Ricerca e conservazione dei cetacei di Lampedusa
Donation protected
(English text below)
Io Valentina biologa marina specializzata insieme a Marta, Pietro e Fabio abbiamo fondato "Mar.Eco Osservatorio della Natura" a Lampedusa (Sicilia) perché sentivamo la necessità di condividere le bellezze naturali dell’isola e il nostro lavoro di ricerca sul campo abbinata a strumenti che ristabiliscano un'armonia e una nuova connessione con la Natura.
A Maggio 2018 parte la campagna di ricerca e monitoraggio dei "delfini delle Isole Pelagie" con la partecipazione dei “viaggiatori” - così ci piace chiamarli, giovani, famiglie, donne, uomini - che hanno sostenuto il nostro programma e dato a noi la possibilità di parlare del lavoro del biologo sul campo, della conservazione delle specie protette e minacciate ed aumentare la consapevolezza su temi ambientali.
Per qualcuno siamo stati un ponte per realizzare un sogno nel cassetto: osservare i delfini nel loro ambiente naturale.
Il tema di ricerca principale cui ci dedichiamo è l’eco-etologia delle specie di cetacei (delfini e balene) presenti nell'Arcipelago delle Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione). Le isole Pelagie sono considerate un “hotspot di biodiversità” per queste specie. Pensate che l'area consente di studiare almeno 5 delle 8 specie regolarmente osservabili in Mediterraneo quali: la balenottera comune (Balaenoptera physalus), il delfino comune (Delphinus delphis), la stenella striata (Stenella coeruloealba), il grampo (Grampus griseus) - foto sotto - e il tursiope (Tursiops truncatus).
(Avvistamento di Grampo - Linosa 2019 - crediti Valentina Corrias)
Le ultime due specie in particolare sono oggetto dello studio che conduciamo con metodologie non invasive come la foto-identificazione. Per ogni avvistamento collezioniamo fotografie delle pinne dorsali che inserite in un catalogo consentono di riconoscere ogni singolo individuo, la sua storia e le relazioni sociali.
La bioacustica invece ci consente di comprenderne i loro segnali di comunicazione e studiare l’ambiente sonoro circostante. Nell'immagine qui sotto trovate un "fischietto firma" emesso da un tursiope a Lampedusa.
(Fischietto di tursiope registrato nell'estate 2018 - Lampedusa - crediti Valentina Corrias)
In sintesi lo studio a lungo termine ha l’obiettivo di implementare le informazioni sulla presenza, abbondanza e distribuzione delle specie, movimenti e struttura sociale. La comprensione di questi fattori costituisce la base di informazioni per supportare le ulteriori analisi degli impatti delle attività umane sulle popolazioni e dei conflitti che si generano nella coesistenza con gli esseri umani.
Questo progetto inoltre vuole contribuire a uno dei target (“Vita sotto il mare”) del programma Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazione Unite.
Il progetto di studio fin dal suo inizio è stato totalmente autofinanziato grazie alla partecipazione dei “viaggiatori” alle attività di raccolta dati sul campo.
Ad oggi ci hanno consentito di coprire le spese dei consumi di carburante del natante utilizzato per i survey del 2018 - 2019, circa 70 uscite in mare. Frutto di quest'attività è stato un lavoro presentato alla conferenza mondiale sui mammiferi marini (WMMC) a dicembre 2019 a Barcellona.
Considerata la situazione mondiale contingente relativa alla pandemia da COVID-19 non sarà possibile proseguire le attività quest’estate con la partecipazione dei “viaggiatori“ con la serenità e il coinvolgimento che hanno contraddistinto le due stagioni precedenti.
Pertanto consideriamo di avviare a luglio 2020 una nuova campagna di monitoraggio senza ospiti a bordo per tutelare la salute del prossimo e la nostra.
Per realizzare una stagione di studio efficace abbiamo deciso di avviare questa raccolta fondi che lasceremo aperta fino alla prossima estate 2021 quale contributo parziale per le spese di gestione del mezzo nautico e carburante a cui andremo incontro.
A tutti coloro che generosamente doneranno una quota regaleremo un album con le foto degli esemplari scattate nel corso della stagione di studio ed inoltre, quando sarà possibile, offriremo la partecipazione gratuita ad una delle nostre uscite in mare.
Qualsiasi entità di donazione sarà utile alla ricerca finalizzata alla conservazione delle specie di cetacei che abitano regolarmente le acque circostanti le Isole Pelagie che studiamo con tanta passione.
(Avvistamento di una coppia di tursiopi in primo piano "l'amico di pinna " - Lampedusa 2019 - crediti Valentina Corrias)
In conclusione vogliamo continuare a raccontare le storie dei delfini delle isole, “Pinna mozza”, “l’amico di pinna”, Spillone”, “Seghetto", "Onorato del Mondo", "Luna", "Puffetta" .. e tanti altri;
tutti insieme hanno potuto riprendersi finalmente il loro spazio durante il nostro lockdown che ha coinciso con il periodo dei potenziali parti delle femmine e cura della prole.
Riferimenti al sito Associazione Mar.eco Osservatorio della Natura
https://associazionemareco.org/
Grazie a tutti,
Valentina
“Che errore è stato allontanarsi dalla natura! Nella sua varietà, nella sua bellezza, nella sua crudeltà, nella sua infinita, ineguagliabile grandezza c’è tutto il senso della vita.” Terzani
(English text below)
Me Valentina, professional marine biologist, along with Marta, Pietro and Fabio we founded "Mar.Eco Osservatorio della Natura" in Lampedusa (Sicily) because we felt the need to share the natural beauty of the island and our field research work associated with tools that restore harmony and a new connection with Nature.
In May 2018 began the research and monitoring campaign on "dolphins of the Pelagie Islands" with the participation of the "travellers" - this is how we like to call them, young people, families, women, men - who supported our program, and that gave us the opportunity to talk about the biologist fieldwork, the conservation of protected and threatened species and raising awareness on environmental issues.
For some, we have been a bridge to make a dream come true: spotting dolphins in their natural environment.
The main topic of our research is the cetacean's eco-ethology (dolphins and whales) occurring in the Pelagie Archipelago (Lampedusa, Linosa and Lampione). The Pelagie Islands are considered to be a biodiversity hotspot for this group of species. Consider that the area makes possible to study at least 5 of the 8 species regularly occurring in the Mediterranean such as the fin whale (Balaenoptera physalus), the short-beaked common dolphin (Delphinus delphis), the striped dolphin (Stenella coeruloealba), the Risso's dolphin (Grampus griseus) - photo below - and the bottlenose dolphin (Tursiops truncatus).
In particular, the last two species are the subject of the study that we have been carrying out with non-invasive methodologies such as photo-identification. For each sighting, we collect photographs of the dorsal fins that once entered in the catalogue allow us to recognize each individual, their history and social relationship.
On the other hand, bioacoustics allows us to understand the cetaceans' communication signals and to study the surrounding acoustic environment. In the image below you will find a "signature whistle" emitted by a bottlenose dolphin in Lampedusa.
In summary, the long-term study aims to implement information on the presence, abundance and distribution of species, movements and social structure. Understanding these issues build the basis of information to support further analysis of the impacts of human activities on populations and the conflicts that arise within coexistence with humans.
This project also aims to contribute to one of the targets ("Life under the sea") of the United Nations 2030 Agenda program for sustainable development.
Since its inception, the project has been totally self-financed thanks to the participation of the "travellers" within the field data collection activities.
We have been able to cover the costs of fuel consumption used in the 2018-2019 monitoring campaigns for about 70 surveys at sea. The results of this work have been showed at the world marine mammals conference in Barcelona (December 2019).
Given the worldwide circumstances relating to the COVID-19 pandemic, it will not be possible to continue the activities serenely this summer with the participation of "travellers" with such an involvement that characterized the two previous seasons.
Therefore, we consider starting a new monitoring campaign without guests on board in July 2020 to protect our health and of others.
To accomplish an effective study season, we have decided to kick off this fundraiser which we will keep open until 15th August as a partial contribution for the boat and fuel costs management.
To all those who generously will donate a share, we will give an album with photos of the specimens taken during the study season and, when possible, we will offer free participation in one survey at sea as well.
Any donation amount will be useful for research aimed at the conservation of the cetacean species that regularly inhabit the waters surrounding the Pelagie Islands that we study with a lot of passion.
In conclusion, we want to continue to tell the stories of the dolphins of the islands, "Pinna Mozza", "Amico di Pinna", "Spillone", "Seghetto", "Onorato del mondo", "Luna", "Puffetta".. and many more;
finally, they were all able to reclaim their space during humans’ lockdown which has corresponded with the period of the potential female births and care of the offspring.
