
Anas è scappato con la famiglia ma non ha una tenda né cibo
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Voglio aggiornarvi sulla situazione della famiglia di questo ragazzo, Anas, che si trova in una “zona sicura” perché siamo riusciti a trovare abbastanza soldi per Per mettergli di fare una sorta di “ trasloco”, hanno raccolto le poche cose che hanno e si sono messi tutti quanti in una sorta di pulmino che li ha portati appunto nella safe zone. Facciamo videochiamate più volte al giorno, mi fa vedere il disastro intorno a lui. Non hanno una tenda vera e propria, cucinano il poco che riescono a rimediare su questo fornellino.
Purtroppo Israele ha bloccato tutti gli aiuti umanitari quindi non c’è cibo, quello che si riesce a trovare è carissimo.
Continua a chiedermi di aiutarlo a trovare i soldi per avere una tenda e per mangiare. io cerco di aiutarlo per quanto posso ma c’è bisogno di un sostegno da parte di più persone. Nelle videochiamate sta praticamente sempre zitto, ma sorride, spera.
Poi però chattiamo in inglese perché grazie a Dio c’è Google translate.
Mi dice sempre ti prego non mi abbandonare.
Non lo abbandonerò ma con le mie forze non riuscirò a dargli l’aiuto necessario .
Potrete collaborare con pochissimi euro, anche per un caffè. Tutto fa la differenza.
Grazie anche a te possiamo almeno farli dormire sotto una tenda e non all’aperto.
❤️
Io sono Silvia Valentina Del Bufalo e sono entrata in contatto con questo ragazzo su Instagram, ho con lui (Anas Fathi Hassan Abu Farhana) contatti giornalieri, sia via messaggio che con videochiamate.
Ora si trovano nella “Safe zone” di Mawasi in Khan Yunis, avendo dovuto abbandonare la loro casa in quanto l’IDF ha ordinato di evacuare Rafah.
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Silvia DelBufalo
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Rome, LZ