IL VIDEO DELLA TRAVERSATA:
Realizzare un sogno è sempre un qualcosa che ti dona una carica indescrivibile, ma che poi ti lascia anche un vuoto immenso nei giorni successivi all’"impresa", un vuoto che sembra quasi incolmabile. Da un lato la gioia, la pienezza, la gratitudine per averlo realizzato e dall’altra un senso di vuoto immenso… E adesso cosa faccio? Che nuovo obiettivo mi pongo? È già tutto finito? Non avevo mai vissuto una contrapposizione di emozioni così intense, ma allo stesso tempo così distanti tra loro. Un obiettivo sognato per anni, sofferto e raggiunto con tenacia e tanto sacrificio, finito in un attimo. È vero che è tutto il viaggio che va vissuto quando si cerca di raggiungere un obiettivo, e non sempre il viaggio è come ce lo si aspetta. E nel mio caso è stata un’epopea durata 7 anni: 1 pouch, 2 perforazioni con ricoveri d’urgenza, 7 operazioni in totale e un anno e mezzo di inattività prima di ricominciare gli allenamenti per problemi alla cervicale. Dopo aver lanciato il crowdfunding nel 2023 per poter fare la traversata nel 2024, infatti, mi sono ritrovato completamente bloccato proprio a causa della cervicale e impossibilitato a nuotare. Ogni tentativo di nuotata mi riportava al punto di partenza. Il mio corpo non rispondeva come avrei voluto… E adesso cosa faccio, mi chiedevo? E soprattutto, come faccio?! Tantissima sofferenza e frustrazione, perché quando mi espongo per qualcosa, lo voglio realizzare. Sentivo un carico di responsabilità enorme: volevo essere d’esempio, volevo dare un segnale di forza e portare l’attenzione sulle MICI, ma soprattutto far vedere che gli obiettivi si possono raggiungere nonostante le difficoltà e nonostante una malattia autoimmune… Dovevo assolutamente riuscirci. A gennaio di quest’anno, quindi, nonostante tutto ho deciso comunque di iscrivermi per provare a fare la traversata, fissando la data per il 15 luglio. Non sapevo in che condizione sarei arrivato, ma mi sono affidato all’universo, cercando di trasformare il dolore in energia. Mi sono detto: “In qualche modo ce la farò!” Ne ero convinto!
Ed eccomi qua… A 3 mesi dalla traversata. Ci sono riuscito. Guardo indietro con orgoglio, con tanta soddisfazione, grato di aver realizzato quello che per me era solo un sogno nato in una corsia d’ospedale, e che ora è realtà. Il giorno della traversata non vedevo l’ora di tuffarmi nel blu dello Stretto. Per chi non l’ha mai visto dal vivo, è di un blu mozzafiato, profondo e con delle forti correnti, tanto da sembrare di attraversare un fiume. Ho messo la testa sott’acqua e ho iniziato a nuotare, annullando il pensiero e godendomi i raggi del sole che filtravano nel mare blu, una bracciata dopo l’altra fino alla riva opposta.
Avevo la barca davanti a me che mi indicava il percorso, e la mia famiglia, Martina, Gioele e Michele (presidente AMICI Veneto) che mi incitavano da sopra. Non li sentivo, ma sapevo che erano lì con me, come lo erano tutte le persone che avevano avuto un pensiero per me nei giorni e nelle ore precedenti la nuotata. Erano tantissime. Era come fossero tutti lì al mio fianco, a spingermi verso la Calabria. Poi ho toccato la sponda opposta nuotando letteralmente con mio figlio Gioele al mio fianco, e anche se solo per gli ultimi 30 metri, è stata un’emozione grandissima. Mi sono alzato dall’acqua e ce l’avevo fatta, avevo raggiunto il mio obiettivo. Ho sentito tantissima stima e tantissimo affetto da moltissime persone, anche le più inaspettate. Mi ha riempito il cuore di gioia sapere che la mia “forza” ha fatto breccia in tanti cuori. Spero che questo mio gesto possa dare forza a chi ogni giorno convive con una MICI. Non siete soli e potete contare anche su un’associazione come AMICI che, se non sapete a chi rivolgervi per trovare la vostra strada, ve la può indicare.
Un abbraccio a tutti!
La raccolta fondi che ho avviato aiuterà a sostenere le spese per realizzare questo desiderio e a raccogliere fondi che donerò all'associazione A.M.I.C.I. Onlus , resterà aperta fino a fine anno.
Grazie a chi ancora vorrà donare.
Quotidiani che ne parlano:
GAZZETTINO DI TREVISO:
https://www.ilgazzettino.it/schede/stretto_messina_nuoto_daniele_semenzato_malattia_castelfranco-8956392.html
LETTERA EMME:

