
In cammino con la società pastorale Samburu di Opiroi, Kenya
Donazione protetta
Il 100% delle donazioni verrà utilizzato per implementare il progetto, se volete approfondire ecco a voi la descrizione delle azioni:
L'obiettivo generale del progetto è migliorare i mezzi di sussistenza e rinforzare la resilienza dei pastori Samburu presenti nelle zone aride e semiaride (ASAL), attraverso il miglioramento della produttività dei cammelli e l’attività dell’apicoltura, nel villaggio di Ntepes, sub location di Opiroi, nella sotto Contea Centrale Samburu, Contea Samburu, Provincia della Rift Valley , Kenya.
Nelle aree aride e semi aride del Kenya vivono oltre 10 milioni di famiglie, in condizioni di povertà estrema a causa delle piogge irregolari e degli effetti del cambiamento climatico .
Per ovviare a questa problematica e trasformare il settore agricolo del Kenya, il governo ha formulato la Strategia di trasformazione e crescita del settore agricolo (ASTG-2019-2029).
Nell’ambito di questa strategia,l’obiettivo è quello di superare il problema alimentare delle famiglie;
La comunità Samburu è caratterizzata e dipende dall’allevamento di mandrie e greggi, dai pascoli e dall’acqua sempre più precaria con l’aumentare della siccità dovuta soprattutto ai cambiamenti climatici.
Oggi, per questa comunità di pastori, sono limitati gli spostamenti in cerca di pascoli redditizi; le mandrie e i greggi stanno scomparendo per la desertificazione inoltre la destinazione di aree per le riserve naturali e Hotel turistici contribuiscono alla diminuzione di terre per la pastorizia. Questi cambiamenti nelle economie politiche delle risorse dei pascoli, ha ridotto le aree controllate dalle Comunità sottoponendo i Samburu a forme di sostentamento diversificate; L’allevamento dei Cammelli, del pollame e delle api oggi sono una alternativa efficace.
Nel Samburu, in generale, le dinamiche delle popolazioni di bestiame, in particolare i bovini zebù,sono determinate non solo dalle perdite a breve termine durante la siccità, ma seguono anche le condizioni delle risorse per un periodo più lungo. Ciò contribuisce a un basso tasso di riproduzione, che a volte può richiedere quattro o cinque anni per il recupero di una mandria dopo una grave siccità, con conseguenti ripercussioni sul periodo di sussistenza delle popolazioni rurali stesse. Inoltre, la pastorizia tradizionale nomade o mobile è una risposta molto efficace ai cicli di siccità, rendendo possibile il mantenimento della cultura pastorale in un contesto difficilmente sfruttabile in altra modo. l’adozione dei cammelli ha permesso di sostenere un numero crescente di gruppi vulnerabili, come le donne, i bambini e le persone con disabilità che altrimenti non possono muoversi in cerca di pascoli. I cammelli infatti, possono sopportare le frequenti siccità che decimano le popolazioni di bovini, capre e pecore, pur continuando a produrre latte e carne. Nel 2019, il Kenya era il terzo paese africano per numero di cammelli, con una popolazione di 4,2 milioni. I cammelli contribuiscono in modo significativo all'economia nazionale del Kenya, con circa il 98% dei pastori che preferiscono ora i cammelli ad altre specie di bestiame. Ciò è dovuto sia alla domanda di mercato di prodotti a base di cammello e sia alla capacità dei cammelli di tollerare gli estremi climatici, migliorando i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare delle popolazioni rurali. Nel 2013, la produzione annuale di carne e latte di cammello in Kenya è stata stimata in 700 tonnellate e 200 milioni di litri, per un valore rispettivamente di 1 e 2 miliardi di KSh.
Il miglioramento delle razze di cammelli e la commercializzazione dei prodotti avranno un ruolo importante nel incrementare la nutrizione e la sicurezza alimentare per il popolo Samburu. Le comunità rurali saranno organizzate in gruppi e gli individui saranno coinvolti nello sviluppo delle capacità di commercializzazione dei prodotti. Ciò avverrà tenendo in considerazione la qualità e l'igiene del latte di cammella per i centri di mercato, al fine di incrementare il reddito delle famiglie e diversificare le attività produttrici di reddito.
I cammelli, negli ultimi decenni, sono progressivamente entrati nella società pastorale Samburu, in affiancamento e poi in quasi totale sostituzione dei tradizionali bovini zebù e degli ovicaprini. Ciò è avvenuto per la progressiva e rapida degenerazione del territorio, causata dall’inarrestabile cambiamento climatico, dalla aumentata pressione antropica e alla creazione di aree protette e turistiche per la fauna selvatica, come i parchi. Ad oggi i cammelli possono essere considerati come la principale fonte di sostentamento dei pastori delle aree aride e semiaride del Kenya, che sono costretti a notevoli cambiamenti sociali e di vita, pur restando fedeli alla loro tradizione pastorale.
