
AIUTIAMO GLI INVISIBILI
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Ciao, mi chiamo Chiara, sono italiana e vivo in Italia, ma ho da sempre un legame molto forte con la Spagna, con il territorio e con le persone.
Cio' che ha colpito i paesi che circondano Valencia la notte del 29 ottobre 2024 è una delle tragedie più grandi degli ultimi anni e non potevo non andare la' di persona per guardare la distruzione con i miei occhi, per aiutare a spalare fango con le mie braccia e ascoltare tanta disperazione con il mio cuore.
La situazione, laggiù, è molto più grave di quanto ci hanno raccontato i giornali e quanto si possa immaginare. Lo era allora e lo è ancora adesso, a distanza di più di 6 mesi.
Il mondo ormai si è dimenticato di questi esseri umani, ma loro sono ancora lì a cercare il modo di ricostruire.
Ci sono tantissime persone che continuano a nutrire la speranza di ritrovare i loro cari, mai ritrovati. E ci sono tante famiglie che non possono dormire nella loro casa o prepararsi da mangiare in una cucina, o spostarsi in auto. Credo che sia molto difficile comprendere cosa significhi PERDERE TUTTO e dover ricostruire la propria vita DA ZERO.
Ancora oggi sono molte le associazioni di volontari che, ogni giorno, senza sosta, continuano ad aiutare le migliaia di bisognosi.
Tra queste, c'è NAVE ALBAL.
Nave Albal è praticamente l'unico centro logistico indipendente per la distribuzione di alimenti non deperibili attualmente esistente nella Zona Cero Riada Valencia.
Dal primo giorno della tragedia, questa associazione di Valencia è al servizio delle persone colpite. L'associazione, che opera in totale indipendenza e trasparenza, distribuisce settimanalmente cibo a più di 3.500 famiglie in 8 comuni colpiti, come per esempio: 100 famiglie in Alfafar, 600 famiglie in Algemesí, 800 famiglie in Paiporta, 40 famiglie in Sedaví: 400 famiglie in Benetússer, 30 famiglie in Torrent, 10 famiglie in Picanya e altre famiglie tra Albal, Massanassa e Beniparrell.
Questo accade perchè la situazione è drammatica: ad oggi, più del 60% delle famiglie colpite non ha ancora ricevuto aiuti ufficiali. Il 60% delle aziende è ancora chiuso e si stima che il 20% non riaprirà mai.
Ma adesso aiutare diventa ancora più difficile, perchè, dal 21 marzo, il livello di emergenza è stato ingiustamente ridotto e tante associazioni sono state abbandonate a se stesse: la CECOPI (Centro de Coordinación Operativa Integrada) non risulta più responsabile e non fornisce nessun sostegno, mentre la Generalitat (governo regionale) non fornisce più i punti di distribuzione indipendenti.
Nonostante ciò, Nave Albal continua imperterrita ad aiutare, senza chiedere. Con gli attuali stipendi, benefici e pensioni, è del tutto impraticabile ricostruire una casa e provvedere al proprio mantenimento, perciò l'associazione continua ad acquistare cibo per le famiglie che non possono far fronte alla ricostruzione e alla sopravvivenza.
Solo l'unione di tutti può dare la forza e solo la perseveranza incessante potrà aiutare i valenciani ad alzare di nuovo la testa.
Grazie per quello che riuscirete a fare
Chiara
(Nave Albal è coordinata e gestita dall'Associazione València és Refugi, costituita nel 2017 e che lavora per un mondo più umano nel quadro della legalità. Per questo motivo dispone di un conto verificabile e controllabile: ES48 2100 3662 6422 0011 3462)
Organizer and beneficiary

Chiara Abbate
Organizer
Valencia, VC
Ana Isabel Martinez Martinez
Beneficiary