Appello per Seb, diciotto anni, contadino

Da dove cominciamo questa microstoria che fa un po' piangere e un po' sperare? Partiamo da Seb, barbaricino, 18 anni appena compiuti, lui che ha sempre detto che sognava di lavorare in campagna. E lui che in campagna, adesso, ci deve andare per forza. Per salvare i risparmi della famiglia ora che il padre, ancora giovane ma malato, non ce la fa più ad andare avanti.

Ma potremmo anche partire da un altro Seb, timido e gentile, studente modello all'istituto Agrario, chiamato ai campionati italiani di matematica, che dovrà presentarsi a giugno da privatista perché la scuola l'ha dovuta lasciare, per andare fuori dalla città, dove risuona soltanto il vento tra i rami degli ulivastri. Ritirato: e chi non si sarebbe ritirato dovendo badare da solo a un podere a venti chilometri dalla sua cameretta? Però al diploma ci arriverà. Vedrete.

Non partiamo invece da un altro Seb, quell'adolescente che non si sapeva controllare e che infatti non c'è più. Deviato, si è rimesso in rotta grazie al grande sacrificio di una comunità per minori e alla sua forza di volontà. Quell'altro ragazzo con pochi freni è sparito. Ingoiato dal tempo. Sostituito in blocco (e decisamente in meglio) da un ragazzo - uomo che si fa carico di tutte le responsabilità. E anche di più.

L'appello della rete sociale Anas Italia: ecco cosa serve

Da oggi Seb è diventato formalmente un contadino: accompagnato da Rocco Cerina (il commercialista della rete sociale Anas Italia della Sardegna), il ragazzo si è presentato alla Coldiretti di Nuoro per le formalità: il contratto di affitto del fondo rustico dal padre, l'apertura della partita Iva e del fascicolo dell'agricoltore.  "Ci sono un po' di rate del mutuo arretrate", spiegano i volontari della rete del terzo settore, "da quando si è ammalato il babbo di Seb non è più riuscito a onorarle. E poi ci sono altre esigenze: serve un motocarro, di seconda mano, ovviamente, per portare la legna tagliata alle pizzerie nuoresi. E servono un po' di materiali edili per ristrutturare la casa dell'azienda (nella foto), oggi una catapecchia affacciata sul monte Corrasi, dove Seb intende vivere da subito. Abbiamo appena ricevuto una donazione di 200 chili in sacchi di cemento ma abbiamo bisogno di anche di infissi, pure usati, materiale idraulico ed elettrico".

A questo punto è necessario darsi da fare e il tam tam partito dai volontari Anas della Sardegna per aiutare una causa giusta è risuonato forte in Sardegna ma ha varcato persino il mare grazie a Quotidiano sociale. Vogliamo arrivare a 20 mila euro. Ora non ci sono scuse: chi vuole donare un'offerta, anche piccola, per questa giusta causa, può farlo a questo indirizzo Anas Zonale Sardegna, Via Cocco Ortu 6, 09128 Cagliari

IBAN IT68G0303204801010000742845