Find references to the Associazione Mar.eco Osservatorio della Natura website
https://associazionemareco.org/
Thank you all,
Valentina
Io Valentina biologa marina specializzata insieme a Marta, Pietro e Fabio abbiamo fondato "Mar.Eco Osservatorio della Natura" a Lampedusa (Sicilia) perché sentivamo la necessità di condividere le bellezze naturali dell’isola e il nostro lavoro di ricerca sul campo abbinata a strumenti che ristabiliscano un'armonia e una nuova connessione con la Natura.
A Maggio 2018 parte la campagna di ricerca e monitoraggio dei "delfini delle Isole Pelagie" con la partecipazione dei “viaggiatori” - così ci piace chiamarli, giovani, famiglie, donne, uomini - che hanno sostenuto il nostro programma e dato a noi la possibilità di parlare del lavoro del biologo sul campo, della conservazione delle specie protette e minacciate ed aumentare la consapevolezza su temi ambientali.
Per qualcuno siamo stati un ponte per realizzare un sogno nel cassetto: osservare i delfini nel loro ambiente naturale.
Il tema di ricerca principale cui ci dedichiamo è l’eco-etologia delle specie di cetacei (delfini e balene) presenti nell'Arcipelago delle Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione). Le isole Pelagie sono considerate un “hotspot di biodiversità” per queste specie. Pensate che l'area consente di studiare almeno 5 delle 8 specie regolarmente osservabili in Mediterraneo quali: la balenottera comune (Balaenoptera physalus), il delfino comune (Delphinus delphis), la stenella striata (Stenella coeruloealba), il grampo (Grampus griseus) - foto sotto - e il tursiope (Tursiops truncatus).
(Avvistamento di Grampo - Linosa 2019 - crediti Valentina Corrias)
Le ultime due specie in particolare sono oggetto dello studio che conduciamo con metodologie non invasive come la foto-identificazione. Per ogni avvistamento collezioniamo fotografie delle pinne dorsali che inserite in un catalogo consentono di riconoscere ogni singolo individuo, la sua storia e le relazioni sociali.
La bioacustica invece ci consente di comprenderne i loro segnali di comunicazione e studiare l’ambiente sonoro circostante. Nell'immagine qui sotto trovate un "fischietto firma" emesso da un tursiope a Lampedusa.
(Fischietto di tursiope registrato nell'estate 2018 - Lampedusa - crediti Valentina Corrias)
In sintesi lo studio a lungo termine ha l’obiettivo di implementare le informazioni sulla presenza, abbondanza e distribuzione delle specie, movimenti e struttura sociale. La comprensione di questi fattori costituisce la base di informazioni per supportare le ulteriori analisi degli impatti delle attività umane sulle popolazioni e dei conflitti che si generano nella coesistenza con gli esseri umani.
Questo progetto inoltre vuole contribuire a uno dei target (“Vita sotto il mare”) del programma Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazione Unite.
Il progetto di studio fin dal suo inizio è stato totalmente autofinanziato grazie alla partecipazione dei “viaggiatori” alle attività di raccolta dati sul campo.
Ad oggi ci hanno consentito di coprire le spese dei consumi di carburante del natante utilizzato per i survey del 2018 - 2019, circa 70 uscite in mare. Frutto di quest'attività è stato un lavoro presentato alla conferenza mondiale sui mammiferi marini (WMMC) a dicembre 2019 a Barcellona.
Considerata la situazione mondiale contingente relativa alla pandemia da COVID-19 non sarà possibile proseguire le attività quest’estate con la partecipazione dei “viaggiatori“ con la serenità e il coinvolgimento che hanno contraddistinto le due stagioni precedenti.
Pertanto consideriamo di avviare a luglio 2020 una nuova campagna di monitoraggio senza ospiti a bordo per tutelare la salute del prossimo e la nostra.
Per realizzare una stagione di studio efficace abbiamo deciso di avviare questa raccolta fondi che lasceremo aperta fino alla prossima estate 2021 quale contributo parziale per le spese di gestione del mezzo nautico e carburante a cui andremo incontro.
A tutti coloro che generosamente doneranno una quota regaleremo un album con le foto degli esemplari scattate nel corso della stagione di studio ed inoltre, quando sarà possibile, offriremo la partecipazione gratuita ad una delle nostre uscite in mare.
Qualsiasi entità di donazione sarà utile alla ricerca finalizzata alla conservazione delle specie di cetacei che abitano regolarmente le acque circostanti le Isole Pelagie che studiamo con tanta passione.
