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Ciao a tutt*,

sono Fiamma Elisa, ho 26 anni e sono una ragazza trans, intersex e neurodivergente.

Dal 29 agosto sto ospitando, nella casa dove vivo con mia madre, una persona a me cara che sta cercando di riprendersi da alcune violenze subite nella sua vita.

Abbiamo cercato più volte aiuto per affrontare questo periodo rivolgendoci 4 volte in pronto soccorso, 2 volte in cps, oltre che a uno sportello lgbt e a due centri antidiscriminazioni.

Ogni volta che abbiamo tentato di chiedere aiuto per la nostra situazione ci siamo vistɜ sbattere la porta in faccia o abbiamo subito molta transfobia, perché le persone alle quali ci siamo rivoltɜ davano più peso al fatto che siamo due persone trans invece che concentrarsi sulle nostre necessità reali, ovvero avere un sostegno per le nostre condizioni di fragilità, in primis quelle della persona che sto ospitando.

Pensate di avere urgenza di un aiuto medico, tipo un ricovero, e vedervelo rifiutato solo per il vostro genere. Ecco, a noi è successo più volte in questi mesi.

Oppure in situazioni di emergenza, mentre imploravamo aiuto, la risposta era solo una pressione sul non iniziare la terapia ormonale, senza nemmeno considerare il fatto che venga prescritta da altre figure mediche o che non è una questione rilevante agli aiuti che chiedevamo.

Sono ormai 3 mesi e mezzo che ospito questa persona, senza ricevere il minimo sostegno morale o materiale dalla sua famiglia (che è l'origine delle violenze), anzi vengo pure insultata, sminuita e criticata da loro per essere "una persona di basso livello culturale" che coinvolge loro figliə nelle "sette dei trans".

Sto comunque facendo questa cosa perché voglio bene a questa persona ma anche perché penso sia fondamentale esserci per le altre persone e perché se mi arrendessi vorrebbe dire darla vinta a un sistema capitalista, patriarcale, transfobico e violento.

Ho provato in tanti modi a chiedere aiuto ma è sempre stato impossibile averne, se non da altre persone della comunità che hanno fatto tantissimo pur avendo poche risorse.

Voglio continuare a esserci e lottare con e per questa persona ma anch'io ho delle necessità che sto ignorando da mesi per riuscire a sostenere tutto.

Al momento non ho un lavoro, avrei diritto all'invalidità, alla 104, alla 68 ma dovendo rettificare verso gennaio i documenti di identità devo aspettare per fare richiesta delle agevolazioni.

Sto facendo tutto il possibile ma questa situazione mi sta prosciugando le energie fisiche e soprattutto mentali, non riusciamo ad avere sostegno dalle istituzioni e data la nostra situazione economica sto anche rinunciando a visite mediche che dovrei/vorrei fare date le mie condizioni di salute (come esami del sangue e screening, tutte visite che farei nel pubblico ma per le quali non ho nemmeno i soldi per i ticket).

I soldi che chiedo andrebbero soprattutto a coprire le spese mediche più urgenti mie (o nel caso della persona che ospito) e pagare gli arretrati che ho con la mia psicologa, una persona che mi aiutata veramente tantissimo a non annegare in questo periodo.

Utilizzerei anche parte dei soldi raccolti per la spesa di farmaci necessari.

Speravo non ci fosse bisogno di arrivare a questo ma la situazione è sempre più grave e per quanto io ci provi è difficile riuscire ad aiutare una persona con anche tutti i limiti economici e di salute in cui mi trovo.

Però sono convinta che insieme io e ləi possiamo uscirne e se foste disponibili a darci una mano ve ne sarei eternamente grata, anche solo condividendo questa raccolta

English:

Hello everyone,

I'm Fiamma Elisa, 26 years old, and I'm a trans, intersex, and neurodivergent woman.

Since August 29th, I've been hosting a loved one in the house where I live with my mother. They're trying to recover from some violence they'are experienced in their life.

We've repeatedly sought help to cope with this period, going to the emergency room four times, a public mental health twice, an LGBTQ+ helpline, and two anti-discrimination centers.

Every time we've tried to ask for help with our situation, we've had the door slammed in our faces or we've faced a lot of transphobia. This is because the people we turned to gave more weight to the fact that we're both trans people than to our real needs, which is to have support for our fragile circumstances, especially those of the person I'm hosting.

Imagine needing urgent medical help, like hospitalization, and being refused it simply because of your gender. Well, it's happened to us several times in recent months.

Or in emergency situations, when we begged for help, the response was simply pressure not to start hormone therapy, without even considering the fact that it's prescribed by other medical professionals or that it's irrelevant to the help we were asking for.

I've been hosting this person for three and a half months now, without receiving the slightest moral or material support from their family (which is the source of the violence). In fact, I'm even insulted, belittled, and criticized by them for being "a person of low cultural level" who involves their child in "trans cults".

I'm doing this anyway because I love this person, but also because I think it's essential to be there for other people, and because giving up would mean giving in to a capitalist, patriarchal, transphobic, and violent system.

I've tried many ways to ask for help, but it's always been impossible to get it, except from other people in the community who have done so much despite having few resources.

I want to continue to be there and fight with and for this person, but I also have needs that I've been ignoring for months in order to make ends meet.

I'm currently unemployed. I'm eligible for disability benefits but since I need to amend my identity documents in January, I have to wait to apply for benefits.

I'm doing everything I can, but this situation is draining me of physical and, above all, mental energy. We can't get support from institutions, and given our financial situation, I'm also forgoing medical visits that I should/would like to have given my health condition (such as blood tests and screenings, all visits I would have in public institutions but for which I don't even have the money for co-pays).

The money I'm asking for would primarily go to cover my (or, in the case of the person I'm hosting) most urgent medical expenses and to pay the arrears I have with my psychologist, someone who has truly helped me avoid drowning during this period.

I would also use part of the money raised to cover the cost of necessary medications.

I hoped it wouldn't come to this, but the situation is getting worse, and no matter how hard I try, it's difficult to help someone with all the financial and health limitations I face.

But I'm convinced that together, me and my partner can get through this, and if you were willing to lend us a hand, I would be eternally grateful, even just by sharing this collection.

Thank you for any help,

Fiamma