Dona per aiutare Francesko

Mi chiamo Francesko Lemezhi, sono un giovane 26enne di origini albanesi; da 12 anni vivo con la mia famiglia a Gualtieri Sicaminò, un piccolo centro dell’entroterra del golfo di Milazzo. Vorrei condividere con voi un sogno di rinascita, il mio, affinchè possiate aiutarmi a realizzarlo. Sono sempre stato un ragazzo grintoso e caparbio: subito dopo essermi diplomato all’Istituto professionale di Giammoro, ho iniziato a lavorare alla raffineria di Milazzo. La mia vita scorreva tranquilla fino a un anno e mezzo fa quando sono rimasto vittima di un terribile incidente. Camminavo per strada quando d’un tratto, incuriosito da un petardo trovato per terra, mi sono avvicinato per prenderlo, ignaro che mi sarebbe esploso di colpo nella mano.

Ricordo poco degli istanti successivi, mentre venivo trasportato al Policlinico “G. Martino” di Messina dove sarei stato operato d’urgenza nel giro di poche ore. Ad attendermi, al mio risveglio, una terribile realtà: la mia mano destra non c’era più, i medici avevano dovuto amputarla fino alla prima parte dell’avambraccio. E’ stata una sensazione terribile: steso in quel letto di corsia ho subito capito che la mia vita sarebbe cambiata per sempre, che non sarei più stato un ragazzo normale, avrei dovuto rinunciare al lavoro e alla possibilità di condurre un’esistenza autonoma. La mia unica speranza di ricominciare a vivere sarebbe l’applicazione di un arto bionico: si tratta di un intervento complesso e molto costoso al quale potrei sottopormi presso l’Azienda sanitaria “Roga” di Enna, un centro specializzato nell’applicazione di questa tipologia avanzata di protesi in grado di compiere movimenti volontari come un arto vero. Purtroppo però, la mia famiglia non è in grado di sostenere le spese legate al costo del dispositivo (circa 55mila euro), oltre a quelle della degenza e della riabilitazione.

Madre Teresa di Calcutta diceva che “non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo e non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare”. Faccio appello alla vostra sensibilità e generosità, chiedendovi di aiutarmi a ritrovare il sorriso e la voglia di vivere, realizzando questo mio sogno di rinascita.

[email redacted]