300€, ora ho dovuto sospenderli o razionarli all'osso.
Entro breve, immagino che mi depotenzieranno la corrente elettrica e quindi toccherà alla connessione internet ; per me rappresenta oltre ad una forma di socialità (l'unico essere vivente a me sempre vicino, è il mio gatto di 13 anni), anche e soprattutto viste le mie condizioni di salute, l'unico sistema per poter prenotare visite ed esami e sbrogliare al possibile vari iter burocratici....riguardo il riscaldamento, diciamo che passare un Inverno al freddo non è stato per niente facile (ed ovviamente per nulla salutare), ma ho dovuto sperimentare anche questo.

Sinceramente sono arrivato al punto di chiedere l'elemosina a chi mi legge, solo per il fatto che allo Stato, a quanto pare, non interessa un granchè occuparsi dei disabili : compresi quelli che per lavoro, a causa dell'amianto, oltre a vedersi sterminata la famiglia (ed ex colleghi ed amici) con già un'aspettativa di vita ridotta e pessima qualità della stessa, li abbandona a loro stessi nei momenti più difficii.

Ringraziando chiunque possa aiutarmi o comunque prendere a cuore il mio caso per aiuti oltre all'immediato anche "strutturali", se la salute non peggiora ulteriormente e se riuscirò ad uscire da questa situazione distopica, sarebbe mia intenzione aiutare a mia volta altre persone.
Ero responsabile regionale di un'associazione riguardante tematiche asbesto/correlate, ma ho dovuto abbandonare proprio per il fatto che la malattia mi ha messo in condizione di non essere più in grado di poter svolgere con coscienza e serietà il mio compito....se mai sarà possibile, vorrei riprendere anche con compiti ridotti nel volontariato.

Un caro saluto ed un augurio di buona salute a chiunque abbia avuto la pazienza di leggermi...e scusatemi ancora se approfitto di questa piattaforma, ma non so più "dove sbattere la testa".

Grazie.

Massimo Gramegna

P.S
Cercando il mio nome e cognome in rete, questo per trasparenza e dimostrazione di buona fede, non vi sarà difficile trovare mie testimonianze anche su quotidiani locali (Provincia Pavese e Il Giorno in primis).
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