Ciao, se vedi questa raccolta fondi è perché, purtroppo, l’alluvione ha colpito anche la cicciacasetta.
L’acqua ha raggiunto il livello sopra le ginocchia, l’unica via di accesso e uscita era la finestra del living. Il divano fluttuava per casa, così come tutti gli oggetti al di sotto di quel confine immaginario.
Perso tutti i mobili, sia personali che forniti dal proprietario di casa, tranne tavolo e sedie (perché con basi in metallo) e tv (perché appesa al muro).
Perso il 50% del vestiario, più tutti i vestiti invernali conservati in cantina, allagata anch’essa.
Acqua e fango nel forno, nel frigorifero, nelle prese di corrente, nella lavatrice, negli armadi, nel letto contenitore, nei comodini.
Cibo, ricordi, elettrodomestici e apparecchi elettronici, suppellettili, libri, cd, coperte, il materasso, lenzuola, ogni cosa.
Perso tutto e si fa fatica a realizzare; ora che l’acqua è fuori di casa, i segni lasciati dal fango e dalla realtà dei fatti sono ferite aperte.
Il proprietario di casa ha una assicurazione attiva sul fabbricato, per fortuna, che coprirà le spese di ripristino muri e impianto elettrico. Le luci sono funzionanti, ma le prese ovviamente no.
Verranno sostituiti/riparati con quasi certezza anche la mobilia fornita nel momento della stipula, quindi cucina,divano,letto,armadio 2 ante e cassettiera.
Tutto il rimanente acquistato a posteri (tuuuuuutto l’arredo di fino PIÙ libreria, armadio in legno massello, armadio sotto tv, vetrina, 2 puff contenitori, tutti gli elettrodomestici tra cui macchinetta del caffè, microonde, bollitore, tosta pane, frullatore, mini beemer, e poi comodini, un’altra libreria, armadietto per il bagno, materasso, coperte varie ed eventuali, lavatrice e una mini torretta a cassetti) rimane scoperto e non rimborsabile.
Si ha investito risparmi di anni, sudore e fatica in questa casa, spazzata via in una mattinata per l’esondazione di uno stupido fiume.
Se solo i vigili del fuoco o la protezione civile fossero intervenuti, probabilmente non si sarebbe perso così tanto. Con l’acqua alla vita, in corte, si è dovuti scendere a sturare i tombini con dei pali per far defluire l’acqua; non si è visto un aiuto, né un supporto.
La gratitudine per chiunque si sia adoperato al fine di poter aiutare è inquantificabile; la vicinanza emotiva ed il supporto morale ricevuto da chi non poteva essere qui fisicamente sono stati tantissimi.
Viste le tante offerte da parte di amici, conoscenti e familiari di donare un piccolo contributo economico, ho pensato di creare questo spazio DOCUMENTATO E CERTIFICATO che potesse essere adibito a tale scopo, anche per altre persone che, in caso, volessero contribuire.
Saró profondamente riconoscente, grata e debitrice a chiunque deciderà di dare anche solo un piccolo contributo al lento ritorno alla normalità.
Vi abbraccio tuttə, forte, e grazie per aver dedicato tempo alla lettura di questo papiro.
Vi si lascia con una foto del giorno prima del disastro, fresca fresca di pulizie ultimate.






