Mi chiamo Laila, ho 15 anni, sono sopravvissuta assieme ai miei fratelli di 21 e 18 anni, ai nostri genitori e a due dei nostri cari gatti al terribile incendio che la sera del 18 Ottobre 2025 ha distrutto la nostra unica casa a Ozzano dell'Emilia, in provincia di Bologna.
Quella sera abbiamo tristemente visto andare in fiamme tutto ciò che i nostri genitori avevano costruito in una vita di sacrifici, nonché la casa dove siamo cresciuti ed in cui custodivamo tutti i nostri ricordi, i nostri vestiti e documenti, i nostri libri, i computer e tutto ciò che utilizzavamo per i nostri studi superiori e universitari.
Ogni angolo di quella casa aveva un ricordo. Ogni stanza portava con sé un pezzo della mia infanzia, delle mie risate, delle mie giornate normali.
Mai avrei immaginato che in una sola notte, tutto questo potesse svanire.
Era sabato sera, il 18 ottobre. Ero appena rientrata da un’uscita con le amiche, una serata semplice, come tante. Ho appoggiato la borsa nella mia camera quando ho sentito le urla di mia madre provenire dal piano di sotto. Sono corsa giù, di istinto, senza pensare al peggio. Ho pensato a qualcosa di banale, magari un topo, un rumore sospetto.
Invece no. Dal basso saliva un fumo denso, pesante, che toglieva il respiro, le luci sono saltate, il buio aveva invaso la casa.
Non capivo più niente. Il panico aveva preso il sopravvento, ma ho avuto un solo pensiero: cercare i miei gatti. Dovevo portarli in salvo.
Tra il fumo siamo riusciti a recuperare due delle nostre gattine, mentre la terza è tristemente scomparsa... La stiamo ancora cercando, con la speranza nel cuore.
Tuie non era solo un animale per me. Era la mia bambina.
Ci giocavo, la coccolavo, e ogni mattina era lei a svegliarmi con le sue zampette leggere sul letto.
Abbiamo abbandonato la casa in ambulanza fiduciosi e rassicurati dalle parole dei vigili che ci parlavano di un incendio domato..
Ma quando siamo tornati dopo alcune ore la nostra casa era un ammasso annerito, irriconoscibile. La grande vetrata che dava sulla strada – quella che avevo decorato e reso “mia” era esplosa. I piani superiori, vicino al tetto, erano solo cenere e vuoto, il tetto era distrutto e le stanze ai piani superiori erano scheletri privi di tutto il loro contenuto.
La nostra priorità nei prossimi mesi sarà soprattutto quella di poter riprendere una vita normale, e per questo sappiamo di poter contare sulla solidarietà di chiunque voglia darci una mano, perlomeno per recuperare quel poco che possa aiutarci a riprendere pian piano la vita di tutti i giorni.
— Laila
Organizzatore
Moreno Castenetto
Organizzatore
Ozzano dell'Emilia






