Supporta il progetto Fuck Cancer di @pettor_ale

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Alessandro è venuto a mancare a soli 26 anni a causa di un osteosarcoma condroblastico, una forma rarissima di tumore osseo maligno che colpisce circa lo 0,2% delle persone.

Ale, conosciuto sui social come @pettor_ale, ha ispirato migliaia di persone mostrando, giorno dopo giorno, la sua forza e la sua incredibile voglia di vivere durante tutto il percorso di cura.

LA NOSTRA MISSIONE
Ale ha sempre odiato gli ospedali, eppure tutto il personale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è riuscito a farlo sentire a casa durante i suoi lunghi e numerosi ricoveri.
Nonostante l’impegno dei medici e la forza con cui Ale ha affrontato ogni terapia, nel suo caso le cure non hanno funzionato. Proprio per questo teneva profondamente a sostenere la ricerca su nuove cure contro l’osteosarcoma, con la speranza che un domani possano salvare altre vite.

LA STORIA DI ALE
La sua battaglia è iniziata il 7 agosto 2023, quando gli è stato diagnosticato questo tumore aggressivo. Da quel momento Ale ha affrontato diversi cicli di chemioterapia con una forza e un coraggio straordinari.
Il 27 dicembre 2023 ha subito un intervento chirurgico demolitivo: gli sono stati asportati l’intero femore, l’articolazione del ginocchio e dell’anca e una parte del muscolo quadricipite, per poi ricostruire la gamba con una protesi “total femur”.

Purtroppo però la chemioterapia iniziale ha avuto solo un’efficacia parziale, rendendo necessaria una nuova fase di chemioterapia e immunoterapia nel tentativo di prevenire una recidiva.

Nonostante tutto, ad agosto 2024 sono comparse due metastasi, alla clavicola e al sacro. In quel periodo Alessandro ha scelto di trasferirsi a Milano per inseguire il suo sogno di studiare Alimentazione e Nutrizione Umana e ha proseguito le cure all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha iniziato un percorso di radioterapia che, purtroppo, non si è rivelato efficace. Con la comparsa di nuove metastasi, il suo percorso di cura è proseguito con diversi tipi di chemioterapia e una terapia a bersaglio molecolare.

Nel luglio 2025 sembrava esserci una piccola luce di speranza: era rimasta attiva solo la metastasi dell’osso sacro. Poco dopo, però, la situazione è peggiorata rapidamente. A settembre 2025 Alessandro è stato ricoverato d’urgenza a causa di dolori insopportabili dovuti a una compressione midollare a livello del plesso sacrale.

Da quel momento le sue condizioni hanno iniziato a declinare rapidamente. A novembre 2025 il dolore era ormai fuori controllo e faticava persino a fare pochi passi, fino a rendere necessario un nuovo ricovero, dal quale non è più potuto tornare a casa. Il 4 dicembre 2025 Ale ci ha lasciati: ora ha finalmente trovato la pace che meritava.
Ale se n’è andato, ma il suo esempio resta. Ci ha mostrato cosa significa aggrapparsi alla vita, anche quando fa male. E le sue parole continueranno a parlarci: “La vita vale sempre la pena di essere vissuta”.

I SUOI SOGNI
Fino all’ultimo, Ale non ha mai smesso di vivere davvero. Non ha mai rinunciato alle sue passioni, soprattutto la palestra e i viaggi. Con una forza più grande del dolore, a marzo 2025 è riuscito a realizzare il sogno di andare a Los Angeles, allenarsi alla Gold’s Gym e incontrare Arnold Schwarzenegger. A maggio 2025 ha partecipato alla sua prima gara nazionale di pesistica paralimpica, conquistando il 3º posto agli Assoluti e il 2º posto nel total lift. Ad ottobre 2025 è riuscito ad andare in Giappone, dove ha continuato a vivere a modo suo: assaggiando i cibi più strani, sorridendo alla vita nonostante faticasse a reggersi in piedi.

IL PROGETTO FUCK CANCER
Ale ha scelto di usare le sue ultime energie per un progetto a cui teneva profondamente, per contribuire in prima persona alla ricerca contro il cancro. Ha disegnato personalmente dei cappellini con le scritte “Fuck Cancer” e “Non sei solo”.
L’idea è nata quando aveva perso capelli e sopracciglia a causa della chemioterapia: all’inizio lo indossava per vergogna, poi quel cappellino è diventato il suo marchio, quasi una parte di lui. Lo aiutava a sentirsi un po’ più “Ale” e un po’ meno “cancro”. Ora il suo desiderio è che possa fare lo stesso per qualcun altro.
L’intero ricavato della vendita di questi cappellini, insieme a tutte le donazioni raccolte su questa pagina GoFundMe, sarà devoluto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per la ricerca e la cura contro il cancro entro il 31/12/25.
L’unica parte non destinata alla donazione è la commissione trattenuta da GoFundMe per ogni versamento (2,9% dell’importo + 0,25€ di costo fisso di elaborazione per donazione).
La donazione su GoFundMe non prevede l’invio di un cappellino, é una donazione volontaria.

Organizer

Elena Tinelli
Organizer
Milan, LM

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