Francesco's 38BDAY in support of Alice for Children

Cari amici,

quest'anno, per il mio 38° compleanno, non desidero regali.

Mi farebbe invece immensamente piacere se voleste sostenere con me Alice for Children, una piccola ma straordinaria associazione che da anni lavora in Kenya per aiutare i bambini orfani che vivono negli slums ai margini di Nairobi.

Perché ho scelto proprio loro?

Per due motivi molto personali:

Nel 2018 ho avuto la fortuna di visitare i loro centri durante uno dei miei viaggi con Tako, un’esperienza forte che porto nel cuore con molta nostalgia.

Abbiamo avuto modo di vedere con i nostri occhi le scuole, giocare con i bambini orfani più grandi e conoscere le persone straordinarie che ogni giorno ci mettono anima e cuore, tra cui il presidente Diego Masi, milanese, che ha dedicato tanti anni della sua vita a questo progetto.

Il secondo motivo è che condivido pienamente il loro approccio al fare beneficenza:

Diego da buon imprenditore ha capito che non è sufficiente essere presenti nell’emergenza (educazione di base per i più piccoli, accoglienza di bambini orfani etc), ma è necessario costruire per loro un vero percorso di vita.

Partendo dalle scuole elementari, accompagnano i ragazzi fino alla formazione professionale, ad esempio attraverso un'accademia di cucina italiana che li prepara, una volta sedicenni, al mondo del lavoro nella ristorazione kenyota. E chi può insegnare meglio l'arte della cucina, se non un’associazione italiana?

Ricordo ancora con un sorriso la pasta al parmigiano assaggiata durante il giorno di inaugurazione della scuola :)

Diceva un antico proverbio cinese:

"Dai a un uomo un pesce e lo sfamerai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita."

Non potrei essere più d'accordo e credo che questo sia il modo giusto di fare beneficenza con il più alto impatto nel lungo termine: non solo offrire aiuto immediato, ma insegnare a camminare con le proprie gambe chi viene aiutato.

A tal proposito, ricordo bene il momento in cui, osservando centinaia di bambini in divisa rossa nel cortile della scuola, dissi:

"Diego, sono bellissimi, ma sono tantissimi... e ogni anno ne arriveranno ancora di nuovi. Come farai ad aiutarli tutti? Bisognerebbe affrontare il problema prima, educando i genitori a non mettere al mondo figli che poi non sono in grado di crescere e che, nel peggiore dei casi, devono abbandonare..."

Da quel pensiero seguirono numerose ricerche e nacque l'idea embrionale di creare, un giorno, una Fondazione dedicata al Family Planning nei villaggi poveri africani.

L'obiettivo sarebbe portare educazione sessuale, prevenzione e accesso a servizi di contraccezione, per aiutare donne e comunità a scegliere consapevolmente se e quando avere figli, riducendo così il numero di bambini destinati a vivere in condizioni di estrema povertà.

Chissà, magari un giorno, grazie all’aiuto di qualche guru del fundraising come l'amico Fabio Salvatore e di amici come voi, quel sogno potrebbe diventare realtà.

(Se leggendo queste righe ti senti ispirato let's talk!)

Ma per ora, sosteniamo chi questo lavoro straordinario lo sta già facendo sul campo e con grande successo.

Vi ringrazio di cuore per il supporto: qualsiasi importo, anche simbolico, sarà apprezzatissimo e avrà un impatto positivo.

PS: Detto questo, è davvero impossibile non pensare anche al dramma che stanno vivendo oggi altri bambini, in un’altra parte del mondo.

Per questo motivo, se la raccolta supererà i 5.000€, il restante (o una parte) verrà devoluto a un'associazione che porta aiuti e assistenza ai bambini di Gaza, che individueremo grazie all’aiuto di persone fidate che operano nel settore no-profit.

Francesco