
DIFENDIAMO BOLOGNA CITTÀ 30 AL CONSIGLIO DI STATO
Donation protected
Grazie ai primi 85 donatori abbiamo raggiunto l'obiettivo minimo di 2.000 euro per le spese legali. La raccolta resta aperta ed è ancora possibile donare: come anticipato, le risorse in più saranno destinate a coprire le spese per i materiali comunicativi e le azioni dal basso della campagna civica Bologna30 a sostegno di Bologna Città 30. Grazie per continuare a difendere con noi Bologna Città 30!
Abbiamo bisogno anche del tuo contributo per raccogliere almeno 2.000 euro entro il 6 aprile. Vogliamo portare anche nel giudizio di appello la voce delle associazioni dei familiari delle vittime sulla strada e dei cittadini che chiedono di salvaguardare una misura che sta salvando vite umane.
I tassisti, che avevano fatto ricorso contro Bologna Città 30, hanno presentato ora appello al Consiglio di Stato, per ribaltare la sentenza del TAR che aveva dichiarato inammissibile il loro ricorso, riconoscendo l’importanza del progetto per la tutela dell’incolumità pubblica.
Il successo in 1° grado è stato possibile anche grazie all’impegno dell’Associazione Italiana Familiari Vittime Strada e della Fondazione Michele Scarponi, che si erano costituite in giudizio, a proprie spese, portando in tribunale le ragioni delle vittime e della sicurezza stradale.
Ora serve raccogliere almeno 2.000 euro entro domenica 6 aprile per rendere possibile la stessa cosa anche in appello, coprendo le spese legali del nuovo grado di giudizio.
Dobbiamo evitare che i giudici di Roma, che rivalutano da zero la causa, si trovino davanti solo alle schermaglie fra le parti (i tassisti e il Ministero contro il Comune): è essenziale invece che possano sentire anche le associazioni che rappresentano e tutelano ogni giorno l’interesse collettivo della protezione della vita umana sulla strada.
I dati parlano chiaro: in un anno la Città 30 a Bologna ha dimezzato il numero di persone morte, ridotto di un terzo gli incidenti gravi in codice rosso, azzerato i pedoni uccisi. Non possiamo rischiare che tutto questo venga cancellato.
Bologna ha aperto la strada a questo cambiamento di civiltà in Italia: è il momento di non lasciarla sola e di farle sentire la nostra solidarietà da tutte le città italiane. I tassisti possono permettersi di continuare a pagare avvocati: noi abbiamo bisogno del tuo aiuto per difendere la Città 30!
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Eventuali risorse aggiuntive rispetto all’obiettivo fissato per coprire le spese legali (2.000 euro) saranno destinate a supportare campagne di attivismo e di comunicazione a sostegno di Bologna Città 30.
Questo crowdfunding è promosso da: Fondazione Michele Scarponi, Associazione Italiana Familiari Vittime Strada, Comitato Bologna30.
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Fondazione Michele Scarponi
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