Casa distrutta dall'incendio di Palermo

Mi chiamo Rosalia ho 57 anni e vivo a Palermo dove circa 24 anni fa ho ricevuto in donazione da mio padre una piccola casa in campagna, meglio dire rudere viste le condizioni in cui me l’ha consegnata. Da allora ho impiegato tempo e denaro, facendo numerosi prestiti con tassi di interesse rilevanti, per poterla rendere accogliente e vivibile. Ho quindi realizzato la mia piccola, dignitosa e semplicissima tana. Gli ultimi impegni economici risalgono al 2020 e gli ultimi interventi hanno permesso la ristrutturazione dei bagni, la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e l’acquisto di due condizionatori (grande lusso per affrontare le temperature estive improponibili di questi ultimi anni) grazie allo sconto in fattura, riprendere la facciata di due dei quattro lati della casa.

Avendo pure del terreno attorno, ed essendo amante della natura, negli anni ho provveduto, sempre a mie spese, a piantare dei pini in montagna e qualche cipresso a confine che puntualmente potavo affinchè non diventassero troppo alti. Ho anche creato un piccolo sistema di irrigazione per poterli innaffiare e far cresce.

Tutto ciò sembra bellissimo fino a quando il 25.07.2023 in un solo soffio di vento tutto quanto è andato letteralmente in cenere a causa dell’incendio appiccato in condizioni climatiche favorevoli da qualche individuo privo di coscienza e dignità.

In niente tanti sacrifici sono andati in fumo e mi sono rimasti solo i debiti da pagare. Mi sono trovata ospite da mia sorella con i miei due cani la mia tartarugfa di terra, mentre i miei 4 pappagallini e la tartaruga d’acqua sono rimasti vittime dell’evento disastroso.

Quel giorno stavo perdendo pura la mia cuccioletta, un cane di circa 3 mesi, che nel portare al di là delle fiamme mi è sfuggita di mano, ma per fortuna i VV. FF. che sono intervenuti, purtroppo venivano da Caltanissetta e non sono arrivati in tempo per salvare qualcosa, sono riusciti a recuperare.

Tutti quelli che hanno visto le condizioni della mia abitazione sono rimasti scioccati per il disastro che si sono trovati di fronte, purtroppo io non mi posso permettere di vedere, riflettere sull’accaduto, nè pensare a quanto mi è capitato, l’unico mio obiettivo è quello di rientrare insieme ai miei animali a casa nostra. Gli importi da affrontare, così come i debiti che mi sono rimasti da pagare, premetto che sono una stipendiata e non una possidente, non mi permettono di affrontare molto, per di più che non posso contare neanche nell’aiuto di chi ci rappresenta a livello comunale, regionale e statale in quanto da quel fatidico martedì 25.07.2023 sembra che tutto sia finito nel dimenticatoio delle coscienze e io come tante altre vittime siamo rimasti soli a leccarci le ferite per cercare di farle sanare al più presto sperando che non si infettino.

Preliminarmente per entrare nuovamente a casa devo rimuovere tutte le macerie esterne, devo abbattere due grossi alberi che sono cresciuti nella mia proprietà che sono andati a fuoco e quindi ritenuti dai vigili intervenuti non sicuri, il tutto a mie spese, il che non affatto semplice.

Il secondo passaggio dovrò affrontare il ripristino dell’interno della casa che comporterà per prima cosa la rimozione della fuligine che ha coperto mura e mobili (fino dentro i cassetti e comprese tutte le fessure) rendendo tutto appiccicaticcio, il ripristino dell’impianto elettrico di tutte le finestre che sono andate distrutte. In pratica di quanto creato da me è rimasto poco o nulla e come se dovessi ripartire di nuovo dall’inizio e tornare a quello che avevo 24 anni fa con l’aggravante che adesso ho 57 anni e tanti debiti da pagare.