Il mondo con i tuoi occhi, Ciao Lara
Perché per parlare di malattia prendiamo in prestito le parole della guerra?
Se lo chiedeva Lara Facondi, giornalista di 41 anni abruzzese ma trasferita a Roma da anni. Ci aveva illuminato con le sue riflessioni sul linguaggio con cui affrontiamo il tumore: i guerrieri, le trincee, le corazze, abbiamo preso in prestito i termini bellici per raccontare la malattia, che alla fine è “un fatto umano, non qualcosa di estraneo da combattere e vincere”.
Siamo i suoi amici, i suoi compagni di vita, i suoi colleghi e siamo distrutti per la sua perdita. Che non è avvenuta per un “male incurabile”, ma per qualcosa che non dobbiamo avere paura di nominare: un tumore.
Dare una veste meno macabra alla malattia, diceva Lara, è possibile. Non perché il tumore sia un dono, ma perché si può scegliere il modo in cui vivere il proprio tempo, nonostante la malattia. E queste sono le sue parole: “Ho le metastasi, come ho la pelle secca, a volte il raffreddore, il mal di pancia, a volte sono triste, altre felice, ma nessuna di queste parole mi definisce. Sono Io, in continua evoluzione e cambiamento, oggi abito questo corpo che mi porta a spasso, domani chissà, magari sarò vento, o pioggia o terra, o acqua. Mentre scrivo, mi accorgo che tutto questo non mi spaventa più”.
Lara era tantissimo di più. Era la sua passione per la lettura e la scrittura, era la più grande amante di librerie - rigorosamente indipendenti - di Roma, era l’amore per le storie e il giornalismo, era sempre in prima fila davanti a soprusi e ingiustizie, era una attivista appassionata. Era tutto e fa male parlarne al passato.
Vogliamo ricordarla con una donazione in sua memoria.
I fondi serviranno a finanziare equamente due progetti, sostenendo due realtà associative a cui Lara era molto legata.
1. IncontraDonna Onlus. Daremo un concreto supporto all’organizzazione del premio letterario per i pazienti oncologici. Sappiamo quanta energia aveva dedicato Lara a questo progetto, un modo per uscire dall’isolamento in cui si trova chi sa di avere un tumore. C’è una bella notizia: la terza edizione del premio sarà dedicata proprio a Lara.
2. Fondo presso Mediateca Giuseppe Valarioti, a cura dell’associazione daSud e dentro l’Accademia popolare dell’antimafia e dei diritti, dedicato proprio a Lara e che porterà il suo nome. Una sezione in cui sarà possibile consultare libri sui temi sociali a lei cari: minoranze, povertà educativa, diritti. A Lara sarà anche dedicato un premio annuale, con cui sarà riconosciuto il valore di una pubblicazione grazie ad una giuria.
Tutti i fondi raccolti saranno prelevati da Carmen Vogani e girati a IncontraDonna e daSud per la realizzazione di queste iniziative. Useremo questa campagna per raccontarvi tutti gli aggiornamenti dei progetti.