Donation protected
Ciao, sono Giulia Bondi, parte di un gruppo di 250 operatori e operatrici dell’informazione che hanno sentito la necessità di prendere posizione sull’ inaccettabile offensiva in corso a Gaza e sul silenzio informativo imposto vietando l’ingresso nella Striscia, dove sono stati uccisi oltre 200 colleghi palestinesi, e limitando l'accesso in Cisgiordania.
Centinaia di operatori e operatrici della comunicazione hanno "alzato la voce per Gaza" sia attraverso i sindacati, sia con appelli pubblici e flash mob.
L'informazione da Gaza è resa possibile solo dai colleghi palestinesi sopravvissuti che sono sempre più alla fame e allo stremo.
Non possiamo lasciarli soli.
Ci sembra ogni giorno più urgente che alle dichiarazioni seguano i fatti.
Con la campagna “ALZIAMO LA VOCE PER GAZA ” avviamo una raccolta fondi: molti colleghi stanno donando volontariamente parte del compenso su un conto corrente dedicato creato apposta dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti italiani.
Le somme raccolte saranno devolute al Sindacato dei Giornalisti Palestinesi e utilizzate per rispondere alle diverse esigenze dei colleghi di Gaza, fornendo rendicontazione.
Ai colleghi di Gaza manca tutto, tende dove ricaricare le batterie, attrezzatura che non può essere riparata da due anni. In questo momento mancano soprattutto cibo, acqua e medicine per sopravvivere.
Dona anche tu.
Aiutaci a tenere in vita i giornalisti, le loro famiglie e l'informazione a Gaza.
Chi uccide un giornalista, uccide la verità.
L'iniziativa è promossa insieme a Rete #NOBAVAGLIO, Carta di Roma, Usigrai, Articolo 21, Libera Informazione, ControCorrente Lazio, PRESSENZA, Movimento Pace e Giustizia in Medio Oriente, InfoFuturo, Giulia, GayNet.
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Operatori dell’informazione per Gaza
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Rome, LZ