
Aiuta Ruslana a Tornare a Casa e a Recuperare la Sua Vita.
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Un intervento di routine diventa un incubo
Il 6 novembre 2024 doveva essere un giorno di speranza per la nostra famiglia. Mia moglie Ruslana si sottoponeva a un intervento cardiaco programmato per correggere una malformazione congenita alla valvola aortica. Pensavamo fosse un’operazione di routine per migliorarle la qualità della vita, ma mai avremmo immaginato che quel giorno avrebbe segnato l’inizio di un incubo.
Durante l’intervento, qualcosa è andato terribilmente storto: un coagulo di sangue ha bloccato una delle arterie principali che portano ossigeno al lato destro del suo cervello. Purtroppo, i medici non se ne sono accorti fino al risveglio dall’anestesia, quando ormai quell'area del cervello era rimasta senza ossigeno per oltre sei ore.
In un attimo, le nostre vite sono cambiate per sempre: circa un terzo del cervello di Ruslana era ormai irrimediabilmente danneggiato.
La lotta di Ruslana per la vita
I medici ci hanno spiegato subito quanto la situazione fosse critica. Ruslana avrebbe dovuto combattere a lungo per sopravvivere e, anche nel migliore dei casi, avrebbe riportato danni permanenti. Non avrebbe più potuto controllare il lato sinistro del corpo.
Come se non bastasse, la notte successiva all'ictus ha dovuto affrontare un secondo intervento d’urgenza: i medici hanno rimosso una parte del cranio per ridurre la pressione cerebrale causata dal gonfiore. Inoltre, ha sviluppato una grave infezione (sepsi), che ha complicato ulteriormente la sua condizione.
Per settimane è rimasta in terapia intensiva, in bilico tra la vita e la morte. Ogni giorno era una battaglia, e noi potevamo solo sperare che ce la facesse.
I primi progressi e la lunga riabilitazione
Contro ogni previsione, dopo tre settimane in terapia intensiva, Ruslana si è risvegliata. Vederla aprire gli occhi dopo quell’incubo è stato un sollievo indescrivibile.
Ha iniziato il suo lungo percorso di riabilitazione neurologica presso l’Ospedale Versilia di Camaiore, dove ha affrontato sfide enormi con una forza incredibile.
Fortunatamente, il 25 febbraio ha subito con successo un intervento di cranioplastica, e il 1° febbraio ha ripreso a mangiare normalmente, dopo che i medici hanno potuto rimuovere la tracheotomia.
Nonostante questi passi avanti, il percorso è ancora lungo. Da circa un mese, Ruslana ha iniziato a controllare leggermente il piede sinistro, un piccolo segnale di progresso che ci dà speranza per il futuro. Continuerà la riabilitazione per mesi, con l’obiettivo di recuperare il più possibile la sua autonomia.
La nostra famiglia in difficoltà
Siamo una famiglia di tre persone: io, Ruslana e nostro figlio. Viviamo all’Isola d’Elba, e siamo sempre stati lavoratori instancabili: io faccio la guardia giurata, mentre Ruslana e nostro figlio sono baristi.
Dopo l’ischemia, ho dovuto sospendere il lavoro per starle accanto, ma il 1° febbraio ho ripreso a lavorare grazie a un appalto nella zona.
Senza entrate fisse e con le spese mediche, l’alloggio vicino all’ospedale e le necessità quotidiane stando lontani da casa, la situazione economica è diventata insostenibile.
Come puoi aiutarci
Chiediamo il vostro aiuto per:
Coprire le spese dell’alloggio vicino all’ospedale, così da poter restare accanto a Ruslana.
Sostenere i costi delle terapie e della riabilitazione, fondamentali per il suo recupero.
Adattare la nostra casa alle sue nuove esigenze fisiche, per garantirle un ambiente sicuro al suo ritorno.
Affrontare le spese quotidiane e sanitarie, necessarie per vivere lontano da casa mentre Ruslana continua le cure.
Anche una piccola donazione può fare una grande differenza per noi. Se non potete donare, condividere questa storia con altre persone ci aiuterà tantissimo.
A nome di tutta la nostra famiglia, grazie di cuore per il vostro sostegno e la vostra generosità.
Anatoli Cacean (Tony)
ENGLISH
A Routine Surgery Becomes a Nightmare
November 6, 2024, was supposed to be a day of hope for our family. My wife, Ruslana, was undergoing a scheduled heart surgery to correct a congenital aortic valve malformation. We thought it would be a routine procedure to improve her quality of life, but we never imagined that day would mark the beginning of our worst nightmare.
During the surgery, something went terribly wrong: a blood clot blocked one of the main arteries supplying oxygen to the right side of her brain. Unfortunately, the doctors did not detect it until they tried to wake her from anesthesia, but by then, that part of her brain had been deprived of oxygen for over six hours.
In an instant, our lives changed forever: about one-third of Ruslana’s brain was irreversibly damaged.
Ruslana’s Fight for Her Life
Doctors immediately told us how critical her condition was. Ruslana would have to fight for a long time to survive and, even in the best-case scenario, she would suffer permanent damage. She would no longer be able to control the left side of her body.
As if that wasn’t enough, the night after her stroke, she had to undergo an emergency second surgery: doctors removed part of her skull to reduce the swelling in her brain. On top of that, she developed a severe infection (sepsis), further complicating her condition.
For weeks, she remained in intensive care, fighting for her life. Every day was a battle, and we could only hope she would pull through.
The First Signs of Progress and a Long Road to Rehabilitation
Against all odds, after three weeks in intensive care, Ruslana woke up. Seeing her open her eyes after this nightmare was an indescribable relief.
She began her long journey of neurological rehabilitation at Versilia Hospital in Camaiore, where she has been facing immense challenges with incredible strength.
Fortunately, on February 25, she successfully underwent a cranioplasty, and on February 1, she was able to eat normally again after doctors removed her tracheostomy.
Although she has made progress, the road ahead is still long. For about a month now, Ruslana has begun to slightly control her left foot, a small but significant sign of progress that gives us hope for the future. She will continue rehabilitation for months, striving to regain as much independence as possible.
Our Family in Difficulty
We are a small family of three: Ruslana, our son, and I. We live on Elba Island, and we have always been hardworking people: I work as a security guard, while Ruslana and our son are bartenders.
After Ruslana’s stroke, I had to stop working to be by her side, but on February 1, I was able to resume work thanks to a local contract in Toscana.
With no stable income and medical expenses, accommodation near the hospital, and daily living costs while being away from home, our financial situation has become unsustainable.
How You Can Help Us
We are asking for your help to:
Cover the cost of accommodation near the hospital, so I can stay close to Ruslana.
Support the expenses of her therapy and rehabilitation, which are crucial for her recovery.
Adapt our home to her new physical needs, ensuring she has a safe environment to return to.
Manage daily and medical expenses, as we continue to live away from home while she receives treatment.
Even a small donation can make a huge difference for us. If you cannot donate, sharing this story with others would also be a great help.
On behalf of our entire family, thank you from the bottom of our hearts for your support and generosity.
Anatoli Cacean (Tony)
Organizer
Anatoli Cacean
Organizer
Portoferraio