Una delle problematiche principali che i pastori Samburu stanno affrontando, legata anche a una progressiva sedentarizzazione con conseguente diminuzione degli scambi, è la consanguineità degli animali che provoca notevoli danni economici e produttivi, con aborti e nascita di animali deformi o poco vitali.
Per ovviare a questo problema, il progetto si propone di fornire 5 maschi riproduttori, di razza somala, acquistati dalla Contea di Wajir, al confine nord del Kenya. Questi animali saranno utilizzati a rotazione dalla popolazione locale per la riproduzione delle cammelle già possedute dai pastori Samburu. I 5 maschi riproduttori saranno affidati ad altrettante famiglie che si occuperanno del loro mantenimento, ricevendo poi un contributo dai beneficiari della fecondazione.
Inoltre per aumentare il tasso riproduttivo e la variabilità genetica, il progetto propone di acquistare anche 10 femmine da affidare ad altrettanti gruppi familiari dell’area di intervento.
Per meglio gestire l’introduzione dei nuovi e preziosi animali, saranno organizzate sessioni di formazione dedicate alla loro gestione. 10/15 persone saranno selezionate in rappresentanza di altrettante famiglie pastorali, per partecipare a una prima formazione di preparazione e successivamente, a una seconda più tecnica e specifica, dopo l’introduzione degli animali.
Le sessioni di formazione saranno organizzate in collaborazione con le autorità pubbliche della Contea e dei servizi veterinari locali. Ogni sessione di formazione avrà la durata di 3 giorni.
A completamento delle attività descritte, il progetto intende stabilire una linea di informazione per i pastori relativa alle condizioni meteorologiche, pedoclimatiche e alle eventuali allerte sanitarie animali. Ciò sarà effettuato mediante la divulgazione di messaggi radiofonici trasmessi ripetutamente dalle emittenti locali.
Per un maggiore coinvolgimento della componente femminile della società e per aumentare la resilienza delle famiglie, diversificando le attività economiche e le fonti nutrizionali, si propone un intervento di formazione e sostegno nelle attività di apicoltura. Tale attività è conosciuta e praticata dalle popolazioni pastorali Samburu ma in forma principalmente tradizionale e poco produttiva. Non bisogna dimenticare che l’apicoltura tradizionale (bugni villici) prevede il piazzamento delle arnie sugli alberi, attività che spesso è preclusa alle donne. Introducendo e/o rafforzando l’utilizzo di arnie a favo mobili (Kenya Top Bar) si coniuga un miglioramento qualitativo e quantitativo del prodotto miele e dei sottoprodotti come la cera, con il coinvolgimento delle donne delle famiglie pastorali Samburu. L’utilizzo di queste arnie non prevede l’acquisto di particolari attrezzature e permette una produzione maggiore di quella ottenuta dall’uso dei bugni villici, rispettando la fisiologia dell’alveare e fornendo un contributo al servizio di impollinazione delle piante selvatiche e coltivate.
Per ottenere i risultati previsti si prevedono almeno 3 sessioni di formazione durante l’anno di progetto, 1 iniziale e propedeutica e 2 di accompagnamento durante le attività. Saranno coinvolte, anche in questo caso, 10/15 persone di sesso femminile appartenenti alle famiglie dell’area di intervento
Risultati attesi
1. Il patrimonio genetico animale dell’area di progetto è aumentato;
2. La conoscenza delle metodiche di allevamento e gestione dei cammelli è migliorata;
3. E’ creato una rete di informazione tempestiva e utile per i pastori Samburu;
4. L’attività apistica dell’area di progetto è aumentata;
5. La conoscenza delle metodiche di allevamento delle api è migliorata;
6. La presenza sul mercato locale di prodotti e sottoprodotti dell’apicoltura è aumentata;
7. Il coinvolgimento del settore femminile della società è aumentato
Indicatori
1. Numero e tipologia di animali miglioratori introdotti
2. Partecipazione e valutazione delle sessioni di formazione
3. Numero di messaggi radiofonici emessi
4. Numero di arnie abitate dalle api e quantità di prodotto ottenuto (miele e cera)
5. Partecipazione e valutazione delle sessioni di formazione
6. Analisi di mercato dei prodotti dell’apicoltura presenti
7. Numero di donne coinvolte nelle attività di progetto
Attività principali
Identificazione delle famiglie beneficiarie della distribuzione degli animali
Organizzazione della prima formazione sull’allevamento e gestione dei cammelli
Indagine di mercato, acquisto, trasporto e consegna animali
Organizzazione concertata del meccanismo di rotazione degli animali
Fecondazione degli animali
Organizzazione della seconda formazione sull’allevamento e gestione dei cammelli
Preparazione ed emissione dei messaggi radiofonici
Acquisto materiale apistico
Organizzazione della prima formazione in apicoltura
Distribuzione materiale
Seconda formazione in apicoltura e controllo del livello di colonizzazione delle arnie
Terza formazione in apicoltura e assistenza alla raccolta dei prodotti e sottoprodotti
Assistenza alla conservazione e commercializzazione dei prodotti
Indagine di mercato
Organizzatore

Paolo Rodighiero
Organizzatore
Province of Biella