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La nostra famiglia, residente a Erto che è meglio conosciuto per il disastro del Vajont, ha deciso nel 2017 di creare un progetto che possa inserire persone con disabilità e/o svantaggiate nel mondo del lavoro e più precisamente nel mondo dell’agricoltura, in quanto noi stessi amanti della vita semplice ma non per questo meno ricca.
Tutto questo è diventato per noi possibile grazie al più giovane della nostra famiglia che essendo colpito da disabilità ci ha permesso di guardare il mondo con occhi diversi.
L’azienda agricola “L’asino che vola” è in continua crescita e sviluppo con progetti sia agricoli che sociali ma sfortunatamente negli ultimi mesi abbiamo dovuto fermarci, come d'altronde il resto del mondo, e questo ha comportato alla nostra realtà già poco supportata gravi disagi economici.
Abbiamo fortunatamente ricevuto dei fondi sia dallo stato italiano che dall'unione europea ma l'impossibilità di lavorare negli ultimi mesi non ci sta permettendo di adempiere economicamente a ciò che manca per la continuità del progetto.
A breve con molti mesi di ritardo inizieranno i lavori di ristrutturazione della fattoria da noi acquistata e di conseguenza la realizzazione del caseificio che sarebbe già dovuto essere un mezzo di sostentamento economico per noi.
Oltre a questo ritardo anche i lavori nel vecchio fienile per la realizzazione di appartamenti vacanze che avevamo in progetto sono stati bloccati ed un'altra possibile entrata lo è stata con loro.
Nella nostra fattoria ci sono 109 pecore delle lange, 5 pezzate rosse friulane, 6 capre, 25 conigli, 30 galline, 6 tacchini, 2 fagiani, 3 cani, 1 gatto, 17 arnie di api e qualche cervo che di tanto in tanto si mangia i nostri pascoli.
Chiediamo gentilmente un sostegno da chi come noi spera in una comunità che collabora indipendentemente dalle differenze e difficoltà di ogni singolo individuo in armonia con la natura che ci circonda e supportando le risorse locali.
Organizer
Felice Corona
Organizer
Province of Pordenone