Foto principal da arrecadação

Yo, decido vivir y tu ayuda es muy importante

Doação protegida
Hello, my name is Mónica Di Blasi Moncada, and because I'm going through a situation with my other lung again and need an emergency operation, I'd like to share with you and let you know what my family, friends, and I went through with my health situation last year. It all started with lumbago-type pain, followed by difficulty breathing. So 10 days passed before they received the correct diagnosis. The cystic disease in the lungs was diagnosed by the doctors. Unaware of what was happening to me, we requested loans to enter a clinic. Finally, they inform me that they must insert a tube in my right lung. They place the tube, and on the third day, they remove it because "the lung had expanded lung." I went home happy on Friday, but the next day I couldn't breathe. The pulmonologist I saw on Monday identified a cystic disease in my lungs during our consultation. He had to go to the hospital in an emergency the next day to insert the tube for the second time. This time, only local anesthesia was used, and the pain is indescribable, unbearable, and everything you can imagine. I returned home with the tube and pleure-vac; the analgesics did not relieve the pain, and the tears flowed on their own. After 7 days, I had decompensated, my oxygen saturation was below 90, it was difficult for me to breathe, and I returned to the hospital, where they had left me. About 15 days were spent there. I don't remember the times, which is a good thing! A tube had to be inserted into the other lung at some point, so I had two hoses, one on each side, that connected to the pleure-vac. One day in December, I decompensated again, then I felt like I was dying, I literally couldn't breathe, my 13-year-old daughter watched me die, my mother with the pain of a mother, my sister, and all my neighbors who weren't there appeared like angels and carried me from the emergency department to Seguro Las Garzas, with a saturation of 75, on the edge of a heart attack. I received outstanding care from the emergency room doctors, who stabilized me. . Then I was hospitalized again, waiting for surgery on the right side of the thorax to be planned, which fell off easily. This was the worst day of my life, not being able to breathe and seeing my daughter's face, seeing me, they took me out of the house, with almost no vital signs. There was another episode before this one, which also made me sick and passed out many times. Finally, they operated on me on January 6 of this year after all that ordeal. I had not told my story because I did not want to remember it and to continue and see the future I cannot do it from the past, with this story I face those stormy moments that not only I lived, but my family and friends and close this chapter. And ask them for their contribution to be able to operate with the thorax surgeon. And I take this opportunity to infinitely thank all the people who were not family and now are, my entire family, the nurses and doctors who cared for me with love, for all the unconditional support and help they gave us. Thank you thank you thank you. God will reward you abundantly.
Ciao, sono Mónica Di Blasi Moncada. Sto attraversando di nuovo una situazione con l'altro mio polmone e ho bisogno di un'operazione di emergenza; voglio condividere con te e farti sapere cosa abbiamo passato io, la mia famiglia e miei amici l'anno scorso, con la mia situazione di salute. Tutto è iniziato con dolore, tipo lombalgia e poi difficoltà respiratorie. E così passarono 10 giorni, prima che avessi la diagnosi corretta. I medici diagnosticarono una malattia cistica nei polmoni. Poi mi dissero che dovevano inserire un tubo nel mio polmone destro. Io, ignara di quello che mi stava succedendo, ho chiesto dei prestiti per entrare in una clinica, mi hanno messo il tubo e il terzo giorno l'hanno tolto, perché "il polmone si era espanso". Torno a casa felice (venerdì) e il giorno dopo non riuscivo a respirare. Lunedì ho avuto un appuntamento con il pneumologo che aveva diagnosticato la malattia cistica ai polmoni. Il giorno dopo sono dovuto andare in ospedale d'urgenza per inserire il tubo, per la 2° volta, solo con anestesia locale . Il tubo misura circa 15 cm, il dolore è indescrivibile, insopportabile, tutto il peggio che si possa immaginare. Tornai a casa con il tubo e l'aspiratore, gli analgesici non calmavano il dolore, le lacrime uscivano da sole. Dopo 7 giorni mi sono scompensata, la mia saturazione di ossigeno era sotto i 90, respiravo con molta difficoltà e sono tornata in ospedale e mi hanno lasciato ricoverata. Abbiamo trascorso circa 15 giorni lì. Non ricordo più i tempi, va bene!   Ad un certo punto è stato necessario inserire un tubo nell'altro polmone, cioè avevo due tubi, uno per lato, che arrivavano all'aspiratore pleurico. Un giorno di dicembre mi sono nuovamente scompensata, poi mi sono sentita morire, letteralmente non riuscivo a respirare, i vicini mi hanno calata sulla sedia a rotelle, mia figlia di 13 anni mi guardava morire, mia madre con l'angoscia di una madre e mia sorella e tutti i miei vicini che non c'erano sono apparsi come angeli e con la bombola in spalla mi hanno portato dal pronto soccorso al Seguro Las Garzas, con una saturazione di 75, sull'orlo di un infarto. I medici del pronto soccorso mi hanno trattato in modo eccellente e mi hanno stabilizzato. Poi sono stata nuovamente ricoverata in ospedale, in attesa che fosse pianificato un intervento chirurgico al lato destro del torace. Questo è stato il peggior giorno della mia vita, non potendo respirare e vedendo il viso di mia figlia che mi guardava,  mi hanno portato fuori di casa, quasi senza segni vitali. Ci sono stati altri episodi prima di questo, che mi ha anche fatto svenire molte volte. Alla fine, mi hanno operato il 6 gennaio di quest'anno (2022) dopo tutto quel calvario. Non avevo raccontato la mia storia perché non volevo ricordarla e per continuare a vedere il futuro non posso farlo dal passato; con questa storia affronto quei momenti burrascosi che ho vissuto con la mia famiglia, i miei amici e i miei cari e per questo chiedo a voi un aiuto per poter fare l’intervento toracico. E colgo l'occasione per ringraziare infinitamente tutte le persone che non erano della famiglia e ora lo sono, tutta la mia famiglia, gli infermieri e i medici che si sono presi cura di me con amore, per tutto il supporto e l'aiuto incondizionato che ci hanno dato. Grazie, grazie, grazie. Dio ti ricompenserà abbondantemente.

