
Anida
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INTRODUZIONE
Siamo un collettivo di ragazzi, principalmente studenti IED del corso di Video Design di Milano.
Per alcuni di noi questo sarà il progetto di tesi, realizzeremo un cortometraggio di fiction di genere drammatico che racconta il rapporto tra una volontaria da poco in pensione e un giovane rifugiato, legati da un rapporto di cura e dipendenza, i due trascorrono una giornata insieme. Lei, ostinata a “guarirlo” da sola, si scontra con i propri limiti e il bisogno di accettare aiuto. Lui deve fare i conti con la paura dell'abbandono e dell'incertezza del futuro. Il corto sarà ambientato a Milano tra fine Aprile e inizio Maggio.
PERCHÈ RACCONTIAMO QUESTA STORIA?
Dopo aver girato un documentario sui migranti della rotta balcanica a Trieste, abbiamo sentito l’esigenza di raccontare più da vicino la storia di uno di loro attraverso un cortometraggio. Durante le riprese, abbiamo vissuto da vicino la loro condizione di attesa forzata, un limbo che li lasciava senza prospettive dopo anni di viaggio e sopravvivenza. Ci ha colpito profondamente il senso di solitudine e smarrimento che provavano, così come la nostra difficoltà, da volontari, nel trovare un modo per aiutarli davvero.
Con questo progetto vogliamo raccontare il complesso rapporto tra migranti e volontari, fatto di ostacoli culturali, traumi profondi e un desiderio di comprensione reciproca spesso difficile da realizzare. Il nostro obiettivo è portare alla luce una realtà troppo spesso ignorata, dando voce a chi vive questa esperienza ogni giorno.
SINOSSI
Cecilia ha sessant'anni ed è da poco in pensione. Per l'associazione con cui collabora, offre il suo supporto a Sahir, un giovane immigrato costretto su una sedia a rotelle a causa delle torture subite in Croazia lungo la rotta balcanica.
Con pazienza e determinazione, Cecilia lo aiuta a superare le difficoltà quotidiane, finché, gradualmente, Sahir abbassa le sue difese e tra loro nasce un legame profondo. Nonostante le ferite di Sahir sembrino non rimarginarsi, Cecilia è convinta che, con il tempo, riuscirà a guarire e a costruirsi una vita dignitosa.
Quando, però, Cecilia trova alcuni oggetti sospetti nella camera di Sahir, inizia a temere che lui stia facendo del male a sé stesso. Dopo aver consultato il medico, la sua paura si trasforma in certezza. Eppure, Cecilia fatica ad accettare la verità e, ignorando gli avvertimenti del medico, continua a sperare che le cose possano migliorare.
Ma, dopo una giornata di dubbi e smarrimento, Cecilia si troverà costretta a fare i conti con le sue paure, affrontando una realtà che le cambierà per sempre la percezione di sé e del suo rapporto con Sahir.
CHI SIAMO?
Alla base del progetto siamo in cinque, e saremo noi a sostenere economicamente la produzione del film.
CESARE | regia e sceneggiatura
ARIANNA | regia e sceneggiatura
CARLO | fotografia
MARTINA | aiuto regia
BIANCA | camera e produzione
BUDGET
Abbiamo raccolto 8000 euro, ovviamente non bastano per portare a termine il progetto e cercheremo, attraverso questo canale, fondi che ci possano aiutare a sostenere i costi di produzione a cui andremo incontro: affitto location, trasporti, affitto attrezzatura, troupe e iscrizione ai festival.
A CHE PUNTO SIAMO?
Siamo nel pieno del processo creativo! Stiamo chiudendo la sceneggiatura, cercando location e selezionando attori per il nostro casting. Ci stiamo immergendo nel tema del nostro progetto, incontrando persone che lavorano sul campo e ci aiutano a capire al meglio i nostri personaggi, sempre con il massimo rispetto. Psicologi che hanno supportato migranti, maestri di teatro che ci stanno aiutando a spiegare agli attori la delicatezza del tema che affrontiamo, guidandoli su come interpretare con sensibilità e rispetto le emozioni e le esperienze dei nostri personaggi. Inoltre, stiamo collaborando con giornalisti e migranti reali che ci stanno dando il loro punto di vista, per creare una storia autentica che racconti le loro esperienze e le loro voci. Stiamo costruendo un racconto che speriamo possa fare riflettere e connettersi profondamente con chi lo guarderà.
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Milan, LM