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Ciao a tutti, mi chiamo Chiara e voglio raccontarvi la storia di una piccola gattina speciale, Vittoria, che ho incontrato durante un viaggio in Marocco l’anno scorso.
Uno dei primi giorni a Marrakech, mentre passeggiavo con il mio compagno tra le vie principali, l’ho vista: minuscola, sola, accasciata sotto il sole cocente di agosto. In quel momento ho sentito che non potevo lasciarla lì. Avevo già visto tanti gatti randagi in condizioni terribili, ma lei aveva qualcosa di diverso… qualcosa che mi ha fatto capire che meritava una possibilità.
Senza pensarci troppo, l’ho portata con me nel riad dove alloggiavamo, anche se non accettavano animali. L’ho tenuta nascosta, sporca, piena di pulci, senza sapere se fosse malata. Abbiamo comprato il necessario e per quattro giorni le abbiamo dato tutto l’amore possibile. Poi, però, è arrivato il momento della partenza.
In Marocco non è facile trovare chi si occupi davvero degli animali: spesso dietro presunte associazioni si nascondono brutte realtà. Disperati, abbiamo lasciato Vittoria a un’organizzazione locale che sembrava seria. Purtroppo non era così.
Per fortuna, tramite un contatto su Facebook, una ragazza italiana mi ha messo in contatto con una vera volontaria di un rifugio a Fès (a 600 km da Marrakech). Mi disse subito che dovevamo riprendere Vittoria al più presto: altrimenti non avrebbe avuto scampo.
Così, poche ore dopo averla portata lì, ho deciso di ricontattarli via email. Per fortuna rispondono, ma mi dicono che era già stata data via. Era impossibile: dopo così poco tempo non potevano averle trovato un’adozione. Mi mandano allora una foto di Vittoria in braccio a un ragazzino marocchino, senza mostrare il volto. Era evidente che fosse uno di loro. A quel punto mi impunto e pretendo di riaverla indietro senza storie. Non so per quale grazia divina, ma alla fine si sono convinti e ce l’hanno ridata.
Da lì, un volontario del rifugio si è fatto letteralmente un viaggio da eroe: ad agosto, con più di 40 gradi, ha percorso 12 ore di treno tra andata e ritorno per portare Vittoria in salvo.
Da quel giorno Vittoria vive con le volontarie del rifugio, che grazie al nostro sostegno economico l’hanno curata, fatta crescere sana e amata. Oggi ha un anno, è stata sterilizzata ed è in perfetta forma.
Il mio sogno ora è portarla finalmente a casa, in Italia, dove potrà vivere al sicuro e circondata d’amore.
I fondi raccolti serviranno a:
saldare le spese sostenute in questo anno di cure;
coprire vaccini e controlli veterinari richiesti per viaggiare in Europa;
pagare il viaggio con Royal Air Maroc, che ha costi elevati per il trasporto animali.
Ogni contributo, anche piccolo, ci avvicina a questo traguardo: dare a Vittoria la vita che merita davvero.
Grazie di cuore a chi ci sosterrà.
E grazie a nome di Vittoria, che presto potrà finalmente conoscere la parola casa.
Organizer
Chiara Felletti
Organizer
Monte Porzio Catone