Ciccio Cuore deve vivere!

Eugenio compie 29 anni domenica prossima.
E' alto un metro e sessanta ed ha raggiunto il peso di 165 kg.
Tuttavia nessuno lo chiama più Eugenio, ma è per tutti, "Ciccio Cuore".
Non occorre usare la fantasia per comprendere da dove derivi il termine "ciccio", mentre, "CUORE", descrive con una sola e semplice parola, la sua bontà, il suo altruismo, la sua simpatia e disponibilità costanti verso tutto e tutti, tanto da aver sempre anteposto gli altri a se stesso.


Gli è stato diagnosticato - dopo infiniti ricoveri - il disturbo da "Beinge Eating" (o disturbo da alimentazione incontrollata).
Questa gravissima patologia è riconosciuta come un disturbo mentale (DSM 5).
I molteplici ricoveri, in centri riabilitativi-nutrizionali, sono tutti falliti, in quanto, il periodo di internamento, era troppo breve (2/3 settimane).
Oggi la sua vita è a grave ed imminente rischio.
Non si tratta più di mera obesità.

E' affetto da steatosi epatica che gli causa stanchezza cronica, febbre, violenti dolori addominali; ipertensione; disturbi cardiopatici; sindrome delle apnee notturne e, conseguenti, gravi scompensi cardiaci.
La ricorrente assenza di ossigeno ha condotto a pesanti sintomi diurni: cefalea, sonnolenza, deficit cognitivi dell'attenzione e dell'apprendimento.
Durante l'ultimo ricovero in emergenza, gli è stato comunicato (senza riserve) che non riuscirà a festeggiare i 30 anni. Rischia la morte ogni minuto della sua giornata.

Potrà salvarlo SOLTANTO, una tempestiva degenza a lungo termine - almeno un anno - in una struttura appositamente individuata, in quanto, la SOLA ESISTENTE in Italia a trattare congiuntamente le patologie interessate.
Non si tratta più solo di dimagrire.
L'intervento di un'unica equipe multidisciplinare (analisi psichiatrica con conseguente sostegno terapeutico, cure mediche a 360) costituisce l'ultima speranza per Eugenio.
La SUA VITA è appesa ad un filo.
EUGENIO MERITA DI VIVERE!