(Avvistamento di una coppia di tursiopi in primo piano "l'amico di pinna " - Lampedusa 2019 - crediti Valentina Corrias)
In conclusione vogliamo continuare a raccontare le storie dei delfini delle isole, “Pinna mozza”, “l’amico di pinna”, Spillone”, “Seghetto", "Onorato del Mondo", "Luna", "Puffetta" .. e tanti altri;
tutti insieme hanno potuto riprendersi finalmente il loro spazio durante il nostro lockdown che ha coinciso con il periodo dei potenziali parti delle femmine e cura della prole.
Riferimenti al sito Associazione Mar.eco Osservatorio della Natura
https://associazionemareco.org/
Grazie a tutti,
Valentina
“Che errore è stato allontanarsi dalla natura! Nella sua varietà, nella sua bellezza, nella sua crudeltà, nella sua infinita, ineguagliabile grandezza c’è tutto il senso della vita.” Terzani
(English text below)
Me Valentina, professional marine biologist, along with Marta, Pietro and Fabio we founded "Mar.Eco Osservatorio della Natura" in Lampedusa (Sicily) because we felt the need to share the natural beauty of the island and our field research work associated with tools that restore harmony and a new connection with Nature.
In May 2018 began the research and monitoring campaign on "dolphins of the Pelagie Islands" with the participation of the "travellers" - this is how we like to call them, young people, families, women, men - who supported our program, and that gave us the opportunity to talk about the biologist fieldwork, the conservation of protected and threatened species and raising awareness on environmental issues.
For some, we have been a bridge to make a dream come true: spotting dolphins in their natural environment.
The main topic of our research is the cetacean's eco-ethology (dolphins and whales) occurring in the Pelagie Archipelago (Lampedusa, Linosa and Lampione). The Pelagie Islands are considered to be a biodiversity hotspot for this group of species. Consider that the area makes possible to study at least 5 of the 8 species regularly occurring in the Mediterranean such as the fin whale (Balaenoptera physalus), the short-beaked common dolphin (Delphinus delphis), the striped dolphin (Stenella coeruloealba), the Risso's dolphin (Grampus griseus) - photo below - and the bottlenose dolphin (Tursiops truncatus).
In particular, the last two species are the subject of the study that we have been carrying out with non-invasive methodologies such as photo-identification. For each sighting, we collect photographs of the dorsal fins that once entered in the catalogue allow us to recognize each individual, their history and social relationship.
On the other hand, bioacoustics allows us to understand the cetaceans' communication signals and to study the surrounding acoustic environment. In the image below you will find a "signature whistle" emitted by a bottlenose dolphin in Lampedusa.
In summary, the long-term study aims to implement information on the presence, abundance and distribution of species, movements and social structure. Understanding these issues build the basis of information to support further analysis of the impacts of human activities on populations and the conflicts that arise within coexistence with humans.
This project also aims to contribute to one of the targets ("Life under the sea") of the United Nations 2030 Agenda program for sustainable development.
Since its inception, the project has been totally self-financed thanks to the participation of the "travellers" within the field data collection activities.
We have been able to cover the costs of fuel consumption used in the 2018-2019 monitoring campaigns for about 70 surveys at sea. The results of this work have been showed at the world marine mammals conference in Barcelona (December 2019).
Given the worldwide circumstances relating to the COVID-19 pandemic, it will not be possible to continue the activities serenely this summer with the participation of "travellers" with such an involvement that characterized the two previous seasons.
Therefore, we consider starting a new monitoring campaign without guests on board in July 2020 to protect our health and of others.
To accomplish an effective study season, we have decided to kick off this fundraiser which we will keep open until 15th August as a partial contribution for the boat and fuel costs management.
To all those who generously will donate a share, we will give an album with photos of the specimens taken during the study season and, when possible, we will offer free participation in one survey at sea as well.
Any donation amount will be useful for research aimed at the conservation of the cetacean species that regularly inhabit the waters surrounding the Pelagie Islands that we study with a lot of passion.
In conclusion, we want to continue to tell the stories of the dolphins of the islands, "Pinna Mozza", "Amico di Pinna", "Spillone", "Seghetto", "Onorato del mondo", "Luna", "Puffetta".. and many more;
finally, they were all able to reclaim their space during humans’ lockdown which has corresponded with the period of the potential female births and care of the offspring.
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Valentina
Fundraising team: Fundraising team (2)
Valentina Corrias
Organizer
Fabio Giardina
Team member