Emergenza ricci: mai così tanti in arrivo
Quest’anno stanno arrivando moltissimi cuccioli delle nidiate tardive rispetto agli anni passati, a causa del riscaldamento globale.
Siamo in uno stato di emergenza, e per farcela dobbiamo ampliare i locali, potenziare attrezzature e personale e garantire cibo, medicine e cure a tutti.
Le donazioni sono calate, e questa raccolta fondi serve a fronteggiare l’emergenza dei prossimi tre mesi.
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Ogni giorno al Centro Recupero Ricci “La Ninna” accogliamo ricci feriti, orfani o debilitati: li curiamo, li riabilitiamo e, quando possibile, li reimmettiamo in libertà.
Quest’autunno affrontiamo un picco senza precedenti: in 11 anni non abbiamo mai visto così tante cucciolate tardive.
Ogni piccolo richiede alimentazione dedicata, termoregolazione, terapie e monitoraggio costante; gli adulti traumatizzati necessitano di diagnosi, farmaci e spesso riabilitazione intensiva.
Per garantire a tutti cure efficaci dobbiamo rafforzare i turni del personale e mantenere spazi e attrezzature sempre efficienti: recinti sicuri, box in ordine, lavanderia e sterilizzazione operative.
Obiettivo: raccogliere €30.000 entro il 31 dicembre, per coprire i prossimi tre mesi di emergenza, destinati a:
- personale e turni extra;
- manutenzione del Centro e dei recinti;
- sostituzione delle casette in legno usurate e acquisto di nuove;
- sistemazione dei macchinari indispensabili alle cure;
- approvvigionamento di cibo, farmaci e materiali sanitari.
La Ninna, cresciuta grazie ai suoi sostenitori, è oggi tra i più grandi ospedali per ricci in Europa.
Per mantenere standard di qualità altissimi, un tasso di mortalità bassissimo e offrire un rifugio stabile a chi non può più vivere in natura, servono risorse concrete.
A loro vogliamo davvero bene: restano con noi in strutture dedicate, con monitoraggio veterinario, ambienti arricchiti e massimo comfort, sempre nel rispetto della loro natura.
Negli ultimi mesi le donazioni sono diminuite, ma non la nostra dedizione. Siamo sempre attivi sui social, dove chiunque può seguire aggiornamenti settimanali con i numeri dei ricoveri e dei rilasci, le principali spese coperte e i progressi delle cure.
Se puoi, dona ora; se non puoi, condividi con due amici.
Ogni gesto si trasforma in mani in più al lavoro, casette sicure e cure continue per i ricci in difficoltà.