Hola soy Mónica Di Blasi Moncada 

Debido a que estoy pasando de nuevo por una situación con mi otro pulmón y requiero ser operada de emergencia, quiero compartir con ustedes y darles a conocer lo que pasamos mi familia, amigos y yo el año pasado, con mi situación de salud.
 Todo empezó con un dolor, tipo lumbago y luego dificultad para respirar. Y así pasaron 10 dias, hasta tener el diagnóstico correcto. Los médicos diagnosticaron una enfermedad quistica en los pulmones. Por fin me indican que me tienen que insertar un tubo en el pulmón derecho, yo, ignorante de lo que me pasaba, pedimos préstamos para ingresar a una clínica, me colocaron el tubo y al tercer día me lo quitaron, porque "había expandido el pulmón". Me voy a mi casa feliz (viernes) y al día siguiente no podía respirar. El lunes tenía cita con el neumonologo quien diagnosticó una enfermedad quistica en los pulmones. Al día siguiente tenía que ir de emergencia
 al hospital para introducir el tubo, por 2da vez. Esta vez fue solo anestesia local, el dolor es indescriptible, insoportable, todo lo peor que puedan imaginar. Fui a casa con el tubo y la pleure-vac, los analgésicos no me calmaban el dolor, las lágrimas se me salían solas. A los 7 días me descompensé, tenía la saturacion de oxígeno por debajo de 90, se me hacía muy difícil respirar y volví al hospital y me dejaron hospitalizada. Allí pasamos como 15 días. Ya no recuerdo los tiempos, que bueno! En algún momento hubo que introducir un tubo en el otro pulmón, es decir, estuve con dos mangueras, una de cada lado que llegaban a la pleure-vac. Un día de diciembre, me descompensé de nuevo, ahí si sentí que moría, no podía respirar literalmente, los vecinos me bajaron en la silla de ruedas, mi hija de 13 años viéndome morir, mi mamá con la angustia de una madre y mi hermana y todos mis vecinos que no estaban, aparecieron como ángeles y con la bombona a cuestas me llevaron de emergencias al Seguro Las Garzas, con saturacion de 75, a punto de infarto. Las doctoras de la emergencia me atendieron excelentemente y me estabilizaron. Luego quedé hospitalizada de nuevo, esperando a que me planificaran la cirugía de torax lado derecho, que se caía fácilmente. Este fue el peor día de mi vida, no poder respirar y verle la carita a mi hijita viendome me sacaban de la casa, casi sin signos vitales. Hubo otro episodio antes de este, que también me descompensé y 
me desmayé muchas veces. Finalmente, me operaron el 6 de enero de este año después de todo ese via crucis. No había contado mi historia porque no  quería recordarlo y para seguir y ver hacia el futuro no puedo hacerlo desde el pasado, con este relato me enfrento a esos momentos tan tormentosos que no solo viví yo, sino mi familia y amigos y cerrar este capítulo. Y pedirles su contribución para poder operarme con el cirujano de torax. Y aprovecho de agradecer infinitamente a todas las personas que no eran familia y ahora lo son, a toda mi familia, a las enfermeras y médicos que me atendieron con cariño, por todo el apoyo y ayuda incondicional que nos prestaron.
Gracias Gracias Gracias. Dios les recompensará en abundancia.

 
Adjunto: Informe médico y Presupuesto de operación. 



Doar

Doações 

    Doar

    Organizador

    Isabel Fernandez
    Organizador
    Spring, TX

    Seu lugar confiável, poderoso e fácil para obter ajuda

    • Fácil

      Doe com rapidez e facilidade

    • Poderoso

      Envie ajuda diretamente às pessoas e causas importantes para você

    • Confiável

      Sua doação é protegida pela Garantia de Doação GoFundMe