
Aiutiamo Mattia a tornare in Italia per operarsi
Donazione protetta
Ciao, sono Eleonora, e solo una settimana fa ero la testimone di nozze dei miei amici Mattia ed Emilie.
Una coppia meravigliosa, una festa bellissima, piena di sorrisi e auguri per un futuro radioso.
Purtroppo, pochi giorni dopo, quel sogno si è trasformato in un incubo.
Il 9 giugno, Mattia ed Emilie sono partiti per il loro viaggio di nozze in Perù. Emozionati, felici. Ma durante una delle prime escursioni nel deserto, Mattia cade e si frattura la testa del femore e l’acetabolo.
Da quel momento è iniziato un calvario che nessuno dovrebbe vivere, tantomeno in luna di miele.
Mattia viene trasferito all’ospedale regionale di Ica, dove rimane abbandonato in un corridoio per 40 ore, in condizioni disumane: un ospedale senza porte, igiene assente, nessun supporto medico.
Per 13 ore non riceve né un catetere né antidolorifici.
La moglie Emilie, da sola e senza conoscere la lingua, è costretta a comprare i farmaci nel piccolo supermercato interno all’ospedale, più volte al giorno. Di notte non può nemmeno riposare: non ci sono sedie, e Mattia resta incustodito.
La diagnosi è chiara: Mattia deve essere operato urgentemente.
Lo confermano anche diversi medici italiani. Ma i medici locali non forniscono alcuna documentazione, e tutto è affidato alla forza e alla lucidità di Emilie, che prova a comprendere, fotografare, comunicare come può.
Grazie all’intervento dell’Ambasciata italiana, dopo 40 ore Mattia viene finalmente trasferito in una clinica più dignitosa. Ma nel frattempo emerge un'altra difficoltà:
l’assicurazione sanitaria stipulata prima del viaggio rifiuta di coprire il volo sanitario.
Nonostante:
i certificati medici italiani che confermano la necessità del rientro in Italia,
il nulla osta dei medici peruviani alla partenza,
l’assicurazione continua a negare l’aeroambulanza, sostenendo che Mattia “può essere operato in loco”.
Ignorano completamente il trauma psicologico, la barriera linguistica, il rischio sanitario e la totale solitudine della coppia.
Mattia deve essere operato in Italia, vicino alla sua famiglia, con cure adeguate e in sicurezza.
Emilie è esausta, e ha bisogno di sapere che in caso di emergenza può comprendere e aiutare suo marito.
L’aeroambulanza è l’unica soluzione possibile data la condizione clinica.
Ma il suo costo è elevato e l’assicurazione si rifiuta di coprirlo.
Abbiamo attivato tutti i canali istituzionali, ma ad oggi non c’è ancora una soluzione concreta.
Il tempo stringe.
Chiediamo un aiuto economico per coprire il costo dell’aeroambulanza e riportare Mattia in Italia, dove potrà finalmente essere operato in sicurezza e vicino ai suoi cari.
Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza.
Aiutateci a restituire un futuro a Mattia ed Emilie.
Grazie di cuore,
Eleonora
AGGIORNAMENTI AL 20/6
La situazione attuale di Mattia è stabile ma il tempo per l'operazione è poco, deve rientrare per forza entro il 24 per fare almeno due giorni di stabilizzazione ed essere operato il 26 giugno, a due settimane dall'incidente. I medici del CTO di Torino dicono che è il tempo limite.
Operano solo il giovedì. Giovedì 26 è l'ultima chance di Mattia.
L'assicurazione 2 giorni fa ha dichiarato che non avrebbe anticipato i soldi del volo, altrimenti ci sarebbero volute altre due settimane e Mattia poteva rinunciare a camminare.
Ieri abbiamo pagato alla Vendana GmbH 54500 euro usando tutti i nostri risparmi e i soldi gentilmente donati da Voi per acquistare un volo commerciale barellato che in teoria doveva essere il 22/6, soluzione salvavita per Mattia. La compagnia aerea sta tardando nell'approvazione dei documenti medici richiesti dalla policy e attualmente non sta confermando di togliere i posti su quel volo per mettere la barella.
E' stato chiesto allo Stato Italiano di intervenire contattando il vettore affinchè venga:
- verificata da documentazione MEDIF, dove si attesta che non c'è alcuna criticità per il volo, dal medico della compagnia aerea, già valutata idonea dai nostri medici italiani e da quelli peruviani,
- predisposto lo spazio per la barella sul volo di domenica 22 giugno;
- assicurata la coincidenza, anch'essa con barella con arrivo previsto a Milano lunedì 23 giugno;
- se possibile, garantito un posto anche per la moglie, sebbene la priorità assoluta sia il rientro in sicurezza di Mattia.
Nel caso lo Stato Italiano non intervenisse l'unica soluzione torna ad essere l'aeroambulanza che la Vendana GmbH offrirebbe a 145mila euro per venirci incontro ma resta sempre una soluzione economica proibitiva da sostenere con le nostre sole forze, come potete immaginare.
Continueremo a tenervi aggiornati, intanto grazie per i vostri gesti di sostegno, non immaginate quanto sono già stati importanti.
Organizzatore
Eleonora Pertusio
Organizzatore
Bagnolo Piemonte