
Aiuta Edo : gatto idrocefalo che ha bisogno di un intervento
Ciao a tutti! Siamo Alessandro e Grazia, due amanti degli animali e orgogliosi “genitori” di Edo, il nostro adorato gatto rosso. Ma Edo non è un gatto come gli altri: è un piccolo guerriero, un eroe in pelliccia che affronta una sfida straordinaria. È un vero combattente! È affetto da idrocefalo, una condizione rara, complessa e altamente invalidante che richiede urgenza e il tuo supporto. La sua vita è iniziata in una busta di plastica, strappato alla mamma mentre ancora prendeva il latte e abbandonato appeso al cancello di un gattile, una sera di novembre, insieme ai suoi fratellini: sarà l’unico a sopravvivere. Le signore del gattile lo hanno salvato con tanta fatica. Lì lo abbiamo incontrato e lì è dove ci ha rubato il cuore con i suoi occhioni luminosi e il suo spirito vivace. Quando l'abbiamo portato a casa, aveva tre mesi di vita. Era un intrattenitore nato, sempre pronto a giocare e a combinare guai, con un carattere che brillava di vivacità, pieno di energia, giocherellone e anche un po' dispettoso. Ma in mezzo a queste felici giornate, c’era un mistero preoccupante. Edo non cresceva come un normale gattino; restava sempre piccolino. Ne parliamo con la veterinaria e iniziamo a fare qualche esame, ma non risulta nulla di anomalo. Passa ancora qualche settimana e, un sabato mattina, ci rendiamo conto che qualcosa non va: i suoi passi sono incerti e l’energia svanisce pian piano. Edo non camminava come al solito e, durante il giorno, la situazione è peggiorata. Preoccupati, ci precipitiamo in clinica, dove le sue piccole forze sembrano abbandonarlo: era arrivato al punto di non riuscire più a camminare. È un momento straziante: l'amore per il nostro amico a quattro zampe ci fa tremare. Dopo aver fatto un sacco di esami e controlli, tutti negativi, decidiamo di riportarlo a casa. Abbiamo provato terapie su terapie, effettuato visite specialistiche e consultato diversi veterinari, cercando di individuare nei testi scientifici una corrispondenza ai suoi sintomi, ma non tutto coincide. Tuttavia, una strada sembra accomunare tutti, veterinari e specialisti: si tratta di un problema neurologico al cervelletto. Non ci arrendiamo e lo portiamo in una clinica neurologica. Lo sottoponiamo a una TAC, avendo il dubbio di un problema al labirinto, e invece scopriamo che è affetto da idrocefalo e la diagnosi è certa. Da un lato, siamo sollevati, ma dall’altro è devastante: una patologia rara e insidiosa che porta a un grave accumulo di liquido nel suo cervello. Immaginate cosa possa significare questo per un gatto tanto vivace: la sua luce potrebbe spegnersi e le sue avventure potrebbero svanire, e questo pian piano sta succedendo, un pochino ogni giorno (se guardate il video vedete la condizione attuale di EDO). L’idrocefalia è una condizione estremamente rara nei gatti e, col tempo, altamente invalidante, fino a condurre alla morte. L’idrocefalia è una patologia neurologica che comporta l’accumulo di liquido cefalorachidiano nel cervello del gatto. Questo liquido spinale, che ristagna nel cervello, esercita una forte pressione sui tessuti cerebrali e causa danni che, a lungo andare, diventano irreversibili, alterando le funzioni cerebrali dell'animale. Non esiste terapia farmacologica che possa guarire Edo; alcuni farmaci possono rallentare e, talvolta, facilitare l'espulsione di questo liquido, ma solo in piccola percentuale. Cosa può succedere a un gatto affetto da idrocefalo? La sintomatologia di Edo è varia, poiché dipende dalla gravità della sua condizione. Tra le manifestazioni più comuni di questa patologia ci sono atassia, ipereccitabilità, depressione, disturbi dell'udito, disturbi dell'equilibrio, convulsioni, epilessia, perdita della vista e perdita della capacità motoria. Il suo destino è segnato: perderà lentamente tutte le sue capacità, attraversando diverse sintomatologie tipiche della patologia, fino a giungere a una sorta di coma e, infine, alla morte. La buona notizia è che esiste una soluzione! Edo ha bisogno di un'operazione per inserire un dispositivo (shunt) che, tramite un ago collegato a una valvola e un tubo di drenaggio che arriva nell'addome, elimina l'eccesso di liquido, regolando la pressione intracranica. Questo intervento non solo gli offrirà una possibilità concreta di vita, ma permetterà anche al nostro piccolo guerriero di tornare a correre, giocare e vivere senza dolore. Già altri gatti hanno subito questo intervento e ne hanno tratto grandi benefici. L’intervento si svolgerà a breve alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bologna, un’eccellenza nel campo medico veterinario. Insieme, stiamo anche progettando uno studio per raccogliere dati dal momento dell’intervento e nel corso della sua vita, ipotizzando uno studio clinico con controlli nei prossimi anni per monitorarne i risultati e raccogliere dati ed esperienze che possano essere di aiuto per altri gatti come Edo. Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto! Rivolgiamo il nostro appello al tuo grande cuore. Attraverso questa raccolta fondi, vogliamo garantire a Edo l'intervento che può cambiarne la vita. Sappiamo che investire nel futuro di Edo significa investire in qualcosa di più grande: un futuro che potrà essere illuminato dalla sua gioia e dal suo amore incondizionato. I costi dell'intervento sono ancora incerti, ma ogni contributo, grande o piccolo, sarà destinato all'operazione e ai controlli post-operatori di Edo, e, in caso di eccedenza, sarà donato al gattile da cui proviene, per garantire che altri animali ricevano le cure di cui hanno bisogno. Se vuoi aiutare Edo, fai una donazione a questa raccolta fondi. Non possiamo offrirti premi materiali, ma ti promettiamo che il nostro riconoscimento sarà immenso! In segno di gratitudine, ti invieremo una delle foto più belle di Edo, un momento speciale che speriamo porti un sorriso sul tuo viso. E se non puoi donare, non preoccuparti! Condividi questa storia con i tuoi amici e familiari. Ogni condivisione è un ulteriore passo verso il recupero di Edo e rappresenta un grande gesto di solidarietà. Unisciti a noi e aiuta Edo a vivere la vita che merita! Grazie di cuore!
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Il giorno che Edo è arrivato a casa
Iniziamo a giocare, primi giorni
Appena tornato a casa dalla clinica, quando è stato male la prima volta, alimentazione forzata (non riusciva a mangiare)
Prendiamo le medicine
Con Scratt, il mio pupazzo preferito
Edo in posa, se uno lo vede così sembra un bellissimo gatto normale
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Organizzatore
Alessandro Benussi
Organizzatore
Medicina