Una zampa per Mina

Mina è la nostra cucciolona, salvata da morte certa in una perrera spagnola circa 9 anni fa. È approdata in Italia, in un canile vicino a Varese, finché, dopo due adozioni sbagliate, non siamo arrivati noi da Brescia a prenderla.

Ci siamo innamorati di lei fin dalla prima volta che l'abbiamo vista sul sito dell'associazione che l'ha salvata in Spagna, quindi senza esitazione l'abbiamo portata a casa con noi.

All'inizio è stata dura, ma con il tempo ha acquisito fiducia in noi, ed è diventata una cagnolona felice, giocherellona e coccolona, che amava correre, finalmente, libera nei campi delle campagne Bresciane, e rotolarsi nella sabbia calda durante le vacanze estive.

Purtoppo le cose sono cambiate da un annetto, Mina è cambiata, non è più la stessa di prima.
Dopo aver effettuato esami su esami e una tomografia a Bologna, abbiamo scoperto che Mina è affetta da sindrome di Cushing, una malattia subdola e bastarda. Ha un tumore ipofisiario, un macroadenoma, che è più grande di quasi 10 volte rispetto ad un valore accettabile.

Mina non corre più, non scondinzola più, è letargica, beve tantissimo, non ha molto appetito e tende ad isolarsi. La luce forte del sole la infastidisce, e anche una semplice passeggiata per lei è sfiancante.

Al momento, vista la grandezza del tumore, l'intervento chirurgico non è fattibile. L'unica soluzione che potrebbe aiutarla è la radioterapia.

Siamo disposti a tutto, pur di aiutarla. La porteremo in una clinica a Zurigo, dove i potenti macchinari cercheranno di colpire questo maledetto tumore e di farla stare meglio.

Ci abbiamo pensato molto, prima di avviare una raccolta fondi, ci abbiamo pensato per vergogna. Ma, alla fine, non ci vergogniamo a chiedere un aiuto. La vera vergogna è che, se non hai abbastanza denaro, il tuo cane può anche morire e non ricevere le cure adeguate. Le pastiglie che prende Mina ogni giorno costano caro. Sommate alle visite, agli esami periodici, all'alimentazione specifica, è un bel peso. Per una famiglia normale, come la nostra, con una bimba piccola e un altro cane a cui badare, non è semplice. La radioterapia costa migliaia di euro. Ma lo faremo, anche senza aiuto alcuno, in qualche modo faremo.

Chi non ha un cane, o chi non considera i cani come parte della famiglia, potrà pensare che questa sia follia. Non è follia. Questo è amore, è non arrendersi, è fare il proprio dovere, è provarci, è chiedere una mano a chi ha la voglia e la possibilità di farlo.

Grazie. Grazie anche solo per aver letto questa storia. Grazie da parte di Mina.