In questi quasi 60 anni noi di ADISTA , piccola cooperativa di giornalisti con sede a Roma attiva dal 1967, abbiamo raccontato la Chiesa, la politica, la società da una prospettiva altra, quella di chi di solito non ha cittadinanza, non ha voce, non ha diritti.
Per la nostra vocazione alla libertà, non abbiamo mai avuto né padroni né sponsor politici, finanziari o religiosi, confidando nel sostegno dei nostri affezionati lettori e abbonati.
In questi quasi 60 anni abbiamo affrontato temi scomodi, complessi, innovativi:
- siamo tra i primi in Italia ad aver affrontato il tema degli abusi clericali, dando spazio e voce alle vittime, alle loro storie, e a una riflessione sistematica sull'argomento;
- siamo tra i primi in Italia ad aver promosso il dibattito sulla ricerca teologica non allineata, dalle Teologie della Liberazione, teologie ecologiste e femministe in America Latina, Asia e Africa alle istanze del post-teismo;
- accogliamo abitualmente il dibattito ecumenico e interreligioso;
- ci occupiamo di numerose altre tematiche attuali come pace e disarmo, crisi climatica, diritti umani e civili, diritti dei popoli, contrasto al patriarcato e ruolo delle donne nella società e nella Chiesa, rapporto tra fede e omosessualità, intersezioni tra poteri politici e religiosi nel mondo;
- nostra specificità è anche l'informazione su Vaticano e Chiese nel mondo, da una prospettiva laica e riformatrice.
In un panorama nazionale e globale dominato dai grandi media e dai social network, e quindi sempre più povero di informazione libera, di qualità e affidabile, la voce di ADISTA deve continuare a svolgere il suo ruolo di sensibilizzazione e di sviluppo della coscienza critica, per poter essere cittadine e cittadini consapevoli e, per chi partecipa alla vita ecclesiale, laiche e laici adulti.
Abbiamo dispiegato questo impegno con convinzione, entusiasmo e sobrietà di stile.
Per più di mezzo secolo abbiamo resistito nella povertà di mezzi che ci ha sempre accompagnato.
Oggi, però, la nostra informazione rischia gravemente di non avere futuro: l'aumento sproporzionato dei costi, la crisi dell'editoria, le grandi trasformazioni nel settore hanno già fatto cadere molte testate non legate a poteri forti.
Noi vogliamo instancabilmente portare avanti il nostro servizio informativo; per farlo, abbiamo deciso anche la sospensione temporanea dei nostri già magri stipendi di redattori.
La sopravvivenza di ADISTA dipende anche da te. Sostieni ADISTA, sostieni la libertà di informazione!
GRAZIE!
La redazione di ADISTA
